L'INCUBO di Samina Zargar
L’incubo
È arrivato, è qui,
in ogni dove, in ogni come, in ogni respiro umano caldo vivente.
È qui che si
moltiplica sul corpo dei morti, incurante della vita che passa via via verso il
cielo, verso il lontano inconscio…
È qui, non si
vede, non si sente, ma è qui, si percepisce il suo percorso, silenzioso come le
tenebre mentre sparge la morte, chiudendo gli occhi per sempre degli esseri
umani.
Ore 18: l’ennesimo
conto dei morti in 24 ore, l’ennesimo calcolo di positivi al Covid 19.
2020, l’anno del
futuro per la tecnologia, l’anno delle energie rinnovabili per il clima, l’anno
dei sogni per chi non ha avuto abbastanza, un anno come altri per qualcuno, con
alti e bassi…
Spesso un ennesimo
anno da vivere facendo sempre le stesse cose ogni giorno, guardando il passare
delle ore che ti porta alla primavera, all’estate, alle vacanze, alla felicità
perduta.
E invece no,
Covid19: nessun 2020 immaginato, nulla che gli esseri umani avessero già
vissuto, provato e desiderato.
Covid19: l’incubo.
Questa volta è
accaduto l’impensabile, la natura maligna e cattiva si è rivelata con tutta la
sua forza.
Non si sono alzate
le onde impetuose tenebre abbracciandosi al vento fino a sbattere le rocce in
un tonfo, non se ne è andato il sole voltandoci le spalle e lasciandoci in
balia di un’eterna era di ghiaccio, nessun meteorite si è abbattuto nell’atmosfera
penetrando l’oceano profondo blu fino a farlo inondare l’intera terra…
È arrivato un
virus, invisibile, sconosciuto, multiforme, che si riproduce come mai nessuno
prima…
Neanche il tempo
aveva mai visto una cosa simile, nemmeno il vento aveva mai sussurrato alle
foglie storie, leggende, segreti di tale malvagità, neanche l’universo aveva
mai ospitato tra le sue orbite ellittiche, perfette e matematiche, tanta
vitalità in un solo microbo.
Darwin lo aveva
detto, in natura solo il più forte sopravvive sul più debole.
Le strade sono
vuote, tristi, inermi, in attesa…
E suonano le
sirene delle ambulanze, un ultimo tentativo disperato quanto fragile di tenere
stretta, stretta sulla terra, ancora un pochino quella vita, insignificante per
la natura cruda quanto un coltello affilato nel cuore, ma troppo importante per
qualcuno, di piccolo piccolo quanto noi.
Noi, essere umani,
particolari nel nostro genere, molto intelligenti per alcuni versi, speciali
per altri, noi che siamo i padroni del mondo, noi che decidiamo per l’universo
incuranti di ogni legge fisica, chimica o naturale, oggi siamo qui, piccoli,
piccoli, a implorare la natura di risparmiarci.
Non siamo nessuno,
oggi non siamo più i padroni.
E le onde del mare
fuoriescono dagli abissi per scaraventarsi su di noi, le nostre case, affogare
i nostri imperi di acqua purificante i peccati umani…
E i tornado
volteggiano in aria con furore per unirsi alla polvere dell’aria e del sole per
dare fuoco a tutto, tutto quel cemento versato inutilmente seppellendo la
natura stremata dallo sfruttamento umano…
E dal cielo la
pioggia, e piove e piove e piove come fiumi d’acqua riversati senza pietà in
ogni dove…
L’umanità è in
pericolo.
Si era detto, si
sapeva, gli scienziati imploravano il rispetto dell’ambiente da un secolo
ormai.
Come sordi noi
umani vagavamo da troppo tempo ridendo della vita per noi scontata e
insignificante…
E intravedo in
lontananza la terapia intensiva…
Flebili respiri di
umani attaccati ai respiratori lottano come tigri in gabbia, soli.
Solitudine
infinita.
Non si nasce soli,
ma da soli si muore.
Crudeltà.
Poi: Silenzio,
boato di silenzio.
Rumore: di dolore
sulla terra.
Un’altra vita se
ne è andata.
Non si è potuto
fare nulla neanche questa volta, laggiù, solo morte.
Neanche i vaccini,
neanche la scienza può salvarci…
Basta, è il
momento dei conti.
Questa volta non
c’è rimedio, non c’è forza, non c’è essere divino che possa risparmiarci.
Attesa, ormai solo
attesa.
Siamo in attesa
che il virus ci attacchi, ormai inevitabile, uno a uno, manca poco, forse giorni,
forse ore, forse minuti, forse è già qui.
Il tempo non ha
più senso.
Il tempo ci
porterà solo da lui, dal Covid19 che ci aspetta ghignando.
Lo vedo, sta
arrivando, tra qualche attimo sarà dentro di me, e allora, anch’io sarò come
tutti gli altri: inerme, mentre implorerò pietà nell’oblio…
Voglio
risvegliarmi, su dai svegliati, svegliati, svegliati!
Dai che è solo un
brutto sogno!
Dai che è un incubo e al risveglio sarà tutto finito!
Dai Svegliati!
Insisti, svegliati
immediatamente!
Non ci riesco, con
le lacrime agli occhi assaporo l’incubo…
Dal quale non
potrò svegliarmi: è realtà.
La fine del mondo,
già, quella tanto chiacchierata sottovoce, cantata, narrata nelle pagine di
libri sfogliati al vento più e più volte, forse è qui.
Caronte che
aspetta tutti…
Lo vedo che spinge
la sua barca maestosa mentre con la pagaia sposta fiumi di acqua, limpida,
quella dell’aldilà che piano piano sfuma mentre si confonde nelle strade della
mia città…
Qui siamo tra i
morti, qui siamo da Caronte, ormai è finita.
Samina
Zargar
Samina Zargar è laureata
in Giurisprudenza e impegnata quotidianamente nel settore bancario in quanto
impiegata di banca.
Da sempre scrive per passione articoli e saggi, ad esempio, ha pubblicato da qualche mese su Amazon il suo ebook “REDDITO DI CITTADINANZA: Italia ed Ecuador, due modelli a confronto”
LEGGI L'ESTRATTO:
La situazione Covid, in particolare a Bologna, città
in cui vive, l’ha colpita molto.
Proprio in questi giorni, ha scritto il testo "L'incubo" che
tratta le sue impressioni sul Covid, le impressioni da cittadina che va a
lavorare in mezzo alla pandemia, da cittadina che non vede un futuro, né un
vaccino in arrivo.
Ha scritto su un foglio, un po’ come su di una tavola intrinseca di colori che sfocano nell’astratto, le sensazioni che prova quando attraversa le strade della sua città, Bologna, strade che ormai sembrano solo quelle dell’al di là, mentre spesso le sembra di vedere in lontananza Caronte, che ci aspetta tutti sulla sua barca…
https://www.zoomma.news/lincubo-di-samina-zargar/
https://www.controluce.it/notizie/incubo-a-bologna/
VEDI ANCHE:
https://www.senzafine.info/2020/10/reddito-di-cittadinanza-uno-studio-di.html
https://www.senzafine.info/2020/09/samina-zargar-su-youtube.html
https://www.senzafine.info/2020/09/comunicato-di-samina-zargar.html
https://www.senzafine.info/2020/09/reddito-di-cittadinanza-di-samina-zargar.html
https://www.senzafine.info/2020/09/settimana-internazionale-per-il-reddito.html
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