Quando Éluard scrive la pace e Picasso la disegna. Pubblicati nel 1951 all’interno della raccolta “ Pour la paix, le visage de la paix et autres poèmes de Paul Éluard en dialogue avec des oeuvres de Pablo Picasso ”, questi versi parlano al cuore di chiunque li legga, ed esprimono il desiderio di una pace sincera e duratura. Scopriamoli insieme. “Il volto della pace” Conosco tutti i luoghi dove abita la colomba e il più naturale è la testa dell’uomo. L’amore della giustizia e della libertà ha prodotto un frutto meraviglioso. Un frutto che non marcisce perché ha il sapore della felicità. Che la terra produca, che la terra fiorisca che la carne e il sangue viventi non siano mai sacrificati. Che il volto umano conosca l’utilità della bellezza sotto l’ala della riflessione. Pane per tutti, per tutti delle rose. L’abbiamo giurato tutti. Marciamo a passi da giganti. E la strada non è poi tanto lunga. Fuggiremo il riposo, fuggiremo il sonno, coglieremo alla svelta l’alba e la primavera e
David Sassoli... lo ricordo ancora quando era un giovane giornalista 'arrabbiato': aveva testa, coraggio, misura, ma non risparmiava quel che c'era da dire.
RispondiEliminaNon ho seguito la sua carriera politica, ma sono stata molto felice di trovarlo un giorno Presidente del Parlamento Europeo.
Nel nuovo ruolo ha continuato a usare testa, coraggio, misura: cose rare da trovare tutte assieme in una sola persona. E ce n'è bisogno di queste persone rare.
Quando ho saputo della sua morte, ieri notte, ho pianto.
Angela Fabbri da Ferrara