Nel credere non c'è verità - Un uomo studia libri su libri, ascolta e tiene grandi discorsi, cerca seguaci e diventa egli stesso seguace, inizia insomma a “credere” in un sistema, al quale poi si adatta come fosse una "verità"; egli imposta ogni sua azione nel rispetto di uno schema sul quale erige una struttura “idealistica”, con essa ritiene di poter “istruire” gli altri e di poter esprimere “la verità”. Ma come è possibile che la verità sia trasmissibile, una cosa prestampata e immobile, un rigido ideale? Essa può esser “vera” solo se è vera nel fluire continuo della vita, assestandosi e adeguandosi alle circostanze correnti, essa non sclerotizza l'azione, essa respira con tutto ciò che esiste... Spesso mi sono occupato di politica e di economia, sempre in chiave di ecologia profonda, ovviamente, e sebbene queste cose corrispondano ad una mia personale esigenza di concretezza, ovvero di attuare nel possibile il nostro sentire bioregionale, sento ora la necessit