FEDERICA PELLEGRINI di Stefano Arcobelli

 

  DALL'1 AL 12 MARZO SU QUESTO BLOG SARANNO PUBBLICATI QUASI ESCLUSIVAMENTE POST CHE RIGUARDINO IL MONDO FEMMINILE PER RICORDARE A TUTTI L'8 MARZO GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA

----------------------------------------------------------------------------------


Federica Pellegrini. Lo stile libero di una leggenda italiana


di Stefano Arcobelli



 
COLLANA 
Grande Sport 
PAGINE 
272 + 32 a colori 
PREZZO 
19,00€ 
FORMATO 
14 x 21 cm 
LEGATURA 
Brossura con bandelle 
EAN 
9788836162772 

«Federica Pellegrini è sempre stata autentica. È questa la parola chiave per raccontare la storia della più popolare e vincente nuotatrice azzurra».
 
Prefazione di Elisabetta Caporale

Federica Pellegrini è stata la più grande nuotatrice azzurra, capace di conquistare innumerevoli medaglie internazionali fra Olimpiadi, Mondiali ed Europei. Già a sedici anni il talento la porta a diventare l’italiana più giovane a salire su un podio olimpico in una gara individuale. Da lì in poi, la storia è quella di una ragazza che si fa leggenda bracciata dopo bracciata. Questo è il racconto della sua lunga e sorprendente nuotata ricca di medaglie, record e traguardi sportivi, ma anche la testimonianza della sua ultima gara agli Assoluti invernali di Riccione (novembre 2021) e della nuova vita giocata nel ruolo di grande ex: da madrina degli Europei nella “sua” Roma a figura di riferimento dello show biz, la Divina rimane una star anche fuori dalla piscina.

 

Stefano Arcobelli, giornalista professionista dal 1986, da trentaquattro anni lavora alla «Gazzetta dello Sport». Ha seguito, come inviato, undici Olimpiadi, nonché i campionati mondiali ed europei di varie discipline: oltre a quelle acquatiche, sci nordico, boxe, canottaggio, canoa, baseball, slittino, biathlon, snowboard. Protagonista del blog Questione di Stile, ha curato alcune opere della collezione I miti dello sport e il libro Ali la leggenda. Campione e ribelle (2010).

 


L'autore è disponibile per interviste e per presentazioni del libro .


DIARKOS

Ufficio stampa:

Gloria Pisana

Mail: ufficio.stampa@diarkos.it

Tel. 0522706632 

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/diarkoseditore/

Instagram: @diarkos_editore

Sito: https://www.diarkos.it/

 

 

----------------------------------------------------------------------------------


PUBBLICITA'

L’8 marzo è stata lGiornata internazionale dei diritti della donna, celebrata per la prima volta nel 1911, in Austria, Danimarca, Germania e Svizzera. Nel 1908, infatti, 15.000 donne avevano marciato per New York chiedendo orari di lavoro più brevi, una paga migliore e il diritto di voto e, nel 1909, il Partito Socialista d’America aveva dichiarato la prima Giornata Nazionale della Donna. Allora, Clara Zetkin, attivista comunista e sostenitrice dei diritti delle donne, aveva suggerito la creazione di una giornata internazionale. Nel 1910, aveva presentato la sua proposta a una Conferenza internazionale delle donne lavoratrici a Copenaghen e le 100 donne presenti, provenienti da 17 paesi, avevano accettato all’unanimità. Non c’era, però, ancora una data fissa. Durante la guerra, nel 1917, ci fu uno sciopero delle donne russe che chiedevano “pane e pace”. Quattro giorni dopo lo sciopero, lo zar era stato costretto ad abdicare e il governo provvisorio aveva concesso alle donne il diritto di voto. Lo sciopero era iniziato l’8 marzo, perciò quella data è diventata la Giornata internazionale della donna. I colori di IWD (International Women Day) sono: il viola che significa giustizia e dignità, il verde che simboleggia la speranza, il bianco che rappresenta la purezza. Questi colori hanno avuto origine dalla Women’s Social and Political Union (WSPU) nel Regno Unito nel 1908, che ha lottato fortemente per ottenere il voto alle donne con la sua leader Emmeline Pankhurst

L'UDI (Unione Donne in Italia), creata nel 1944, a Roma, per iniziativa di donne appartenenti al PCI, al PSI, al Partito d'Azione, alla Sinistra Cristiana e alla Democrazia del Lavoroaveva celebrato l'8 marzo nel 1945, la prima giornata della donna nelle zone dell'Italia libera, mentre a Londra veniva approvata e inviata all'ONU una Carta della donna contenente richieste di parità di diritti e di lavoro. Con la fine della guerra, l'8 marzo 1946 fu celebrato in tutta l'Italia e vide la prima comparsa del suo simbolo, la mimosasia perché fiorisce tra febbraio e marzo che perché è un fiore economico, secondo un'idea di Teresa Noce, Rita Montagnana Teresa Mattei. Solo dagli Anni ‘70, però, la Festa è stata accettata ufficialmente. È un po’ difficile, quest’anno, pensare a una Festa quando vediamo ovunque donne e madri colpite dalla guerra, con figli uccisi e feriti, vittime o soldati. A chi possiamo donare la mimosa? Ai profughi che hanno perso casa, lavoro, speranza, o a chi ha mariti e figli a combattere?

I diritti della donna, infatti, possono esistere solo in un mondo pacifico perché non ci sono diritti se la propria vita e quella dei propri cari non sono salve. Possiamo, comunque, lottare per la pace e perché nel mondo si raggiunga la parità di genere, quale che sia il proprio genere.

Per tutta la vita io mi sono impegnata nella società per i diritti delle donne enel 2021, in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, il 25 di novembre, avevo voluto che uscisse il libro “Che te ne fai di un’altra femmina?”, una raccolta di storie di donne occidentali e orientali che amano eppure subiscono violenza. In uno dei racconti, avevo persino immaginato un altro Pianeta dove, però, si perpetuava la stessa mentalità terrestre: la donna è un oggetto e come tale può essere distrutta. (qui si può leggere l’estratto: CHE TE NE FAI DI UN'ALTRA FEMMINA?: storie di donne del mondo orientale e occidentale con una puntata su un nuovo Pianeta (RACCONTI DI DONNE) eBook : RUSCA ZARGAR, RENATA: Amazon.it: Kindle Store)

Per l’8 marzo 2022, ho, inoltre, pubblicato “Storia della strega di Savona e altri racconti di violenza”, testo che, come il precedente, fa parte della collana “Racconti di donne”.

In occasione del 25 novembre 2022, è uscito "VOGLIO IL TUO UTERO" sulla maternità surrogata (qualcuno cioè che fa un figlio per altri), un soggetto di cui si parla molto poco, forse, per non dar fastidio a nessuno.

                                                        

RENATA RUSCA ZARGAR su Amazon.it: libri ed eBook Kindle di RENATA RUSCA ZARGAR


Commenti

Post popolari in questo blog

LA PACE di PABLO PICASSO da MEMORIACONDIVISA

LA PIU' BRAVA DEL REAME: SAMINA ZARGAR

ETICA, SPIRITUALITA' E NONVIOLENZA