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FESTASCA!

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  FESTASCA! Festeggia con noi i  20 anni di ASCA! Momenti di condivisione di ASCA, musica, balli africani e apericena! VENERDI' 19 SETTEMBRE 2025 ore 20.00 Chiostro Chiesa San Pietro Via Untoria, 6 Savona Vi aspettiamo!!! Offerta minima consigliata 20 euro. È gradita la prenotazione: Anna Maria 347 744 3699 Ada 349 479 8898

MORTI DUE VOLTE di Padre Mauro Armanino

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  Morti due volte perchè di seconda mano Si può nascere più di una volta e, appunto, morire più di una volta. Tutto dipende dal luogo, dal momento e soprattutto dalla ‘qualità’ del deceduto. Tra vita e morte c’è un’esigua passerella che permette di attraversare il fiume che congiunge i due momenti. Come dire che le due realtà non sono affatto separabili e l’una riflette l’altra. Nascere, ad esempio, in quella porzione d’Africa chiamata Sahel e più specificatamente nelle ‘Tre Frontiere’, Burkina Faso, Mali e Niger, non è lo stesso che nascere in un Paese come l’Italia. Non è questione di fortuna e neppure di cieco destino ma solo parte di quell’insondabile mistero che è la vita umana. Esso è in parte scritto e in parte da scrivere nella quotidiana umana avventura che ci ostiniamo a chiamare storia. Per dire, in forma diretta, che se uno contava poco da vivo, perché scartato, irrilevante o, addirittura invisibile, si porterà le stesse caratteristiche anche da morto. Per il mondo che...

ASSEDIATI E ASSEDIANTI di Padre Mauro Armanino

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  Assediati e assedianti a nord del Sahel Non ci sono assediati senza assedianti. L’uno e l’altro vanno assieme e non è sempre agevole definire i confini tra le due complementari realtà. Se qualcuno ha letto la storia umana come lotta di classe si potrebbe anche interpretarla come antagonismo tra oppressi e oppressori o allora tra assediati e, appunto, assedianti. Il recente ed ennesimo dramma che proprio in questi giorni ha contribuito ad allungare la lista dei morti nel mare Mediterraneo di Lampedusa, ne rende difficile se non impossibile la determinazione. Chi, in questo caso erano gli assediati o gli assedianti rimane una questione aperta secondo da quale punto di vista si legga la vicenda e si usino le parole per descriverla. A nord del Sahel c’è il deserto del Sahara, il Maghreb, il Mediterraneo come ‘Mare Nostro’ e poi le prime avvisaglie dell’Europa meridionale. Chi assedia e chi è assediato è da precisare o scongiurare ogni volta. L’assedio è inteso come un’operazio...

LA GUERRA DI CUI NON SI PARLA di Padre Mauro Armanino

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 La guerra di cui non si parla Miete più vittime delle altre registrate nel mondo. L’anno scorso i conflitti armati riconosciuti tali erano 61. Quest’unica guerra uccide più che tutte i conflitti messe assieme. Si tratta della povertà o, se vogliamo, della miseria che porta con sé, troppo spesso nel silenzio, milioni di persone. Un po' come le cosiddette ‘morti bianche’ cioè quelle sul lavoro. Un’altra vera e propria battaglia quotidiana che vede come protagonista chi non è certo di tornare a casa dopo esserne uscito per lavoro, il mattino. Si calcola che l’anno scorso le ‘morti bianche’ hanno raggiunto i tre milioni. La povertà è peggio perché per gli economisti si perde nelle statistiche mentre per la gente è una sparizione continua che passa inosservata. Ad essere cancellati sono i poveri. Le tracce della miseria durano a lungo perché coinvolgono i bambini, le donne e i giovani. La miseria è il frutto più immediato di guerre, movimenti forzati di popolazione, avversità climati...

L'OMERTA' DEI BUONI di Padre Mauro Armanino

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  L’omertà dei buoni Era ciò che più dispiaceva a Norbert Zongo, giornalista del Burkina Faso barbaramente ucciso a causa del suo impegno per smascherare la violenza della menzogna nel suo Paese. Temeva l’omertà dei buoni, il loro colpevole silenzio, più che le azioni dei malvagi. Difficile dargli torto, soprattutto dopo la pubblicazione del recente rapporto realizzato dall’Istituto di Ricerca sulla Pace di Oslo, in Norvegia. L’anno scorso, nel mondo, sono stati registrati 61 conflitti, divisi in 36 paesi. L’Africa resta il continente più toccato con 28 conflitti implicando almeno uno Stato, segue l’Asia, il Medio Oriente, l’Europa e le Americhe. Il numero dei morti è stato, sempre secondo il documento, di circa 129 mila vittime. L’omertà appare come una forma di solidarietà tra consociati, volta alla copertura di condotte delittuose celando l’identità di chi ha commesso un reato o comunque tacendo circostanze utili per ...

