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Visualizzazione dei post con l'etichetta Bioregionalismo

BIOREGIONALISMO APPLICATO AL CENTRO URBANO DI ROMA di Paolo D'Arpini

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  Il bioregionalismo e la visione bioregionale non sono applicabili solo ad un bosco,  un fiume,  ad una catena montuosa, o ad una palude, etc. Dobbiamo considerare che c’è un’altra realtà ambientale, ormai maturata in secoli di civilizzazione, ed è la realtà bioregionale di una città, com’è ad  esempio la capitale d’Italia. Quando nel 1992 proposi per la prima volta di istituire una Bioregione specifica per Roma e sua area metropolitana non pensavo certo ad una ghettizzazione forzosa di una parte dell’umanità, costretta a vivere nel degrado e nell’inquinamento, mentre il circostante popolo campagnolo si difende con una serie di barriere. Non credo infatti, al contrario di Mao Tze Dong, che “la campagna deve assediare la città”, questa è una visione parziale che non tien conto della parità dei diritti di tutti gli esseri viventi, in qualsiasi ambito geografico ed ambientale essi vivano.   Una parte sostanziosa di umanità vive attualmente in aree urbane ed è un d...

IL RITORNO ALLA MATRICE COMUNE di Paolo D'Arpini

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  La società umana si dibatte  nella forsennata ricerca di una nuova identità e modus vivendi. Questo  mentre la “politica” ha fallito il suo scopo sociale   e  sembra acquistare impeto una nuova spinta centrifuga.   La classe politica  e religiosa invece di emendarsi  per  riportare l’umanità alla matrice vitale universale cerca  soluzioni limitate al  cosiddetto  “benessere” (o “interesse”).  Appoggiandosi  ad un’economia basata sulla produttività amorfa   mentre alcune forze  personali e sociali sane cercano di scalfire il monolite dello Stato e percuotono le mura (senza porte) di una apparente legalità democratica che più non  regge le sorti della nazione e della vita sociale. Gli umani nel tentativo di uniformarsi alla globalità hanno perso il senso della dignità e del rispetto per la diversità. Ancora ed ancora si distingue e si  giudica.  Non però nella pianificazione economic...

Politica bioregionale e geopolitica... di Paolo D'Arpini

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  Politica bioregionale o geopolitica? Viviamo in  un periodo difficile, messi a dura prova dalle crisi di qualsiasi livello nella nostra esistenza personale, ambientale e sociale. La causa di queste crisi è la nostra inabilità a percepire le connessioni tra di noi, e tra di noi e la natura. Si può fare politica senza delegare qualcuno e senza prendersi la delega di qualcun altro? Questo sarebbe possibile se al posto di una democrazia rappresentativa, che assume rappresentanti eletti a guida della comunità, si attuasse una democrazia diretta che chiama direttamente il popolo ad esprimersi su tutte le questioni che interessano la collettività. Questo consentirebbe un riordino amministrativo in chiave bioregionale (legato ad una comunità che vive in un determinato territorio).  Nel riordino amministrativo bisogna  privilegiare le decisioni relative alle  comunità ed il mantenimento dei rispettivi habitat e delle culture. Attuando il bioregionalismo su a...

RINGRAZIAMENTO A MADRE TERRA di Paolo D'Arpini

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  Ringraziamento a Madre Terra In questo nuovo millennio sia la società capitalistica, sia ciò che rimane della società del cosiddetto “socialismo reale”, sia le società percorse da movimenti a carattere religioso-integralista, stanno mettendo terribilmente in luce tutti i loro limiti ambientali, sociali e economici. Il pericolo planetario di una catastrofe nucleare, la guerra, l’inquinamento, l’ingiustizia sociale, sono solo tra i più eclatanti aspetti che stanno lì ad incrinare profondamente il mito di dominio e di sviluppo che sembrerebbe abbia sempre guidato queste società di tipo gerarchico-dominatore nei loro pensieri e nelle loro azioni. Ma nella storia degli esseri umani e in particolare in Europa, le cose sono andate sempre così? È proprio un destino intrinseco delle società umane, dalle più semplici alle più complesse, generare aggressività violenza e dominio nei confronti degli esseri umani stessi e della natura? E cosa possono rappresentare attualmente movimenti alterna...

