VERSO L'ABOLIZIONE DELLA MATERNITA' SURROGATA di Renata Rusca Zargar

 


Verso l’abolizione della maternità surrogata



ICASM, Coalizione Internazionale per l’Abolizione della Maternità Surrogata, ha pubblicato recentemente un libro dal titolo “Verso l'abolizione della maternità surrogata", a cura di Marie-Josèphe Devillers e Ana-Luana Stoicea-Deram, attiviste francesi coordinatrici Icasm. Il testo raccoglie le testimonianze e argomentazioni di molte esperte provenienti da vari paesi e ha avuto la sua presentazione virtuale (qui le notizie Iniziativa ICASM: il libro pubblicato da Spinifex "Verso l'abolizione della maternità surrogata" - Coalizione per l'abolizione della maternità surrogata (abolition-ms.org). Essendo, infatti, le collaboratrici che si battono contro quello che chiamiamo "utero in affitto", situate in località molto lontane tra di loro, non ci poteva essere nessun’altra soluzione.

Si sono, dunque, susseguiti vari interventi, tra cui quelli di Gena Corea (USA), che da sempre ha protestato contro la violenza sulle donne specialmente in questo campo; di Yoshie Yanagihara (Giappone) che ha esaminato il punto di vista giapponese, di Phyllis Chesle (USA) estremamente dura su tale pratica di compravendita di esseri umani e di Silvia Guerini (Italia) che ha spiegato la procreazione nell'era delle biotecnologie, quando un ovulo può essere prelevato da una donna e impiantato su un’altra e tutto corrisponde a un mercato di miliardi e al desiderio di ottimizzare il prodotto, cioè avere il figlio su misura!
Eppure, come ribadisce Laura Isabel Gómez García (Spagna), il legame madre-figlio non si può comprare e neppure esiste, secondo Eva Maria Bachinger (Australia) il diritto a un figlio.
Dobbiamo, insiste Catherine Lynch (Australia), mettere i bambini al primo posto, mentre Renate Klein (Australia) ha esaminato le strategie per fermare la maternità surrogata internazionale.
Infatti, questo tipo di maternità è non solo un delitto internazionale che parifica la donna a un animale da riproduzione, ma non ha neppure rispetto per il bambino. Che traumi avrà un bambino quando scoprirà che la madre biologica l'ha fabbricato per conto terzi a pagamento?
Eppure, molti paesi, in cambio di preziosa valuta straniera, permettono ancora alle loro donne di prestarsi a un commercio tanto inumano!

Ce ne siamo resi conto tutti, in questo periodo, assistendo alla facilità con cui le povere donne ucraine, per denaro, si offrano a tale mostruosità. Con la guerra, i bambini già nati e ancora da nascere hanno avuto difficoltà a essere consegnati al “committente acquirente” peggiorando persino lo stato di povertà di queste “fattrici”. Una tragedia nella tragedia.
Dalla Sinossi del libro, Verso l'abolizione della maternità surrogata — Spinifex Press, le importanti parole di Gena Corea: “La maternità surrogata non è libertà. È un crimine. Le donne non si accontenteranno della libertà spazzatura. Vogliamo la vera libertà: la sostanza, non solo l'apparenza. Vogliamo un vero nutrimento per il nostro spirito. Vogliamo la dignità umana. Lo vogliamo per tutti noi. Lo vogliamo per le donne in Thailandia, Bangladesh e Messico, così come per le donne che non sono ancora nate.”
Il libro fa parte della collezione "STOP SURROGACY NOW : The Stop Surrogacy Now Collection (5 libri) — Spinifex Press
Per collaborare o conoscere meglio CIAMS si può visitare il sito Home - Coalizione Internazionale per l'Abolizione della Maternità Surrogata (abolition-ms.org) o scrivere a equipe.ciams@gmail.com


Renata Rusca Zargar




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Verso l’abolizione della maternità surrogata – Liguria 2000 News


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VERSI IN VOLO: VERSO L'ABOLIZIONE DELLA MATERNITA' SURROGATA di RENATA RUSCA ZARGAR



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Dott.ssa Zarina Zargar Psicologa (@zarina_zargar_psicologa) • Foto e video di Instagram





Commenti

  1. Essendo convinta dell'esistenza del legame mamma-bambino già nella pancia, sarei d'accordo, ma LA MATERNITA' SURROGATA C'E' SEMPRE STATA, anche nelle epoche più antiche, per motivi economici e sociali che sono cambiati nel tempo, ma non sono scomparsi, affatto.

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    1. Cara Leila, condivido la tue convinzioni, Per questo credo che il "C'è sempre stata" sia una sorta di resa. Anche gli omicidi e i furti ci sono sempre stati ma non mi sembra un motivo per tollerare che continuino, Un abbraccio, Marco

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