I SOGNI CONFISCATI E LA FORESTA di Padre Mauro Armanino

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  I sogni confiscati e la foresta Sono entrambi originari della Costa d’Avorio ed è per me come un piacevole ‘giocare in casa’. Non si dimentica mai il primo amore. Sbarcato in questo Paese nel millennio scorso, dal 1976 al ’78, la prima volta nel continente africano. Il ritmo della lingua, i luoghi e lo stile sono riconoscibili ad occhio e orecchio nudo. Traoré di mestiere panettiere e pasticciere nella città di Man, nel nord ovest della Costa d’Avorio. Parte l’anno scorso, coi suoi 32 anni e una famiglia lasciata a casa, per inventarsi un futuro diverso e più luminoso di quello che si trova tra le mani che impastano povertà e nulla più. Derubato come tutti i migranti dai gruppi armati nel Mali raggiunge l’Algeria e lavora prima come panettiere e poi, al solito, in un cantiere edile ‘cinese’ della capitale. Al momento di ritirare il frutto del suo lavoro arriva ‘casualmente’ la polizia che spoglia i migranti di tutti gli averi, li arresta e li deporta a Tamanrasset in un cen...

NARRATIVE E REALTA' NEL SAHEL CENTRALE di Padre Mauro Armanino

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  Narrative e realtà nel Sahel Centrale Com’è noto i fatti non parlano da sè. Vanno contestualizzati e soprattutto interpretati con onestà. Da ciò si deduce l’importanza crescente delle narrazioni che hanno l’ambizione di ‘raccontare’ la realtà. Quest’ultima è, come si suol dire, ‘testarda’ e come ogni verità che si rispetta arriva tardi ma, inesorabile, arriva. In questa parte del mondo si sono inventati i ‘griot’ o cantastorie che, con arte che si trasmette di generazione in generazione, narrano genealogie e avvenimenti che glorificano ( e talvolta) contestano il potere. La realtà fatta di avvenimenti scorre, ambigua, tra le loro parole. Oggigiorno sono i social network che giocano questo ruolo in termini, spesso, di mera propaganda ideologica. Le parole chiave dei Paesi che compongono il Sahel Centrale, Burkina Faso, Mali e Niger, riflettono quanto sotto altri cieli si definisce populismo sovranista. La salvaguardia della patria si innesta sulla sovranità nazionale e il...

FINCHE' C'E' UN NEMICO CI SARA' SPERANZA (PER IL POTERE) di Padre Mauro Armanino

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  Finché c’è un nemico ci sarà speranza (per il potere) Nel Sahel i nemici non mancano. Dal caldo torrido di stagione, alla polvere permanente per arrivare alle inedite inondazioni di questi ultimi anni, i nemici non mancano. Ma non si tratta di questi, tutto sommato ciclici. I nemici di cui non è proprio possibile fare a meno sono altri. La storia di questa porzione d’Africa, tra le due rive così come il nome Sahel indica, è successione di guerre, di jhad, imperi, colonizzazioni e fragili tentativi di liberazione. Come dire che la figura del nemico è stata coltivata in modo assiduo e creativo in tutti questi secoli. Non ci si dovrebbe dunque stupire di loro, i nemici che anzi fanno parte del paesaggio storico, culturale e politico del Sahel. I colpi di stato militare e i conseguenti regimi di eccezione che a tuttt’oggi marcano il Sahel Centrale appaiono come una semplice e conseguente applicazione del titolo sopra enunciato. Finché ci saranno nemici i giorni felici dei milita...

MEDITAZIONI DAL SAHEL di Padre Mauro Armanino

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  Alla ricerca del tempo perduto. Meditazioni dal Sahel Ognuno ha il suo tempo e forse ognuno è il suo tempo. Anche il saggio diceva che c’è un tempo per tutto e tutto per un tempo. I calendari, le stagioni, gli orologi e, per certi versi i cimiteri, sono inventati o accettati come patetici tentativi per misurare il tempo. Operazione necessaria quando si deve viaggiare coi mezzi pubblici, organizzare compleanni, festeggiare avvenimenti o semplicemente fare memoria di eventi passati. Questo è il tempo ufficiale che naturalmente non coincide affatto col tempo personale che si apparenta ad un mistero incalcolabile perché bagnato di eternità. Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo. C’è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante. Un tempo per uccidere e un tempo per guarire, un tempo per demolire e un tempo per costruire. Un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per...

