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NULLA DI NUOVO

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  Nulla di nuovo sotto il sole (e la pioggia) del Sahel Così scriveva il saggio tanto tempo fa quando, ancora con onestà, si osservava la condizione umana nella sua drammaticità. Oggi si preferisce piuttosto descriverla come spettacolo. Le vittime, così come i drammi che si ripetono nel Sahel e altrove, confermano che il ‘nuovo’ è già accaduto. C’è forse qualcosa di cui poter dire ‘ecco finalmente qualcosa di nuovo’... ciò era già stato nel tempo che ci ha preceduto e di cui non si serba alcun ricordo. Vanità delle vanità, scriveva il saggio, tutto è vanità. C’è un tempo per tutto e tutto per un tempo, dice il saggio Un tempo per cercare e uno per perdere In questo contesto ‘vanità’ va interpretato come sinonimo di soffio, alito, bruma del mattino che svanisce con l’arrivo del sole. Vanità sono le inconsistenze che sono presentate al popolo come necessarie. Come vaghe promesse di un mondo e futuro migliore che, certamente, arriverà domani o comunque a breve. Questione di gior...

ELOGIO DELLA FOLLIA

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  Elogio della follia e altre meraviglie dal Sahel di Padre Mauro Armanino Proprio come ai tempi dei nostri emigranti di una volta . Molti non sanno dove si trovano e come diavolo sono potuti arrivare a Niamey. Camion, taxi, bus, moto, col vento oppure nascosti dalla polvere e altri improbabili mezzi di trasporto per giungere dove non si sa. Molti dei migranti residenti di passaggio non corrispondono a nessun profilo stabilito dalle norme internazionali delle migrazioni. Dal patto globale di Marrakesh del 2018 poi votato da 152 Paesi alle Nazioni Uniti pochi giorni dopo, si vorrebbe una migrazione sicura, ordinata e regolare. Calcolabile, programmabile e soprattutto regolare e cioè controllabile. Nulla di tutto ciò per molti migranti per i quali c’è il sentito dire, l’esempio e le foto di amici che fingono di spassarsela in un altro mondo e che li invitano ad imitarli per un effimero eldorado . Alla base c’è un disagio, un malcontento, un desiderio di nuovi mondi più appetib...

I CURDI USA E GETTA

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  Estradare il dissenso: la black list della Turchia MEMORANDUM ATLANTICO.  Nella lista dei desiderata turchi per Svezia e Finlandia ci sono curdi, turchi, scrittori, giornalisti di sinistra e islamisti. Un candidato al Nobel e anche un morto. Ma tanto c'è Di Maio che li rassicura: «Nessuna ripercussione». E Guerini distingue tra «curdi buoni» e «curdi cattivi» La premier svedese Andersson con il presidente turco Erdogan   -   Ap di  Chiara Cruciati Sono giorni gloriosi per la stampa filo-governativa turca. C’è di che sbizzarrirsi con i 73 nomi nella lista dei desiderata di Ankara. Ma i numeri variano, pare che la Turchia abbia richiesto 33 estradizioni alla Svezia e 12 alla Finlandia. E se di numeri (e tanto meno di nomi) non c’è traccia nel memorandum siglato al summit della Nato a Madrid lo scorso martedì da Stoccolma, Helsinki e Ankara, sotto lo sguardo compiaciuto del segretario generale Stoltenberg, sui media turchi qualche nome circola. E circ...

FERMIAMO IL MASSACRO IN AMAZZONIA

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  Una storia orribile.  A soli 12 anni sarebbe stata violentata e uccisa dai minatori abusivi che hanno invaso le terre del popolo Yanomami nel cuore dell'Amazzonia . Sono più di 20mila agguerriti contro la foresta e i suoi difensori, e il governo brasiliano ignora apposta questa crisi. Ma ora  un milione di firme da tutto il mondo può puntare i riflettori internazionali sull'appello degli Yanomami. Fermiamo questo massacro . FIRMA Avaaz - Fermate il massacro in Amazzonia Cari avaaziani, Una bambina di 12 anni della comunità indigena Yanomami sarebbe stata violentata e uccisa . Un altro bimbo di soli 3 anni è scomparso, gettato in un fiume. 20mila minatori abusivi hanno invaso illegalmente la terra Yanomami con violenza e terrore. Stanno massacrando i guardiani della foresta,  avvelenando i fiumi col mercurio  delle miniere e decimando la foresta. Fermiamo questo orrore! Un appello globale assordante, sostenuto da milioni di voci, può  lanciare l'allarme e ...

MASAI DELLA TANZANIA

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  Siamo i Masai della Tanzania del nord  e da un giorno all'altro rischiamo di essere  cacciati dalle nostre terre ancestrali   per fare spazio a turismo e safari. Siamo già riusciti a bloccare il progetto una volta:  ora ci serve il tuo aiuto per farlo ancora!  La nostra Presidente è in Europa per un vertice importante, il momento perfetto per metterle pressione.  Firma ora per aiutarci a proteggere le nostre terre! Cari avaaziani, Siamo gli anziani e i consiglieri del popolo Masai del nord della Tanzania . Da un giorno all'altro decine di migliaia di persone della nostra comunità potrebbero essere costrette ad abbandonare le nostre terre ancestrali per fare spazio al turismo d'élite e ai safari di caccia. Abbiamo urgente bisogno del tuo aiuto . L’ultima volta che abbiamo affrontato questa minaccia,  più di 2 milioni di avaaziani hanno sostenuto il nostro appello , e insieme siamo riusciti a far prendere al Presidente l'impegno di non mandar...

CANDIDATI ROM E SINTI

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  ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2021 ROM E SINTI SI CANDIDANO PER RAPPRESENTARE I DIRITTI DI UN POPOLO ESCLUSO Finalmente! Alle prossime elezioni amministrative del 3 e 4 Ottobre nelle liste elettorali sono presenti anche candidati rom e sinti, segno che è maturata la coscienza del proprio diritto a rappresentare il proprio popolo, i suoi problemi, le sue aspettative, il suo diritto a uscire dal ghetto della discriminazione e del pregiudizio. Un segnale importante che segna una svolta anche nell’atteggiamento di quelle forze politiche che accolgono i nostri candidati nelle loro liste perché capiscono che le differenze vanno riconosciute e accolte se si vuole una città e una società più giuste, che non mettano nessuno ai margini sociali, economici e civili. Di seguito segnaliamo alcuni candidati. DIJANA PAVLOVIC candidata al consiglio comunale di Milano nella lista del Partito democratico che sostiene il candidato sindaco Beppe Sala. Fondatrice e portavoce del Movimento Rom e Sinti per l’...