NELLA RETE DELLE INGIUSTIZIE
Siamo assediati dalle ingiustizie, angosciati dalla guerra alle porte dell'Europa, non pare vero che persone che da una vita si battono per la pace, siano costretti a finanziare con le armi la distruzione dell' Ucraina. Nelle guerre si sperimenta di tutto, per prima la tortura per estorcere confessioni di reati non commessi. Papa Francesco dal suo letto di ospedale, non ha mancato giorno di implorare la pace. Il lavoro di Amnesty è fondamentale, sollecitare le donazioni, l'invio di contributi e quote associative, danno slancio alle coscienze mortificate, da un governo di estrema destra. E' affondato un barcone stracolmo di emigranti, disperati che mettono in gioco quel poco di pelle rimasta sulle ossa, insieme a donne e bambini avvolti negli stracci. Dio! Perché tanto dolore e ingiustizie, perché questa vendetta... per il colore della pelle. Nello stesso momento i governi europei votano l'invio di nuove armi sempre più sofisticate, carri armati con una potenza di fuoco illimitata. Perché ogni giorno, mattina pomeriggio e sera, ci fanno vedere immagini della guerra, con palazzi sventrati, persone in fuga, cosa possiamo fare contro i criminali che hanno scatenato la catastrofe. Risparmiateci, togliete dai telegiornali l'olocausto di intere popolazioni. Fate vedere come si possono salvare con pochi euro bambini africani afflitti da malattie e fame. Noi tutti abbiamo una grande opportunità, inviare i nostri risparmi, una opera di bene che in parte potrebbe riscattarci dalla fortuna del nostro benessere.
Il Futuro è la Pace
Nasce per iniziativa di un gruppo di docenti attivi nella Società civile di Bari e Foggia
Sede Legale: Viale 1° Maggio, 32 - 71100 Foggia
C/o Mario Arpaia tel 0881-637775 -Fax 0881-789700 - cell.3351703739
Codice Fiscale ASSOCIAZIONE n° 94073110713
L' impegno dell'Associazione che mi onoro di rappresentare è mirato a custodire e diffondere i fatti salienti che nel corso della storia sono stati determinanti a delineare gli assetti e i mutamenti della società, preservarne la memoria e nel frattempo sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi legati alla legalità, criminalità organizzata nonché indirizzare l’attenzione al difficile momento che Scuola e Università stanno attraversando.
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