SABBIA, VENTO E TEMPESTA di Padre Mauro Armanino

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  Sabbia, vento e tempesta.  14 anni di polvere nel Niger Ci siamo intesi subito fin dall’inizio. La sabbia sembrava offrire più che una metafora del Paese ‘scoperto’ al mio arrivo, un 5 aprile del 2011. Conoscevo la sabbia della riva del mare Mediterraneo e, con minore cordialità, quella analoga dell’oceano Atlantico durante il soggiorno in Costa d’Avorio e Liberia. Un breve passaggio nel Benin mi ha fatto conoscere la ‘Porta di Non ritorno’ degli schiavi detenuti prima del viaggio verso le Americhe. Il monumento in questione è piantato nella sabbia di fronte al mare. Non si tratta però della sabbia che avrei esperimentato nella capitale Niamey, coi migranti e in generale durante il soggiorno nel Paese. La vita, la storia, le migrazioni, la politica e i colpi di stato che hanno caratterizzato il transito in questione sono, della sabbia, simbolo, espressione e contenuto. Troppe volte, ascoltando le storie dei migranti di ritorno dal ‘Sud di Lampedusa’, non rimaneva che lei,...

QUANDO LE PAROLE (RI)FONDANO LA REALTA' NEL SAHEL di Padre Mauro Armanino

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  Quando le parole (ri)fondano la realtà nel Sahel Il primo colpo di stato nel Niger è stato operato nel 1974 da un gruppo di militari riuniti sotto il segno del Consiglio Militare Supremo, CMS condotto dal colonnello Seyni Kountché, capo di stato maggiore delle Forze Armate Nigerine. Il gruppo ha rovesciato il primo presidente del Paese, Diori Amani la cui sposa fu uccisa al momento del  putsch . Il secondo golpe è sopraggiunto nel 1996. Un altro gruppo di ufficiali, guidati dal capo di stato maggiore delle Forze Armate Nigerine, operando in nome del Consiglio Nazionale di Salvezza, CNS, ha rimosso il presidente Mahamane Ousmane, eletto tre anni prima. Il colonnello Ibrahim Baré Mainassara che prese il potere per la circostanza, fu assassinato all’aeroporto di Niamey nel 1999 dal terzo colpo di stato. Un gruppo di militari, riuniti nel Consiglio di Riconciliazione Nazionale, CRN, diretto dal capo della guardia presidenziale, il comandante Daouda M...

IL POTERE DEI SENZA POTERE di Padre Mauro Armanino

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  Il potere dei senza potere Nel mondo comandano le armi e il denaro al quale tutto è funzionale. Le guerre sono concepite per rigenerare e perpetuare l’economia dei ricchi, della quale le cicliche crisi del capitale svelano i meccanismi di espropriazione. La ‘distruzione creativa’ è in realtà un gioco al massacro nel quale le categorie umane più fragili, cominciando dai bambini, sono, fin dall’inizio della rivoluzione capitalista, le prime vittime. Comandano i militari, con o senza uniforme e sono presi, abbastanza spesso, come liberatori dalle ‘inutili’ e ‘corrotte’ democrazie dei partiti politici di cui le Costituzioni sono considerate pietose espressioni. Dio non ha più nessun potere. Viene usato, abusato, manipolato, integrato e soprattutto pregato di lasciar fare a coloro che ne difendono gli interessi, i valori e la credibilità. Si trova ad essere ostaggio di chi si arroga il diritto di difendere la sua causa. Non da oggi in esilio volontario, ha preferito allontanar...

I PAESI DA EVITARE QUEST'ANNO di Padre Mauro Armanino

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  I Paesi da evitare quest’anno Quali frontiere sono le più pericolose da attraversare? Safeture, piattaforma svedese la cui missione è quella di allertare i turisti sui rischi possibili del viaggio, ha stilato la lista annuale dei Paesi più pericolosi nel 2025. La carta prevede cinque livelli distinti di pericolosità, passando dal rischio ‘limitato’ per i Paesi più sicuri al ‘rischio critico’ per i Paesi da evitare. I criteri presi in considerazione tengono conto del livello di sicurezza, la criminalità, il rischio sanitario, l’ambiente e la qualità delle cure mediche. La destinazione più sconsigliata, per Safeture, è il Burkina Faso. Segue poi la Repubblica Centrafricana soprattutto per la presenza del gruppo Wagner. Il Libano è da evitare, così come Myanmar, il Niger, i territori palestinesi, la Somalia, il Soudan, la Siria e lo Yemen. Altri Paesi, fuori lista ma citati sono l’Iran, l’Ukraina e il Mali. In effetti è da tempo che nel Paese dove vivo da 14 anni, il Niger,...

