IL DIO CARCERATO di Davide Pelanda
Descrizione
Dio imbarazza, spiazza. È con l’effetto sorpresa che ci recupera sempre e dovunque siamo, fosse pure l’inferno del carcere.
don Marco Pozza
(…) La lente usata dall’autore per provare a mettere a fuoco l’istituzione carceraria in Italia e i vissuti di chi vi si trova recluso, è quella particolare della religione e della spiritualità. Una chiave significativa e, credo, più capace di altre di introdurre alle pratiche e ai significati dello stare in carcere. Sono diversi, infatti, i legami tra carcere e sfera religiosa. (…)
(…) per accostarsi al carcere, non si può prescindere dalla riflessione e da una “alfabetizzazione” sul ruolo che la religione e le religioni svolgono nelle nostre società “secolari”, o meglio post-secolari. Ovvero società in cui appartenenze e pratiche religiose coesistono e interagiscono con la laicità delle istituzioni e con la non-religiosità di molte persone. (…)
dalla prefazione di Valeria Fabretti, sociologa e ricercatrice
https://davidepelanda.blogspot.com/2012/11/il-dio-carcerato-1-puntata-limpegno-e.html
https://davidepelanda.blogspot.com/2012/12/del-silenzio-in-carcere-2-puntata-si.html
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