SUMMIT INTERNAZIONALE PER LA PACE A SEOUL di Renata Rusca Zargar
Mentre il mondo guarda con paura alle tensioni tra la Korea del Nord, gli Stati Uniti e il Giappone, qui a Seoul, apparentemente, sembra tutto normale. Le auto di grossa cilindrata, quasi tutte delle marche locali come Hyundai e Kia, scorrono ordinatamente nel traffico, senza correre, come farebbero in Italia, e non superano limiti di moderata velocità neppure sulle autostrade. In questi giorni, a sfidare la paura della guerra e a manifestare per la pace, come ogni anno, ma con più forza data la situazione attuale, HWPL (Heavenly Culture, World Peace, Restoration of Light) un’Associazione coreana non governativa, senza scopo di lucro, affiliata all’Onu, tiene la terza commemorazione dell’Alleanza mondiale delle religioni per la pace. Circa 1200 ospiti sono arrivati da quasi tutti i paesi del mondo, ma soprattutto da Africa e Asia, dove i problemi di dittature, guerre, privazione dei diritti umani sono più gravi. Colori di pelle ma anche di abiti, fogge, tradizioni, si mescolano...