La porta e l’albero dell’indipendenza L’attuale capo di stato ha decretato il 26 luglio come nuova festa nazionale del Niger. Ciò per sottolineare la cesura tra un prima e un dopo l’ultimo colpo di stato militare che ha spodestato il presidente Mohammed Bazoum, a tutt’oggi detenuto nel palazzo presidenziale. Le festività, artisticamente orientate al ricupero delle culture tradizionali, dureranno sino alla celebrazione della festa nazionale, il prossimo 3 agosto. Dal 1975 c’è l’usanza, per l’occasione, di piantare un albero come simbolo e contributo a rallentare l’avanzata del deserto. Si celebra, in qualche modo, l’Indipendenza dall’indipendenza per una nuova dipendenza, quella della ‘sovranità nazionale’. Il Paese è infatti indipendente dal giogo coloniale francese dal 1960, l’anno delle indipendenze per 14 Paesi dell’Africa subsahariana francese. Si aggiunsero il Congo Belga, la Somalia italiana e la Nigeria britannica. L’Etiopia, la Liberia e la Guinea avevano già gustato il fr