LA MILITARIZZAZIONE DELLA POLITICA OSSIA LA POLITICA MILITARIZZATA di Padre Mauro Armanino

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  La militarizzazione della politica ossia la politica militarizzata In vari stati dell’Africa Occidentale (e non solo) i militari sono al potere e la militarizzazione della politica che scaturisce da questo binomio dipinge dell’inconfondibile colore kaki le foto di famiglia di ministeri, governi e istituzioni. L’avvenuto colpo di stato alla politica non nasce affatto per caso perché si è estesa l’applicazione del molto citato detto di Carl von Clausewitz ... ‘ La guerra non è, dunque, solamente un atto politico, ma un vero strumento della politica, un seguito del procedimento politico, una sua continuazione con altri mezzi’. Nella nostra epoca hanno apparente vinto i guerrafondai, i fabbricanti di armi e di guerre perché alla base l’economia si è ridotta ad un campo di battaglia. La politica che avrebbe dovuto orientarla al servizio del bene comune ha scelto di camuffarsi come sua ancella obbediente e sottomessa. Con una democrazia schiava del denaro il fascino delle divise ...

STRANEZZE DA COLPO DI STATO NEL SAHEL di Padre Mauro Armanino

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  Stranezze da colpo di stato nel Sahel I n Costa d’Avorio ero stato testimone del passaggio dal partito unico al multipartitismo degli anni ’90. Per la prima volta il ‘saggio’ e padre della nazione era stato sfidato da un altro candidato che qualche anno dopo sarebbe diventato il presidente della Repubblica. In Argentina ci si trovava nell’epoca della svolta liberista del peronista Carlos Menem. La dittatura dei militari era ancora nell’aria e la memoria degli ‘scomparsi’ faceva fatica ad affermarsi. Nella provincia di Cordoba, nella quale ho vissuto per qualche anno, prima di passare ai ‘pesos’ la moneta era rappresentata da tagliandi stampati dalla Provincia per contenere l’inflazione e il debito. In Liberia ho assistito alla conclusione della lunga guerra civile e l’attacco di Monrovia da parte del LURD, Liberiani Uniti per la Riconciliazione e la Democrazia. Per la prima volta i miei occhi hanno visto una guerra e soprattutto le...

AL SUD DEL FUTURO. ELOGIO DEL SILENZIO di padre Mauro Armanino

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  Al sud del futuro. Elogio del silenzio In una intervista che Illich registrò in Giappone con il suo amico Douglas Lummis nell’inverno 1986/87, Lummis lo interroga su un futuro possibile: «All’inferno il futuro!» gli risponde Illich, «È un idolo mangiatore di uomini. Le istituzioni hanno futuro… ma le persone non hanno futuro; le persone hanno solo speranza» Questa citazione è presa da un scritto di David Cayley su Ivan Illic, uno dei massimi pensatori e ‘profeti’ del ‘900. Essa appare all’inizio del libro ‘SPERANZA forza sociale’, pubblicato l’anno scorso. Al ‘sud del futuro’ si trova il Sahel, riva che confina col ‘mare’ chiamato Sahara. D’acchito tutto sembra congiurare contro di lei, la speranza. Sembra provarlo l’insicurezza in molte zone di questo spazio. Le migliaia di morti e gli spostamenti di popolazione come immediata conseguenza dei gruppi armati terroristi di ispirazione islamica. Le carestie che si susseguono e si confermano come rit...

SOVRANITA' SENZA SOVRANI. FINZIONI E REALTA' DEL SAHEL di Padre Mauro Armanino

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  Sovranità senza sovrani. Finzioni e realtà del Sahel C’era una volta un re. Cominciavano così le favole che un tempo si raccontavano ai bambini. La fantasia senza limite dei bimbi creava mondi, situazioni, scenari inverosimili e tanto veri da sembrare reali. Le favole, adesso, si raccontano tutti i giorni perché, grazie anche ai mezzi di comunicazione e manipolazione più sofisticate, tra realtà, favola e fantasia le frontiere si sono imbrogliate. Com’è noto dalla psicologia non è necessario che qualcosa sia vero in sé. Diventa vero se è creduto tale da una parte della società, quella che ‘conta’ e racconta. Vero, falso, verosimile e credibile si confondono. Ad esempio col tema, molto attuale nel Sahel e in altre parti del mondo, della Sovranità. Con la ‘maiuscola’ questa parole assume un’identità e portata considerevole secondo il contesto nel quale essa si coniuga e si traduce. La parola stessa deriva dal latino e fa allusione al ‘superiore’, al sovrano inteso come autorit...