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Visualizzazione dei post da febbraio, 2023

LAVORO E DIRITTI

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  LAVORO E DIRITTI a cura di  www.collettiva.it   LA QUINTA RIVOLUZIONE Gli impatti del digitale sul lavoro   Ora più che mai occorre vigilare sulle tecnologie affinché si attui un'innovazione “responsabile”, con particolare riguardo allo (stra)potere di algoritmi e piattaforme…   di Fulvio Ananasso   presidente di Stati generali dell’innovazione   L’economia digitale è dominata dalla scienza dei dati, una sorta di quinta rivoluzione IT dopo il mainframe computing (anni Sessanta), il personal computer (anni Ottanta), internet/web 1.0 (anni Novanta) e web 2.0/social networking (anni Duemila). Quella che Luciano Floridi definisce la quarta rivoluzione industriale dominata dallo  onlife  e della  hyperstoria .     Le soluzioni  internet of things  (IoT),  big data ,  cognitive computing ,  artificial intelligence  (AI) e  blockchain  pongono nuove sfide etiche relativamente alla profilatura d’utente e gestione dei dati – personali e non.     Citando John Naisbitt: “Per la prima volta

4 marzo, Firenze, MANIFESTAZIONE A DIFESA DI SCUOLA E COSTITUZIONE

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  Una grande manifestazione a difesa di Scuola e Costituzione il 4 marzo a Firenze FLC CGIL: raccogliamo l’appello delle Rsu dopo i fatti del liceo Michelangiolo e le inaccettabili parole del ministro Valditara sulla lettera della dirigente scolastica del liceo Leonardo da Vinci 26/02/2023 A seguito dell’aggressione davanti al liceo Michelangiolo e delle  inaccettabili parole del ministro Valditara  sulla lettera della dirigente scolastica del liceo Leonardo da Vinci, i rappresentanti delle Rsu delle scuole fiorentine hanno inviato un appello a FLC CGIL, Cisl Scuola e Uil Scuola Rua, nonché alle realtà democratiche e antifasciste, per chiedere l’indizione di una grande manifestazione a difesa della scuola e della Costituzione. Come FLC CGIL, fiorentina e nazionale, intendiamo raccogliere questo appello e individuiamo la data di  sabato 4 marzo  per organizzare la manifestazione,  a Firenze , insieme a tutte le realtà democratiche e antifasciste. Qui di seguito riportiamo l’appello rice

GIORNALISTI A KIEV

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  Rilasciati a Kiev i due giornalisti italiani fermati perché raccontavano una storia diversa della guerra in Ucrania e abbandonati dai nostri media (F. Beltrami) Sabato 25 febbraio, Andrea Sceresini e Alfredo Bosco, i due giornalisti italiani intercettati dalla polizia politica ucraina SBU (controllata di fatto dai neo-nazisti ucraini) e accusati di «collaborare con il nemico» hanno potuto lasciare l’Ucraina dopo 19 giorni passati a Kiev in attesa di interrogatori. A darne notizia è il loro avvocato Alessandra Ballerini. La comunicazione ai due giornalisti che potevano lasciare il Paese è stata consegnata dalle autorità di Kiev nel primo pomeriggio di ieri senza fornire alcuna spiegazione. L’accusa di collaborazione con il nemico (mai supportata da prove) rimane. Sceresini e Bosco non potranno più ritornare in Ucraina. Si presume che la loro liberazione sia frutto di un’attività diplomatica del governo italiano in quanto il caso stava diventando troppo imbarazzante e scottante sia a l

GIORNALISTI A KYIV

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  Dopo 19 giorni «bloccati» a Kyiv, lasciamo il Paese con amarezza IL LIMITE IGNOTO.  Libertà d'informazione: «Il nostro caso un precedente pericoloso» Andrea Sceresini, Alfredo Bosco 25 febbraio Ieri pomeriggio, dopo 19 giorni in attesa di spiegazioni ufficiali che non sono mai arrivate, abbiamo deciso di lasciare l’Ucraina. Era il 6 febbraio quando i nostri accrediti giornalistici sono stati sospesi dal ministero della Difesa di Kyiv. Da allora non abbiamo più potuto svolgere il nostro lavoro di reporter, e per ragioni di sicurezza abbiamo dovuto lasciare il Donbass alla volta di Kyiv. Abbiamo contattato più volte le autorità ucraine, che sono state sollecitate, oltre che dall’Ambasciata italiana, anche dall’Ordine dei giornalisti, dalla Fnsi e dalla nostra avvocata, Alessandra Ballerini. Ci avevano detto che avremmo dovuto sottoporci a un interrogatorio da parte dell’Sbu, i servizi di sicurezza di Kyiv. Per 19 giorni, come ci era stato espressamente richiesto, abbiamo atteso con

IL SOLE IN UNA MANO di Luca Vincenzo Simbari

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  PREFAZIONE Poesia che battezza la parola alla fonte dell'amore, che mette le ali ai pensieri e li fa volare, che con i pennelli del cuore colora la vita e ti regala emozioni profumate di gioia, bagnate di lacrime di dolore. La regina della cultura, la musica dell'anima, cosa sarebbe l'esistenza senza poesia? Leggendo i versi di Luca Vincenzo Simbari mi sono tuffata nelle sue bellissime descrizioni, tra metafore e similitudini e ho apprezzato la squisita capacità creativa del nostro poeta. Il suo mondo esperienziale diviene fulcro di ispirazione su argomenti molteplici, sia sociali che individuali. E teneri, appassionati, intensi, sempre gradevoli e significativi, sgorgano versi che sono come acqua di sorgente per cuori assetati. La bellezza della natura lo incanta col carosello delle stagioni e il nostro poeta ne coglie gli aspetti più caratteristici e li trasforma in versi sorprendenti. Così scorrono i titoli delle liriche, in un ritmo gradevole e significativo: La grand

LIBERI DI PICCHIARE

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  Il commento della settimana Alessandro Portelli Ci sono due parole – «Liberi di lottare» – nello striscione che i picchiatori fascisti hanno esposto davanti al liceo Michelangiolo di Firenze, per rivendicare la loro aggressione agli studenti di quella scuola, che meritano un minimo di riflessione. «Liberi». È inutile stargli a ricordare che durante il fascismo non c’era la libertà. Non c’era per tutti, ma per quelli come loro c’era, eccome. Durante il fascismo, gli squadristi erano assolutamente liberi di fare quello che volevano, imporre olio di ricino, torturare e perseguitare chi gli pareva. Nella loro idea di società gerarchica e autoritaria, chi sta in cima è assolutamente libero (legibus solutus, dicevano gli antichi) di fare quello che vuole a chi sta sotto, e questi poveri ragazzi si sentono razza superiore e si credono di essere destinati, nella loro società ideale, a stare fra quelli che comandano. – o fra quelli che b