FESTA DEI PRECURSORI A TREIA

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  Treia. Festa dei Precursori edizione del 2025  e  "Valori sociali per una comunità eco-solidale"... Si consolidano e guardano al futuro  le associazioni di volontariato e promozione sociale e culturale  di Treia. Per conoscersi meglio e coordinarsi nelle varie attività  Auser Treia propone  la formazione di una "Tavola Rotonda", prevista, con la presenza di rappresentanti dell'Amministrazione Comunale,  per  le ore 16 del il 26 aprile 2025, in una sede istituzionale ancora da definirsi (molto probabilmente nel Museo Archeologico di Viale Nazario Sauro snc, al Centro Storico di Treia, per dare un substrato culturale idoneo di supporto ai temi dell'incontro).  Già diverse Associazioni locali che operano nel settore sociale hanno mostrato il loro interesse  e stanno aderendo all'iniziativa che ha lo scopo, tra l'altro, di organizzare  un effettivo coordinamento e collaborazione  tra le varie associazioni di volontariato di ...

Naturalismo – La felicità è connaturata nell’essere… di PAOLO D'ARPINI

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  La felicità di esistere è connaturata nell’esistenza. Se la vita non fosse espressione della gioia  mai sarebbe potuta sorgere dalla materia inerte. E’ evidente quindi che questo stato primario sia sempre presente nella nostra coscienza. Ed infatti l’uomo, malgrado si sia lasciato andare all’illusione dell’accumulo e del  possesso, dell’ “avere”,  come diceva Fromm, non può cancellare in sé l’anelito che lo riporta sempre  verso l’ “essere”.       Secondo il filone neo-naturalista, dell’ecologia profonda e del bioregionalismo, questo anelito si manifesta in quei modi  che richiamano alla “semplicità di vita”: il ritorno alla terra, la decrescita felice, la riscoperta della bellezza della natura, etc.    Il ragionamento speculativo, nel corso dei secoli ha fatto sì che l’uomo si allontanasse da se stesso e dall’ambiente in cui vive, rinunciando alla spontaneità ed alla fantasia,  per cercare modi ragionati  tesi...

ALIMENTAZIONE BIOREGIONALE di Paolo D'Arpini

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  L’alimentazione bioregionale aiuta l’olfatto, l’estetica e la sessualità… L’olfatto, si sa, è il primo senso che si è sviluppato negli esseri viventi. Attraverso l’olfatto, più che per mezzo degli altri sensi, gli animali sono in grado di riconoscere il mondo che li circonda, la loro vita è tutta una mappa di odori. Ovviamente è stato così anche per l’uomo, soprattutto fino all’avvento della società industriale che con i suoi forti olezzi ha tarpato ed ottenebrato la capacità olfattive dell’uomo. L’olfatto si è insomma “addormentato” nella nostra specie, allo stesso modo in cui quando siamo sottoposti ad un rumore assordante e continuo tendiamo a cancellarlo dall’attenzione consapevole corrente. Evidentemente la situazione olfattiva cominciava ad essere già alquanto drammatica se consideriamo la scoperta fatta a Creta, dove furono trovati residui attestanti la lavorazione in serie di varie erbe e fiori, cocci di calderoni, pollini, tracce di olio e di essenze già pronte. Ma perch...

Il bioregionalismo emozionale ed il sentire empatico dell’ecologia profonda e della biospiritualità… di PAOLO D'ARPINI

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Il bioregionalismo emozionale ed il sentire empatico dell’ecologia profonda e della biospiritualità…   “Il bioregionalismo non è solo ‘geografia’, come alcuni ritengono, ma anche emozione e sentimento” (Saul Arpino) La capacità, sia pur nella limitazione del linguaggio, di poter descrivere la realtà, quella percettibile e quella del pensiero, in modo consequenziale e logico, è un grande vantaggio allorché si voglia estrinsecare un percorso “lineare” e consequenziale nello spazio tempo. Il suo uso invece è di poca utilità dovendo affrontare un discorso “olistico” – come è appunto quello dell’ecologia profonda e della spiritualità naturale (o biospiritualità). Certo possiamo avvicinarci, attraverso un’accorta cernita di “parole e significati”, di concetti ed immagini. Per questo trovo che il messaggio dei pittogrammi – ideogrammi cinesi sia molto più vicino alla semantica figurativa del linguaggio. C’è un tentativo di trasmettere anche la “visione” anche l’immagine, oltre al ...