MONICA VITTI

La straordinaria anomalia di Monica Ma’ndo vai. L'incontro con la grande attrice alla redazione del settimanale della Federazione giovanile comunista di Luciana Castellina Non avrei potuto incontrare un’attrice così anomala come Monica Vitti che in un luogo assolutamente anomalo come la redazione del settimanale della Federazione giovanile comunista che ho poi diretto per molto tempo. Dovevano essere gli anni ’50, circa la metà, e Monica non era ancora diventata Monica Vitti. Cioè no, ho detto una stupidaggine: era già Monica Vitti, perché lo era già prima e poi lo è restata sempre. Volevo solo dire che non era ancora un’attrice famosa, era appena uscita dall’Accademia di arte drammatica, ma lei non era certo una donna che sarebbe cambiata solo perché famosa, anzi famosissima. Quello che voleva era non essere una diva. Essere un’attrice è cosa diversa. Aveva già allora, e poi lo ha conservato sempre, un carattere forte e deciso che non si è fatto turbare dall’es...