PRIGIONIERA di Antonio Spagnuolo

  


*"Prigioniera"* 

Era tempo di luci, a volte morbide, 

attorno al tuo profilo delineato dai colori, 

fra le semplici velature di foschie 

lungo le strade del destino. 

Le attese segrete, le parole celate, 

da offrire alle scoperte della primavera 

rincorrono gli sguardi arrossati dal violino, 

una fresca memoria. 

Il cerchio magico delle tue moine 

accende il fuoco di pupille, 

nel bruciore che annulla 

e nel possesso di qualcosa che rimbalza 

al riflesso obliquo degli squarci. 

Nel vigore spossante 

s’inchioda al polso il gioiello conteso 

quando hai tra le mani un pezzo di cielo. 

Il cristallo che ripete gli estremi 

apre la sorte del tuo sguardo, 

precipita a ritroso          

dove tutto si piega terribilmente 

nell'altrove. 

           
          ANTONIO SPAGNUOLO

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