Ti sarà
capitato probabilmente di sentirti minacciato da un ape, durante un pic-nic,
mentre eri in spiaggia, durante una scampagnata o ancora durante una semplice
passeggiata. Non vogliamo sapere come è andato a finire il tuo incontro, ma
quell’ape, che ti ha infastidito, è in realtà una tua stretta e antica alleata,
già da prima che tu nascessi!
Le api,
popolano il nostro Pianeta da milioni di anni. Pensa che l’esemplare ritrovato
all’interno di un piccolo frammento di Ambra risale a 100 Milioni di anni fa.
Insieme, unite in grandi sciami, organizzate in modo impeccabile, le api, si
occupano dell’impollinazione dei fiori e permettono la vita, quella che ogni
giorno vediamo intorno a noi. Per farti capire bene quale sia l’importanza
delle api sul nostro Pianeta devi sapere che un terzo del nostro cibo dipende
direttamente dall’impollinazione degli insetti. Solo in Europa, infatti, oltre
4.000 tipi di verdure che portiamo sulla nostra tavola, dipendono dalle api.
Insomma,
le api sono letteralmente un grande miracolo della Natura a cui non si rivolge
la dovuta importanza.
Purtroppo,
le api sono in declino, minacciate da pesticidi, dalla perdita di habitat,
dalle monocolture, dai parassiti, dalle malattie e dai cambiamenti climatici.
Ma in particolare sono i pesticidi a costituire un rischio diretto per gli
impollinatori come le api. Lo scorso Agosto, in alcune zone tra Brescia e
Cremona, si è registrata una moria impressionante di api che ha coinvolto
almeno 8 o 9 milioni di esemplari. Una vera e propria apocalisse con tassi di
mortalità dal 40 al 100 per cento delle api. Le indagini sono in corso, ma la
probabile causa sembra essere l’uso di pesticidi su coltivazioni di mais
destinato alla mangimistica.
Noi
di Greenpeace vogliamo spingere i Governi, i produttori e gli agricoltori
a eliminare le sostanze chimiche più pericolose per le api. Questo è il primo
e più efficace passo da adottare per difendere le api e noi stessi dallo
loro estinzione. Nei prossimi decenni, se non interverremo in questa
direzione, il 40% delle specie di insetti impollinatori
rischia di finire nelle liste di quelli a rischio di estinzione.
Se
questi preziosi insetti sparissero, le conseguenze sulla produzione
alimentare e sull’ambiente sarebbero devastanti. Chi impollinerebbe le
coltivazioni? L’impollinazione artificiale è una pratica faticosa, lenta
e costosa che non riesce a sopperire alla mancanza di impollinatori
naturali. Il valore di questo servizio, offerto gratis dalle api in tutto
il mondo, è stato stimato - al ribasso - in circa 265
miliardi di euro all’anno.
Durante il 2021 abbiamo sensibilizzato milioni di persone e sempre di più
si uniscono a noi in questa mission. Le persone stanno sempre di più
capendo l’importanza delle api. Pensa che la ricerca su Google del
termine “Salviamo le api”, anche a seguito delle nostre campagne, ha
subito un’impennata importante.
Se
riusciremo a eliminare l’utilizzo dei pesticidi più pericolosi dalle
pratiche agricole, insieme alla perdita di habitat, lavorando sempre
meglio per la riduzione dei cambiamenti climatici, fermeremo questo
processo che minaccia la sopravvivenza delle api nel nostro pianeta.
Le api e gli altri insetti impollinatori giocano un ruolo essenziale
negli ecosistemi: un terzo del nostro cibo dipende dalla loro opera di
impollinazione.
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ASCOLTA E GUARDA I VIDEO: https://www.facebook.com/watch/live/?ref=search&v=837097204830673 https://www.facebook.com/RobertoArboscelloOfficial/videos/1361365707806184 LEGGI L'ARTICOLO SINTETICO E CHIARIFICATORE: NO RIGASSIFICATORE di Angelica Lubrano https://resistenzacreativa.wordpress.com/2023/09/16/no-rigassificatore/ È da oltre un anno che il tema del gas ha attirato la mia attenzione, prima per le impennate del prezzo fino a 180.000€/MWh*, poi per l’offerta di Biden di gas liquefatto in alternativa a quello russo, sotto sanzioni per l’aggressione all’Ucraina: https://resistenzacreativa.wordpress.com/2022/02/01/angelica-lubrano-alla-canna-del-gas/ Oggi alle proteste degli abitanti di Piombino dove è stato piazzato con urgenza la nave Golar Tundra, un rigassificatore necessario per trattare il gas liquefatto (GNL), il governo risponde scegliendo il Presidente della regione Liguria, Giovanni Toti, come Commissario straordinario, che si affretta proditoriamente a indicare
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