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Visualizzazione dei post da luglio, 2017

Poesia di Anastasia: SGUARDI

Sguardi  Quando ti guardo  e vedo i tuoi occhi  Quando mi guardi  e vedi  i miei occhi  Le parole  non servono più …  i miei pensieri  si fermano alla tua luce …  non posso  pensare più ... ma  solo guardarti …  guardare  il tuo amore ...  la luce dei tuoi occhi che sono  lo specchio della mia anima inginocchiata a te …  il tuo sguardo  si accende di dolci pensieri e io non posso fare altro  che annegare  nel tuo amore Anastasia 

L'EUROPA (E L'ITALIA) CROLLA SOTTO IL PESO DEI MIGRANTI di Renata Rusca Zargar

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Stendiamo un velo pietoso sull’Impero romano (anteprima di Europa a guida non tedesca) che è vissuto –bene- sulle risorse di buona parte del mondo “allora conosciuto”.   Ma erano altri tempi, si capisce. Senza dubbio, però, dagli anni di Colombo, l’Europa ha accumulato ricchezze depredando altri paesi. In fondo, è la vecchia legge del più forte che si maschera e si ammanta di parole come “civiltà”, “democrazia” e “diritti”, se non addirittura dell’unica “vera” religione. La Gran Bretagna, ad esempio, è descritta nei libri di storia (di editori occidentali, naturalmente) come la più antica patria della democrazia e delle libertà costituzionali,   fin dalla Magna Charta Libertatum del 1215. Quanto abbia propugnato e difeso la democrazia o le “libertà”, basta chiederlo alle sue ex colonie, come ad esempio l’India,   tenute in condizioni di sudditanza crudele (schiavitù) e sfruttate senza pietà. Ma anche senza andare tanto lontano, si può chiedere che cosa significhi libertà all

Intervista a Francesco Troccoli, autore di fantascienza, sul settimanale LEFT

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LEFT http://www.left.it/ 1 luglio 2017 LETTERATURA Da Gozzano a Calvino maestri di fantascienza umanista «Sfatiamo il mito che la fantascienza sia evasione dalla realtà. In effetti ne è interpretazione, trasformazione, arricchimento», dice Francesco Troccoli, autore di una trilogia in cui la fiction è un atto d’accusa contro il pensiero freddo e razionale del capitalismo di Federico Tulli In Italia la fantascienza ha avuto grandi scrittori, per esempio Primo Levi, ma la sua narrativa in questo ambito è stata considerata minore. Come leggere oggi questa miopia della critica? « Levi, chimico, definì la separazione fra cultura scientifica e umanistica “schisi innaturale”. Agli albori della fantascienza moderna si parlava di “romanzo scientifico” e l’espressione science fiction ha mantenuto la connotazione», racconta Francesco Troccoli, appassionato lettore di Levi e a sua volta autore di romanzi di fantascienza, come la saga dell’Universo insonne, trilogia composta da Fe

PERSINO I DEFUNTI, SE AVESSERO UN INCIDENTE, NON PAGHEREBBERO I DANNI di Renata Rusca Zargar

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La notizia   di un carro funebre, a Nuoro, trovato, a un banale controllo, senza assicurazione, se non facesse piangere, farebbe ridere.   Il defunto è stato così scortato in chiesa dalla polizia! Dunque, ci sarebbe da piangere perché, quando muore una creatura umana, anche sconosciuta, fa sempre dispiacere. Ma soprattutto piangere perché gli italiani sono disonesti nel dna. Risulta, infatti, che un’auto su 165, non sia assicurata! Dal 18 ottobre 2015, non è più necessario esporre il tagliando assicurativo sul parabrezza. Ingenuamente, pensavo che avessero fatto uno sbaglio introducendo tale norma perché esporre il tagliando, secondo me, obbligava a tenersi in regola e i vigili, anche controllando un semplice parcheggio, potevano accorgersi subito se qualcosa non andasse. Non è così. La riforma era stata pensata per contrastare la contraffazione delle assicurazioni (!) e per praticare un controllo innovativo multimediale, tramite la targa, con una verifica incrociata t

Poesia di Anastasia: BRUCI

Bruci  Bruci  E nella Cenere  Ti spegni  Esaurisci  Le mie emozioni  Accecando  I  Miei desideri  Tu  Che vivi  Dentro Di me  Nel bene  E nel male Mi porti via  In un sogno  Di  Poesia  Calpestandomi  L’anima  Sei  Il fuoco  E io  Quel vento  Che si mescola  Per  Spegnerti  Dolcemente  E non sono  Più materia  Ma  Divento  Pura anima Anastasia 

da LEFT: Ius Soli lo spartiacque tra diritti umani e calcolo politico

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Contro lo ius soli, una legge che riconosce un fondamentale diritto umano, quello di diventare cittadino del Paese dove si nasce e si vive, viene agitata la bandiera di una politica sempre più povera di linguaggio e di pensiero. Il diritto alla cittadinanza per i figli di immigrati nati in Italia (ius soli) e per i minori arrivati da piccoli e che hanno compiuto il primo ciclo di studi (ius culturae) viene sempre più spesso accostato a paure – perlopiù indotte da politici e media – come quella del terrorismo o della criminalità legata al fenomeno dell’immigrazione. Non conta la vita reale di 800mila giovani “italiani senza cittadinanza” da decenni nel nostro Paese, che hanno compiuto i loro studi qui, che tifano Roma o Inter, che parlano i mille dialetti d’Italia. I fatti vengono falsificati e così anche lo ius soli scivola nel gran calderone della sicurezza, efficace strumento elettorale. La Lega lo cavalca ormai da tempo, in compagnia adesso del M5s che sullo ius soli ha fatto un