FESTIVAL DEL CINEMA e RASSEGNA DI TEATRO AMATORIALE a MONTE COMPATRI

 Monte Compatri

Quarto Festival del Cinema e
dodicesima Rassegna dei Castelli Romani di Teatro Amatoriale

1 - 10 luglio 2022 dalle ore 21
al Parco Karol Wojtyla (ex Romito)


Dopo due estati di sospensione forzata, finalmente può riprendere il via, il primo giorno di luglio 2022, la annuale manifestazione pubblica che comprende la quarta edizione del Festival del Cinema e la dodicesima Rassegna dei Castelli Romani di Teatro Amatoriale.

Si svolgerà presso il Parco comunale Karol Wojtyla (ex Romito).

Ancora una volta vedremo gruppi di persone sfilare serenamente in via San Francesco d’Assisi per recarsi a questo atteso appuntamento per condividere la cultura e l’incanto dell’antico luogo affacciato su Roma.

La manifestazione organizzata dal Comune di Monte Compatri e dall'Associazione di promozione sociale Photo Club Controluce, che l’ha ideata e che curerà la direzione artistica, ha avuto il contributo della Regione Lazio e il patrocinio del Parco Regionale dei Castelli Romani e della Comunità Montana Castelli Romani e Prenestini. 

Il programma delle tre serate di Cinema

Venerdì 1 luglio - ore 21

Proiezione del film Buonasera signora Campbell
con Gina Lollobrigida, Shelley Winters e Peter Lawford

Un omaggio ai Castelli Romani con la proiezione di un film tutto girato – negli esterni – nel territorio del nostro comprensorio.

Sabato 2 luglio - ore 21

Proiezione del film Lontano lontano
con Ennio Fantastichini, Giorgio Colangeli, Gianni Di Gregorio

Domenica 3 luglio - ore 21

Il Regista, sceneggiatore e scrittore Aurelio Grimaldi
presenta il suo recente film Il delitto Mattarella

Aspettando la proiezione del film, alle ore 20 l'assessore alla Cultura del comune di Monte Compatri Serena Gara condurrà un dibattito per parlare di legalità insieme al regista Aurelio Grimaldi e ai sindaci di Monte Compatri Francesco Ferri, di Colonna Fausto Giuliani, di Frascati Francesca Sbardella, di Colleferro Pierluigi Sanna e di Valmontone Alberto Latini



Il programma delle cinque serate di Teatro

Quattro Compagnie teatrali amatoriali si sfideranno sul palcoscenico del Parco per conquistare gli ambiti premi assegnati dalla giuria tecnica e dal pubblico.

Mercoledì 6 – ore 21

La spallata di Gianni Clementi
presentato dalla Compagnia ‘Il Teatro APS

Giovedì 7 – ore 21

Il ritorno di Dalì di Demian Antonio Aprea
presentato dalla Compagnia ‘Filoni d’acciaio

Venerdì 8 – ore 21

Ti ucciderò fino a farti morire di Valerio Piramo
presentato dalla Compagnia ‘Duomo

Sabato 9 – ore 21

L’ultimo degli amanti di Neil Simon
presentato dalla Compagnia ‘Scansonati

Domenica 10 – ore 21

Il viaggio di Alichina  (fuori concorso)

In una ambientazione tipica della classica Commedia dell’Arte, la storia di Dante e del suo capolavoro viene rivisitata in un’ottica fanta-storica.
Lo spettacolo, scritto da Irene Scialanca, è prodotto e diretto dal regista Luca Gabos, con la collaborazione organizzativa dell’Associazione APS ‘Defrag

a seguire: Cerimonia di premiazione

Nell’area del Parco sarà disponibile un servizio di ristoro

Info: 33408253887 - teatro@controluce.itwww.controluce.it





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CONSIGLI DI LETTURA



Un gruppo di donne terrestri viene rapito durante un viaggio aereo e trasportato sul Pianeta Blu a novanta anni luce dalla Terra. Infatti, alcuni extraterrestri di colore blu vogliono unirsi a donne della Terra. In cambio, condivideranno con gli umani il loro progresso tecnologico molto avanzato.

Nonostante la traumaticità del rapimento, Arianna, una giovane studentessa dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, si innamora di Axel, uno scienziato di quel pianeta.

Dovrà infine decidere: tornare sulla Terra dove c’è la sua vita e i suoi sogni o andare a vivere su quel Pianeta unendosi a una creatura tanto diversa?

Un'appassionante storia d'amore del futuro.

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Anche a Savona è stata condannata, a suo tempo, qualche "strega". Nel primo racconto di questa raccolta viene narrata, infatti, la storia di due povere contadine di Bergeggi (paesino a pochi chilometri da Savona) obbligate a lasciare tutto e andarsene raminghe con l'accusa più tremenda: essere le mogli del diavolo (siamo nel 1572). Ma la guerra contro le donne non è mai finita. Pure oggi, l'uomo le usa, le stupra, le getta via, come oggetti nati solo ed esclusivamente per il suo divertimento. Qualche volta, si reca in paesi poveri stranieri per intrattenersi sessualmente e impunemente con piccole bambine (Il viaggio) o si approfitta, singolarmente o in gruppo, della credulità e dell'innocenza di un'adolescente per poi ridicolizzarla sui social (Scarpette rosse). Infine, dodici rintocchi scoccano per la condanna a morte di un'altra "strega" e, molti secoli dopo, per la violenza su una ragazza colpevole solo di amare il ballo.

In fondo, non è cambiato molto dal XVI secolo.


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