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Visualizzazione dei post da maggio, 2019

VECCHIO LICEO di Gordiano Lupi da SOGNI E ALTIFORNI

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BREVE STORIA DI YANTZED di Angela Fabbri

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BREVE    STORIA    DI    YANTZED “ Mi chiamo YANTZED, che nella nostra lingua significa ‘Becco di Fuoco’, perché, diversamente da tutti quelli del mio gruppo, il mio becco è di un bel color rosso. Sono giovane ancora, nel fiore degli anni, e la mia compagna ha appena dato alla luce tre figli. Sono arrivati, e la nostra vita tranquilla è svanita. Le loro voci, i loro gesti, riempiono le nostre lunghe giornate. Non mi stanco di vederli muovere, chiamare, guardarmi. Il fremito della vita nuova che noi abbiamo dato. Qui siamo in otto: oltre a noi c’è un’altra coppia, di mezz’età, ma i loro figli sono stati portati via dallo stagno molto prima che noi nascessimo. E poi c’è il vecchio che sa tante storie, e racconta, quando non è tutto preso dai suoi dolori o sommerso dall’onda dei ricordi.    Le vecchie storie dei nostri simili che lui conobbe in gioventù, della sua compagna morta e dei figli che aveva… Parla di un altro paese dove viveva prima di qui, quando sentiva la gioi

GLI ITALIANI DEL SUD SONO BUONI CRISTIANI?di Renata Rusca Zargar

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Gli Italiani del Sud sono buoni cristiani? Parecchi anni fa, quando insegnavo e si parlava, a scuola, del razzismo, dell'apartheid, di tutto quello che altri esseri umani avevano subito nelle Americhe, in Sud Africa e in tanti altri paesi, i miei alunni rimanevano sempre molto colpiti. Poi, mi dicevano che in Italia non sarebbe mai potuto succedere qualcosa di tanto vergognoso perché noi non siamo razzisti. Mi faceva assai piacere, a quel tempo, che gli adolescenti riflettessero sul fatto che non esistono le razze e che fossero scandalizzati dalla crudeltà operata su persone che avevano la sola colpa di avere un certo colore di pelle, di occhi, di capelli… Credevo, però, che fosse facile non essere razzisti se, nel proprio paese, non ci sono persone provenienti da altre culture o etnie, perché, per esprimere un giudizio consapevole, bisogna confrontarsi prima con la realtà. A quel tempo, infatti, arrivavano solamente, in estate, alcuni marocchini e tunisini a vendere sulle spi

CURIO MARCELLO Parte II, fumetto di Angela Fabbri, e KID KOREL II puntata

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CLICCANDO SULLE PAGINE, VENGONO INGRANDITE CHI VUOLE, PUO' RILEGGERE LA PRIMA PARTE http://www.senzafine.info/2019/05/curio-marcello-parte-i-fumetto-di.html

PREMIO LETTERARIO NAZIONALE CITTA' DI MESAGNE

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Da: Associazione di Volontariato e Promozione socio-culturale "SOLIDEA (1 UTOPIA",    info@solidea1utopia.it   - rete sociale Fb - te. 347 2349752 https://www.solidea1utopia.it/ https://www.solidea1utopia.it/premio-letterario-nazionale-2019/

ASCOLTAMI POETA di Angela Fabbri

“ Ascoltami   poeta    non so parlare al cielo    Il mare non mi ascolta    e la mia donna non lo sa.    Ma immense    visioni di nulla    si sono accese    qui nella mia testa    E non ho speranza    di guarire    il mio male    è la vita    ma non voglio morire.    E se racconti i sogni    di chi non sa    racconti il mondo    e la mia vita    come sta.    Ascoltami poeta    raccontalo per me    il niente che mi è entrato    dentro.    Una volta    mi odiavo    e sapevo piantar grane    ero un grande chiacchierone    e sapevo voler bene.    Ma immense    visioni di nulla    si sono accese    qui nella mia testa    E non ho speranza    di guarire    il mio male    è la vita    ma non voglio morire.    E se racconti le storie    di chi non sa    racconti il mondo    e tutto quello    che accadrà. “ < Io ti racconterò    soltanto se    tu accetter

VIAGGIO STRAORDINARIO A MATERA di Renata Rusca Zargar

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Viaggio straordinario a Matera Finalmente, sono riuscita a visitare Matera, un desiderio che coltivavo da anni, sempre accantonato. Così, dal mio Nord, dopo una notte trascorsa in Flixbus, nel primo mattino, sono sbarcata a destinazione. Avevo già esaminato la mappa della città su internet, per capire quanta strada ci potesse essere tra la fermata del bus e l'appartamentino che avevo prenotato. Ma, purtroppo, non capisco le mappe virtuali: mi scivolano via come bisce, si aprono, si chiudono, non si posizionano mai in modo da capire dove io mi trovi e verso dove debba andare. Mi dicono sì, magari, 10 minuti a piedi, ma, poi, io penso che il loro passo non sarà il mio, così non ci credo!   Appena scesa dal bus, però, ho subito cercato di comprare una mappa di carta, e mi è stato risposto che a Matera non ce n'erano. Infatti, non ho trovato, neppure nei giorni seguenti, una piantina completa se non quella del centro storico. Senza piantina, snobbando bus e taxi, ho affront