LA STORIA RACCONTATA AI PICCOLI di Maddalena Fanigliulo, recensione
LA STORIA RACCONTATA AI PICCOLI
Maddalena Fanigliulo, Romolo Edigio', 2020, pagg. 92, euro 12,00
Ogni insegnante e ogni genitore consapevole crede che la
grande storia debba essere insegnata fin dall'infanzia. Soprattutto, sappiamo
che bisogna far conoscere precocemente tante orribili tragedie perché non
abbiano a ripetersi, anche se, naturalmente, lo sarebbero non nelle stesse
forme e modi.
Il problema è sempre stato come introdurle.
Ad esempio, per comunicare un dramma come l'Olocausto non è
facile trovare le parole giuste, il punto esatto in cui si riesca a
impressionare i bambini in modo che non dimentichino e possano, poi, in futuro,
approfondire senza, però, terrorizzarli e traumatizzarli.
L'autrice, che è mamma e insegnante, ha trovato, secondo me,
il punto giusto.
Attraverso la fiaba e personaggi noti a tutti come
Pinocchio, è entrata nella cameretta di Giulia. Là, una figura adagiata tra due
volumi, Sofia, racconta la sua storia: deportata nel campo di sterminio ancora
bambina come tanti altri piccoli, a Terezin, Auschwitz, o altrove, con indosso
il pigiama a righe. Diversi personaggi di fiaba partecipano al racconto, mentre
Pinocchio si addolora per quanto successo. "Apprendendo dell'Olocausto, il
burattino aveva riscoperto malvagità e odio; un tempo migliore avrebbe
restituito dignità a tante esistenze violate. Esse gli avevano narrato atroci
sofferenze; ora divenute stelle sospese al filo della vita, avrebbero
illuminato un nuovo cammino. "
È un testo che fa comprendere senza incutere terrore, mentre
emergono emozioni e valori per un mondo migliore. Un testo che stimola ognuno
di noi, grandi e piccoli, a incarnare ideali di rispetto, uguaglianza e diritti
per tutti.
Io stessa l'ho usato in una video conversazione con alcune
classi delle Elementari in occasione del Giorno della Memoria e ne ho letto
alcuni brani.
Nell'appendice, infine, c'è la riduzione per
rappresentazione teatrale della storia. Gli insegnanti potranno far recitare i
bambini che, da spettatori passivi, diventeranno partecipanti attivi, in modo
da non dimenticare mai più.
Renata Rusca Zargar
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