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Visualizzazione dei post da aprile, 2024

SACRALITA' DELLA NATURA E SPIRITUALITA' NATURALE di Paolo D'Arpini

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  Sacralità della natura e  spiritualità naturale… Vorrei solo  confermare che io uso il termine spiritualità laica, per indicare la sacralità della vita in senso naturalistico,  non essendocene altri disponibili. L’ecologia profonda nasce dalla considerazione di questa sacralità,  nel senso più antico del nome, quello anche usato nell’antichità matristica per individuare la “presenza viva” nella materia, in forma di Coscienza.      Gli stessi pagani usavano il termine “spiritus loci” per definire l’anima del luogo e non solo del luogo in quanto territorio ma pure dei boschi, dei fiumi, degli animali, etc.  Io stesso non saprei che altro nome dare a quella “presenza” e siccome il  nome originario è “spirito” credo sia più che giusto usare la parola antica piuttosto che cercarne una nuova, come purtroppo hanno fatto i “bioregionalisti” nordamericani rispetto al più antico “panteismo” (tutto è Dio/Dea). Il maluso del termine “spirito” accreditabile alle religioni patriarcali (giudaismo,

SEDUTO!

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  STUDI E CREAZIONI di  SIMONA TREVISANI INTERVISTA A SIMONA TREVISANI   (senzafine.info) -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- PUBBLICITA' RACCONTI Questa è la storia vera della mia vita.  Nel 1987 sono andata per la prima volta in India da sola. Per una serie di ragioni che spiego nella parte “Pagine del mio diario”, mi sono trovata, come detto, da sola, con una minima conoscenza di inglese (che non avevo studiato a scuola), immersa in luoghi, culture, tradizioni, usanze completamente diversi dai miei. In quel viaggio, però, ho incontrato Zahoor a Leh, nel Ladakh. È stato come trovare il sole quando sei ricoperto dal ghiaccio, anche se è sempre complicato gestire una relazione con persone di altre culture. In queste pagine, dunque, racconto qualche momento delle mie esperienze ma anche quello che ho visto, imparato, capito. Non so nulla dell’India che vedono i turisti dei villag

CONSIDERAZIONI SEMISERIE SULLA MIA DEMENZA SENILE di Renata Rusca Zargar

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  Una stimata famiglia di negazionisti Provengo da una stimata famiglia che non ha mai accettato l'invecchiamento. Mia madre a novant'anni si definiva "giovincella matura". Mio padre, che aveva avuto una gioventù da calciatore con i sogni spezzati dalla guerra, ci mostrava con orgoglio una sua fotografia appesa in casa della nonna in pantaloncini e maglietta con il pi e de appoggiato sul pallone. Ogni volta, ci fa ceva notare quanto avesse le gambe belle (da calciatore) . Anche quando, poverino, ormai malato, scheletrico, era prigioniero in un letto di ospedale, sosteneva che le infermiere apprezzassero le sue gambe. “Sono uno sportivo, io!” ribadiva, alludendo al fatto che fosse un fanatico appassionato tifoso di calcio. Io, negata per la ginnastica di scuola , invece, cadevo dall’asse di equilibrio e somigliavo parecchio a un elefante negli esercizi con i cerchi (una ridicola moda dei tempi) . Ma non solo! Durante le orribili partite di pallavolo

VOCI ERRANTI

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  Una favola che rende in immagini la disponibilità di un gruppo di attrici e di attori a declinare in passi e ritmo di tango la vita “inarrestabile”: la gioia, l’amarezza, il coraggio, l’accettazione, il rifiuto, i volumi della fragilità, il peso di ciò che non si può cambiare e la leggerezza che può affiorare negli istanti. Il laboratorio teatrale alla REMS di Bra (REMS: Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) nasce nel 2015 dalla collaborazione fra la clinica San Michele di Bra, che ospita la Rems, e Voci Erranti. La direzione della struttura crede e investe in un’attività che ritiene utile ed educativa per l’utenza. Simone Morero, insieme alle educatrici della struttura Sara Ghigo e Federica Carrero, conduce il laboratorio che ha portato all’allestimento di quattro spettacoli, “Metamorfosi”, “Radio Rems”, presentato alla rassegna nazionale di teatro e carcere “Destini Incrociati” nel 2019, “A filo d’acqua” e “Mutango”. Sostieni i nostri Progetti di TEATRO, CULTURA e I