DAL VIAGGIO DELLA SPERANZA ALLA SCHIAVITU'

 DALL'1 AL 12 MARZO (prorogato al 31 marzo perché era impossibile pubblicare tutto il materiale arrivato) SU QUESTO BLOG SARANNO PUBBLICATI QUASI ESCLUSIVAMENTE POST CHE RIGUARDINO IL MONDO FEMMINILE PER RICORDARE A TUTTI L'8 MARZO GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA

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La Federazione delle donne per la Pace nel Mondo ha il piacere di invitarla alla conferenza:

 

DAL VIAGGIO DELLA SPERANZA ALLA SCHIAVITU’    

     "Il sogno infranto delle giovani donne”

 21 marzo 2023

dalle ore 15:00 alle ore 18:00

 Sala delle Bandiere – Ufficio del Parlamento Europeo

Via IV novembre, 149 - 00187 Roma -

 

Il convegno è organizzato in collaborazione con l’Ufficio del Parlamento europeo in Italia.

La Federazione si impegna da sempre a promuovere una cultura di pace, valorizzando le peculiarità femminili per contribuire insieme alla costruzione della pace ed al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.  

            Con l’intento di celebrare la  “Giornata Internazionale di Commemorazione delle Vittime della Schiavitù e della Tratta” proclamata dall'ONU,  questo convegno si propone di  affrontare il problema della Tratta delle donne, delle ragazze, che finiscono nel giro della prostituzione sulle nostre strade contro la loro volontà, e che vengono private oltre che di ogni libertà, anche della propria dignità.  E’ incredibile che ancora oggi nel 21 secolo tale fenomeno non sia stato contrastato efficacemente.

 Cosa possiamo fare noi? Cosa possono fare e stanno facendo le istituzioni per arginarlo? Cercheremo di rispondere a queste ed altre domande attraverso il prezioso contributo degli esperti e collaboratori.

 

Per accedere alla sala confermare la partecipazione a wfwproma@gmail.com entro il 17 marzo.


Dal viaggio della speranza alla schiavitù: il sogno infranto delle giovani donne 

 21 marzo ore 15,00 – 18,00 

 Saluti Carlo Corazza Capo Ufficio Parlamento europeo in Italia 

Intervengono: Elisabetta Nistri Presidente WFWP Italia 

Senatore Manfredi Potenti Vicepresidente della giunta delle elezioni e immunità parlamentari 

Dott. Valerio de Gioia Giudice della prima sez penale del Tribunale di Roma 

 On. Emanuela del Re Rappresentante speciale dell'UE per il Sahel 

Elisabetta Larosa Regista del film documentario SUE, prodotto dalla Movie Factory srl 

On. Mirella Cristina Avvocato, Parlamentare della XVIII Legislatura, Commissione Giustizia 

Souad Sbai Presidente Acmid-Donna Onlus Ass. Donne marocchine e altri in Italia 

 Sr. Maria Rosa Venturelli Rete Antitratta USMI Roma 

Modera: Maria Pia Turiello Psicologa del lavoro e delle organizzazioni e mediatrice alta conflittualità WFWP International is an NGO In General Consultative Status with the Economic and Social Council of the United Nations and in Association with the Department of Public Information

 

Per informazioni: tel. 3394699555

 

Vi attendiamo numerosi

Cordialmente





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PUBBLICITA'

L’8 marzo è stata lGiornata internazionale dei diritti della donna, celebrata per la prima volta nel 1911, in Austria, Danimarca, Germania e Svizzera. Nel 1908, infatti, 15.000 donne avevano marciato per New York chiedendo orari di lavoro più brevi, una paga migliore e il diritto di voto e, nel 1909, il Partito Socialista d’America aveva dichiarato la prima Giornata Nazionale della Donna. Allora, Clara Zetkin, attivista comunista e sostenitrice dei diritti delle donne, aveva suggerito la creazione di una giornata internazionale. Nel 1910, aveva presentato la sua proposta a una Conferenza internazionale delle donne lavoratrici a Copenaghen e le 100 donne presenti, provenienti da 17 paesi, avevano accettato all’unanimità. Non c’era, però, ancora una data fissa. Durante la guerra, nel 1917, ci fu uno sciopero delle donne russe che chiedevano “pane e pace”. Quattro giorni dopo lo sciopero, lo zar era stato costretto ad abdicare e il governo provvisorio aveva concesso alle donne il diritto di voto. Lo sciopero era iniziato l’8 marzo, perciò quella data è diventata la Giornata internazionale della donna. I colori di IWD (International Women Day) sono: il viola che significa giustizia e dignità, il verde che simboleggia la speranza, il bianco che rappresenta la purezza. Questi colori hanno avuto origine dalla Women’s Social and Political Union (WSPU) nel Regno Unito nel 1908, che ha lottato fortemente per ottenere il voto alle donne con la sua leader Emmeline Pankhurst

L'UDI (Unione Donne in Italia), creata nel 1944, a Roma, per iniziativa di donne appartenenti al PCI, al PSI, al Partito d'Azione, alla Sinistra Cristiana e alla Democrazia del Lavoroaveva celebrato l'8 marzo nel 1945, la prima giornata della donna nelle zone dell'Italia libera, mentre a Londra veniva approvata e inviata all'ONU una Carta della donna contenente richieste di parità di diritti e di lavoro. Con la fine della guerra, l'8 marzo 1946 fu celebrato in tutta l'Italia e vide la prima comparsa del suo simbolo, la mimosasia perché fiorisce tra febbraio e marzo che perché è un fiore economico, secondo un'idea di Teresa Noce, Rita Montagnana Teresa Mattei. Solo dagli Anni ‘70, però, la Festa è stata accettata ufficialmente. È un po’ difficile, quest’anno, pensare a una Festa quando vediamo ovunque donne e madri colpite dalla guerra, con figli uccisi e feriti, vittime o soldati. A chi possiamo donare la mimosa? Ai profughi che hanno perso casa, lavoro, speranza, o a chi ha mariti e figli a combattere?

I diritti della donna, infatti, possono esistere solo in un mondo pacifico perché non ci sono diritti se la propria vita e quella dei propri cari non sono salve. Possiamo, comunque, lottare per la pace e perché nel mondo si raggiunga la parità di genere, quale che sia il proprio genere.

Per tutta la vita io mi sono impegnata nella società per i diritti delle donne enel 2021, in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, il 25 di novembre, avevo voluto che uscisse il libro “Che te ne fai di un’altra femmina?”, una raccolta di storie di donne occidentali e orientali che amano eppure subiscono violenza. In uno dei racconti, avevo persino immaginato un altro Pianeta dove, però, si perpetuava la stessa mentalità terrestre: la donna è un oggetto e come tale può essere distrutta. (qui si può leggere l’estratto: CHE TE NE FAI DI UN'ALTRA FEMMINA?: storie di donne del mondo orientale e occidentale con una puntata su un nuovo Pianeta (RACCONTI DI DONNE) eBook : RUSCA ZARGAR, RENATA: Amazon.it: Kindle Store)

Per l’8 marzo 2022, ho, inoltre, pubblicato “Storia della strega di Savona e altri racconti di violenza”, testo che, come il precedente, fa parte della collana “Racconti di donne”.

In occasione del 25 novembre 2022, è uscito "VOGLIO IL TUO UTERO" sulla maternità surrogata (qualcuno cioè che fa un figlio per altri), un soggetto di cui si parla molto poco, forse, per non dar fastidio a nessuno.

                                                        

RENATA RUSCA ZARGAR su Amazon.it: libri ed eBook Kindle di RENATA RUSCA ZARGAR

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