UN WEBINAR PER INSEGNARE ALLE DONNE COME DIFENDERSI DALLE MOLESTIE di Renata Rusca Zargar
UN WEBINAR PER INSEGNARE ALLE DONNE COME DIFENDERSI DALLE MOLESTIE
Si è tenuto giovedì 29 aprile,
StandUp, un webinar, cioè un seminario in rete, contro le molestie nei luoghi
pubblici. L’iniziativa, che continuerà ancora nel tempo, è a cura de L'Oréal
Paris, in collaborazione con Corriere della Sera, Hollaback! (un'organizzazione non governativa
americana senza scopo di lucro, che combatte le molestie di strada) e Alice Onlus (un’associazione
no-profit di Milano formata da psicologi e psicoterapeuti in
prima linea nella prevenzione del femminicidio).
La formatrice
di questa sessione era Cristina Obber (giornalista e scrittrice che si occupa
di tematiche femminili).
La Obber ha parlato soprattutto delle molestie che le
donne subiscono nei luoghi pubblici come, ad esempio, per strada, in treno, in
metropolitana, sul bus, nei bar ecc.
Però, sbagliavo perché questi "buontemponi" riescono
a cambiare i comportamenti delle persone. Magari, le donne, per evitarli, cambiano
strada, scendono da un treno o da un bus, evitano di uscire di casa, non vanno
a scuola, cadono in depressione.
I molestatori tolgono la libertà alle donne anche
quando non sono violenti.
Noi, in Italia, - ci ha spiegato la Obber- non abbiamo
ancora la consapevolezza che si tratti di molestie vere e proprie e di solito
non facciamo nulla se vediamo qualcuno molestato. Invece, la situazione
migliora se qualcuno interviene.
Detto questo, si può comprendere, appunto, la necessità di intervenire. Ma come?
Di solito si ha paura, oppure si aspetta che lo faccia
qualcun altro, o non si è capaci.
Durante il webinar, si è parlato, allora, delle cinque D.
Una è Distrarre, che vuol dire attuare un comportamento di distrazione dalla causa di disagio: ad esempio, raccogliere qualcosa per terra e piazzarsi tra la ragazza e il molestatore sulla metropolitana, o chiedere “è tutto a posto qui?”, oppure fermare chi sta importunando per strada chiedendogli un'informazione qualsiasi.
Delegare è, invece, chiamare qualcuno influente e denunciare il comportamento sbagliato, ad esempio, coinvolgere l'autista del bus dove si nota una molestia.
Dare sostegno alla persona molestata è, poi, molto importante perché spesso ella si sente addirittura colpevole, mentre non lo è affatto: bisogna chiederle come si sente, essere solidali.
Dire è parlare con il molestatore, ma sempre con la calma, che è disarmante. Si stigmatizza il suo comportamento, facendo bene attenzione, però, a non cadere nella trappola della violenza perché qualche volta il molestatore è anche violento.
Documentare, infine, significa riprendere con il telefonino un eventuale atto che, poi, però, non può essere divulgato ma potrebbe servire da prova nel caso intervenisse la polizia.
Insomma, le donne devono riappropriarsi liberamente dei
propri spazi.
Non ha senso colpevolizzarsi per una gonna corta o
perché si è belle e simpatiche.
Se l'uomo è un animale e non ha autocontrollo, se deve
far divertire i suoi amici mancando di rispetto a un essere umano, se non crede
nei sentimenti e nel valore di tutte le persone, femmine e maschi, se ne torni
nella giungla. Non è degno di circolare.
I webinar continueranno. Per informazioni e iscrizioni
si può consultare il sito:
https://www.corriere.it/StandUp/
o scrivere a
Un webinar per insegnare alle donne come difendersi dalle molestie – Liguria 2000 News
e sul blog:
https://asinorossoferrara.blogspot.com/2021/05/renata-rusca-zargar-webinar-per-le.html
Molto interessante! Grazie per averlo pubblicato Renata!
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