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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

The Jackal - 10 Cose che NON SAPEVI sugli ITALIANI

https://youtu.be/1v8PTTA4Xcc

Zewde, l’imperatrice senza armi, nuova guida dell’Etiopia di Michele Farina

https://27esimaora.corriere.it/18_ottobre_26/zewde-l-imperatrice-senza-armi-nuova-guida-dell-etiopia-58a5cfc4-d94f-11e8-bb5a-fd7ad32a316b.shtml?refresh_ce-cp Ha 68 anni ed è la maggiore di quattro sorelle che il padre funzionario del governo imperiale volle far studiare. A 17 anni lasciò Addis Abeba per i corsi di scienze naturali in Francia. Ha un marito e due figli maschi, per tutta la vita ha fatto la diplomatica in Africa da ultimo per l’Onu. Qualcuno l’ha paragonata all’imperatrice Zewditu, che governò un secolo fa. Con i capelli orgogliosamente grigi Sahle-Work Zewde è la prima donna presidente nella storia dell’Etiopia e l’ultimo simbolo della rapida rivoluzione che nel giro di dieci giorni ha «cambiato sesso» al governo di un Paese percepito come sinonimo di rassicurante (e maschile) immobilità. «Le donne sono meno corrotte degli uomini e ci aiuteranno a portare pace e stabilità» ha spiegato Abiy Ahmed, il quarantaduenne primo ministro che qualcuno chiama «il messia»

I PROMESSI SPOSI nell'interpretazione delle signore del mio corso "Leggere la letteratura classica per divertimento"

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Ogni quindici giorni, incontro delle signore, non proprio giovani, presso la Biblioteca di Quiliano. In questi anni, abbiamo curiosato tra  vari soggetti e così, un bel giorno, abbiamo pensato, -perché no?- di leggere I PROMESSI SPOSI. Le signore, che sono entusiaste della vita in genere e provano a fare lavori nuovi e stimolanti, si sono cimentate con vari personaggi del meraviglioso romanzo, facendoli diventare calligrammi. Carla Saettone ha raccontato di Agnese. Se cliccate sulla figura di ogni disegno, potrete leggere le parole. Ecco, il don Rodrigo di Carla Robbiano e la bella Lucia di Letizia Monti . La simpatica Perpetua di Vittoria Sguerso : "Dalla sagrestia esce una donna premurosa, straccio in mano a pulire le panche della chiesa. Si sposta sul sagrato per spazzarlo. Passa il parroco e lei gli impartisce le ultime raccomandazioni."  Poi, il buon Renzo di Letizia Monti . Non manca il Castello dell'Innominato raccontato da Carla

DOPO DI ME IL DILUVIO di Renata Rusca Zargar

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  Sono andata, per la prima volta, a una riunione di condominio. Di solito, mio marito mi risparmia le incombenze più sgradite ma ho pensato, eccezionalmente, dopo tanti anni,   di fargli compagnia. Tra le altre grane di normale amministrazione, si è posta   la questione della luce nel portone, rotta o bruciata da tempo. Quando era ancora funzionante, avevo cercato di sensibilizzare i condomini sul fatto che tenere una luce accesa tutta la notte, era un inutile spreco di denaro per i condomini, uno spreco per il nostro paese che compra le risorse dall’estero  e una rovina per il Pianeta che sta aumentando la sua temperatura con le distruzioni climatiche e le tragedie che tutti stiamo subendo. Devo precisare che il nostro portone è perfettamente illuminato da un enorme lampione che si trova a un paio di metri e che, naturalmente, la luce nelle scale, che si accende e spegne al bisogno, è assolutamente funzionante. Né prima, né durante la riunione, sono riuscita a sensibil

Margherita Levo Rosenberg, IO SONO QUEL CHE SONO, Palazzo Imperiale, Piazza Campetto, Genova, dal 19 ottobre

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Margherita Levo Rosenberg Io sono quel che sono   - Post_reality test Palazzo Imperiale -Piazza Campetto 8 Genova dal 19 ottobre al 6 novembre Inaugurazione venerdi 19 ottobre ore 18.00 Acura di Viana Conti Io sono come l'albero che perde le sue foglie Se fossi la Pittura le ridipingerei Io sono come il tronco che affonda le radici Se fossi la Scultura forse le taglierei Dei fiori sono l'ape che sugge il biondo miele Se fossi Madre Terra gli odori spargerei Dei rami sono il frutto e pure la farfalla Se fossi la Poesia gli amori scriverei Ma sono solo il vento che soffia nei colori E poi raggiunge Il mare e increspa le sue onde Sparisco all'orizzonte e non ritorno mai Semmai mi ripresento con un vestito nuovo Io sono quel che sono, mi riconoscerai? Margherita Levo Rosenberg, artista contemporanea,  presenta a Genova nei saloni del cinquecentesco Palazzo Imperiale, nel contesto del Festival della Scienza con parola chiave Cambia

