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Visualizzazione dei post da maggio, 2017

Auguri a tutti i musulmani di un benedetto Ramadan (mese di preghiera e di digiuno) da Religioni per la Pace

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RAMADAN MUBARAK ! Auguriamo ad amiche ed amici musulmani un benedetto Ramadan! L’esperienza di fede, di preghiera, di digiuno diurno e di solidarietà verso i più deboli, che caratterizza questo mese sacro per una parte così numerosa della nostra umanità, dia loro la forza di resistere al male della divisione e delle tensioni create da distorsioni mondane ed antagonistiche nell’interpretazione del Sacro Corano. Possano al più presto ritrovare la piena concordia interna e con gli appartenenti di altre tradizioni religiose e culturali, come già in buona parte avviene da tempo. Proprio all’inizio del Ramadan in un grande paese a maggioranza musulmana, l’Egitto, si è scatenata l’ennesima violenza da parte dei terroristi legati all’ISIS ai danni di cristiani copti in pellegrinaggio, facendo numerose vittime anche tra i bambini; una tragica strage che in qualche modo colpisce, indirettamente, anche i musulmani degni di questo nome, che ve

Disegno di Luigi Fiorin, Roma

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Un lavoro che può solleticare gli argomenti del blog, dalla Corea del Nord a Trump, passando per la Siria, la Brexit e oltre, la plastica e il carbone. Luigi Fiorin www.luigifiorin.it

IL CONTO ALLA ROVESCIA E LA CLASSIFICA DEL NIGER di Padre Mauro Armanino

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                         E’spuntata lei, la Repubblica Centrafricana e ci ha soffiato il posto. Eravamo gli ultimi nella lista della classifica dello sviluppo umano. Il Niger è adesso al penultimo gradino della scalinata dei paesi del mondo. Occupiamo con una certa dignità il numero   187, e la RCA, ancora   in preda alle guerra civile, si trova in fondo, al numero 188. Non ci si potrebbe attendere altro da questo paese. Una cinquantina di morti tra i civili in questi ultimi giorni dagli ex ribelli della Seleka   e le armi che si vendono ai vari gruppi antagonisti perché la guerra non finisca mai. Cominciasssimo dal fondo, come sarebbe più logico fare, saremmo i primi della classe, una posizione poco invidiabile. Ci sono i paesi ad altissimo sviluppo, alto, moderato e debole. Immaginiamoci un momento di essere la noiosa Norvegia, seguita a ruota dall’Australia che deporta e abbandona i migranti nelle isole. La Svizzera che si finge neutrale   e la Germania che detta le leggi dell’ec

QUALCOSA DI GEOGRAFIA di Angela Fabbri, Ferrara

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Stanotte in TV, durante l’intermezzo comico della Littizzetto, ho sentito che la Geografia è sparita dalle scuole italiane. Se ne fa proprio poca poca poca. In un mondo che vuol chiamarsi GLOBALE. E mi affaccio sul ricordo. Quando, nel 1961, mio fratello Daniele (che frequentava il 1° anno del Liceo Scientifico) doveva improvvisamente fare una ricerca su 2 Paesi africani, nell’ambito del programma di Geografia previsto: PAESI   EXTRAEUROPEI. E qui cominciò la famosa ricerca del TOGO e del DAHOMEY. Mamma, Papà, Daniele e io fummo promossi Esploratori, almeno sulla carta. Togo e Dahomey, non ne avevamo mai sentito parlare. Unica traccia: Paesi Africani. Mia madre, maestra elementare e da sempre appassionata di Geografia, fu colpita nel vivo.   << Sono rimasta indietro! E non me ne sono accorta.   Bruno! (è il nome di suo marito, cioè mio padre) Dobbiamo assolutamente   aggiornarci e comprare un Atlante nuovo! Sui miei non c’è traccia di quei

LA SPAL IN SERIE A di Angela Fabbri, Ferrara

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Oggi, dopo quasi mezzo secolo, la SPAL è tornata in Serie A. L’ho gridato a mio papà Bruno (classe 1917). Lui non c’è più da molto tempo, ma ci ha giocato da ragazzo (finché non si prese la polmonite) e guadagnava allora le famose 1000 lire al mese. Sono felice. Per la mia città, per la squadra, per mio padre e anche per me che mi piaceva giocare a calcio con un pallone vero fra le zampe. A vent’anni, durante l’università, mi scelsero per un ‘provino’ quelli della DALL’OCA, che aveva una squadra femminile.   DALL’OCA era un nome commerciale importante, ma abbinato a una squadra di donne mi suonava piuttosto beffardo.   Di peggio ci sarebbe stato solo se lo sponsor si fosse chiamato GALLINA o DELLE GALLINE… Mi provarono in attacco. Non so con quale risultato. Mi provarono in difesa. E qui, armata di un coraggio fuori misura, caricai la centravanti avversaria (che era appunto 2 volte me) per impedirle l’accesso alla porta. Mi trovai scaricata alle sue spalle, lun

CATENE di Angela Fabbri (Ferrara)

Sento un peso sul collo. E la testa si china sempre di più. “ Stai mettendo altre catene… “ Sarà la cervicale. Ma sento un giogo sul collo che mi china all’ingiù. “ Liberati dalle tue catene, finalmente! “ Non posso. Non a quest’ora. Il mio vicino di sotto già dorme e oggi si è portato anche la sua ragazza a letto. Immagina il fragore! Io che mi alzo dalla sedia e frullo le mie catene in giro e poi sopra la testa e le lancio via contro i muri. E scoppio in un pianto fragoroso come i marosi del mare, ricadendo seduta, la faccia nelle mani che rìvolano delle mie lacrime di tempesta! Perché scopro stanotte le mie catene, quelle da cui sono stata incatenata e quelle che io ho aggiunto di mia spontanea volontà! No no. Queste cose della Bestia che ritorna Bella vanno vissute in un castello fatato, ovattato dai boschi innevati, con solo l’orchestra del vento che accompagna. Mica in un condominio! (Non spiego altro, ognun scelga le sue) Angela Fab

PERSINO I RIFIUTI PRENDONO IL TRENO

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  Al netto di tutta la propaganda   politica della campagna elettorale perpetua e della guerra tra i partiti, mi ha incuriosito molto la notizia   che i rifiuti romani siano trasferiti all’estero. Non in Somalia, come si potrebbe immaginare, in qualche discarica abusiva a cielo aperto, ma in Austria e, probabilmente, pure in Germania. Ho letto che i rifiuti prendono il treno. Sperando che i poveri rifiuti non subiscano i “viaggi della speranza” (ben noti ai pendolari con ritardi e soppressione di convogli), ho tirato un sospiro di sollievo. Almeno, il famoso trasporto su ferro, invece che su gomma costosa e inquinante, mai attuato in Italia, ha avuto la sua realizzazione! Le domande che mi pongo, però, sono ancora molte. Ad esempio, come faranno i paesi più (non dico civili) avanzati e puliti di noi a farsi carico dei nostri rifiuti? È per caso la politica del buon samaritano? Forse, no. Infatti, ogni anno, 70mila tonnellate di rifiuti di Roma vengono convertiti dal

da AVAAZ: perché firmare le petizioni

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Cari avaaziani, Ho una confessione assurda da fare. Ho fondato Avaaz, e non firmo molte petizioni. Ogni volta penso “sì ok, ma che differenza fa se aggiungo anche la mia firma?”, mi sembra di poter fare cose più importanti, come far sì che le nostre petizioni arrivino con forza ai destinatari. Ma meno male che il resto di noi non fa lo stesso ragionamento. Perché, certo, la 1.035.823esima firma non fa da sola la storia, ma quel milione di firme tutte assieme la possono fare . Quelle firme vengono da un milione di persone che sperano e che ci credono. Che vogliono fare la loro parte, non importa quanto piccola, per migliorare le cose. E senza queste scelte di ciascuno di noi, il nostro movimento semplicemente non esisterebbe . E nella vita di tutti i giorni è uguale. Ognuno di noi può essere quello che salta la fila, che non vota, che evade le tasse, o ignora un amico in difficoltà. Ma non lo facciamo. Perché? Perché questo è quello che siamo. Perché è la cosa giusta da fare

LEGGERE LA LETTERATURA CLASSICA PER DIVERTIMENTO

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Andare al cinema Considerazioni a margine del film: The circle

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SAVONA. Approfittando della promozione “Cinema2day” che consente di andare al cinema il secondo mercoledì del mese pagando solo 2 euro, ho deciso ieri di trascorrervi la mia serata. Confesso che non sono una grande appassionata di cinema, se si escludono i film storici, e che non metto piede in una sala da anni. La scelta della pellicola è stata orientata da ciò che era possibile alle ore 20 (due chance) e, quindi, ho privilegiato un soggetto, The circle, che, se non fossi stata spinta dalla casualità, non avrei mai scelto. L’alto volume delle musiche e del parlato, lo schermo grande a cui non ero più abituata, la grafica colorata e moderna che fa apparire in primo piano i messaggi dei social, mi hanno fatto penetrare   nella vicenda. Appassionante. Il racconto è tratto da un romanzo distopico (contrario di utopia che descrive, cioè,   una società indesiderabile sotto tutti i punti di vista , spesso ambientata in un futuro prossimo, nella quale le tendenze sociali sono