NOTIZIE DAL CENTRAFRICA

Mattoni più forti della guerra e frati forti come mattoni Notiziario dal Carmel di Bangui n° 22  – 9 Ottobre 2018 Che il Centrafrica, dopo ormai cinque anni di guerra e molti di più di malgoverno, sia un paese da ricostruire – o, più onestamente, da costruire per la prima volta – lo dicono tutti. Sul come questa ricostruzione debba iniziare, e da dove sia meglio partire, le opinioni si sprecano. C’è poi chi si ostina a continuare la guerra, distruggendo quel poco che si era costruito in quasi sessant’anni d’indipendenza. Per fortuna c’è anche chi si ostina a credere che il paese non sia condannato alla guerra e che sia possibile, discretamente e con determinazione, costruire piccoli cantieri di pace e di speranza. Uno di questi cantieri è nato, diversi mesi fa, proprio qui al Carmel di Bangui. Si tratta di un piccolo sogno che coltivavamo da anni e che, grazie ad alcune fortunate coincidenze, e all’aiuto di diverse persone, siamo finalmente riusciti a realizzare. Se c’è

IL SENTIMENTO DELLA PRECARIETA' di Angela Fabbri

IL   SENTIMENTO   della   PRECARIETA’   Questa notte a Sottovoce ho sentito Tommaso Labate esprimere il sentimento della precarietà in modo netto, chiaro, preciso (anche se non era di questo che stava parlando): << Mi chiedo, se succede qualcosa che scombina me o il mio lavoro, avrò la capacità di sopravvivere e bastare a me stesso per almeno dieci anni? E essere di aiuto ai miei due fratelli più giovani? E di sostegno ai miei genitori quando avranno bisogno di me? >> Ho riportato le parole a memoria, a trasmissione finita, dunque non pretendo siano testuali: non le ho registrate come farebbe un giornalista. Ma mi hanno colpito e ho risposto mentalmente sempre mentre seguivo la trasmissione: “ Ai miei tempi no. Mentre cominciavo a lavorare lontano (Torino), i miei genitori andavano in pensione e li sapevo a casa a Ferrara. Ero tranquilla, mentre andavo avanti a lavorare in giro per l’Italia. Non mi facevo pensieri sul fatto che invecchiavano e potevano am

VIAGGIANDO SOLTANTO DI NOTTE di Angela Fabbri

Viaggiando soltanto di notte     Viaggiando soltanto di notte ho scoperto quanto è solo il mondo quanto è solo l'uomo e l'universo. Ho scoperto che la vita è un deserto che la vita è una valle buia che l'uomo è un fantasma. Mi sono fermata in mezzo a una grande campagna a masticare fili d'erba nel buio Non c'era una voce né un animale e nemmeno il vento provò a parlare Il profumo della terra era sparito e il sapore del fieno era finito. Finchè la luna oltrepassò le nubi lentamente e prese a illuminare la pianura. Che pazzia credere il mondo un deserto buio e l'uomo un pensiero vagabondo: Furono i sensi a dirmi questo.   (Angela Fabbri, Ferrara febbraio 1972)

IL SOGNO di Carla Saettone e PENSIERI NOTTURNI di Letizia Monti

Come ho pubblicizzato in passato, tengo da alcuni anni dei corsi (incontri amichevoli, più che altro) di letteratura presso la Biblioteca di Quiliano . Abbiamo letto, insieme, moltissimi brani ma anche l'Inferno di Dante, i Promessi Sposi ecc. ecc. Le mie alunne che, come me, non sono giovanissime, hanno anche scritto molto e stiamo lavorando a un libretto che raccolga testi e calligrammi (sono fenomenali in  questo!). Qualcosa, però, voglio mettere anche qui, magari quello che non potrà essere inserito nel libretto per mancanza di spazio.  Ma voi, lettori, non perdetevi il libretto, quando uscirà, perché sarà fantastico e rimarrete molto sorpresi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! IL SOGNO  Pace, amore, felicità, salute Comprensione, solidarietà, amicizia Figli amati desiderati. Infanzie serene non rubate Esperienze positive Unione tra i popoli Senza più guerre. Capi di stato che veramente Uniti lavorino per il Paese, dandoci lavoro, dignità, fiducia e

30 Settembre 2018: un nuovo inizio? di Renata Rusca Zargar

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30 Settembre 2018: un nuovo inizio? È quel faccione tondo, che mi campeggia sullo schermo della tivù,   blaterando,   a chi è stato stuprato e torturato, che "È finita la pacchia", che mi ha fatto  scendere a Roma per la manifestazione del PD.   Ho dovuto superare il viaggio in un bus pieno zeppo, con i compagni del PD, partenza 5,30 del mattino, cercando di non socializzare per dormire un po’. E, poi, Roma la bella (per noi che non ci viviamo), la metropolitana, e, finalmente, la Piazza!  Sono venuta qui, anni fa, per la manifestazione “Se non ora quando”, con le mie figlie. Allora, ero speranzosa che si potesse cambiare, che ci saremmo liberati di tante brutture e   avevo anche appena presentato a Roma un mio libro di racconti contro la violenza sulle donne.   Allora, si   entrava con difficoltà nella piazza, affollatissima.   E, oggi, forse, di più! 50000 o70000, dicono,  io non so, ma certo che c'è gente arrampicata dappertutto! Gente che sve