ESTATE 2022 IL FOGLIO EDIZIONI
IL FOGLIO LETTERARIO & EDIZIONI IL FOGLIO
Editori in Piombino dal 1999
La Rivista www.ilfoglioletterario.it
La Casa Editrice www.edizioniilfoglio.com
PIOMBINO
LEGGE - IL FOGLIO LETTERARIO ESTATE
Programma 1
- 22 luglio
Sabato 25 giugno - Patrizio
Avella e Louis Salvatore Bellanti saranno a PARIGI per parlare dei
libri editi in italiano e in francese con Il Foglio Letterario, ospiti de La
Voce degli Italiani in Francia
Domenica 3 luglio - Stand dei libri al Mercatone degli Ambulanti in piazza della
Costituzione - Piombino - ore 8 - 24
Giovedì 7 luglio - SALIVOLI DI SERA – Stand dei libri in Lungomare Marconi
Venerdì 8 luglio - Caffé Letterario La Cittadella, Piombino, ore 21 e 30 -
Presentazione di Sestra di Fabio Burzagli. Presenta Sara Chiarei.
Letture di Daniele Gargano. Partecipano l'autore Fabio Burzagli e l'editore
Gordiano Lupi
Sabato 9 e Domenica 10 luglio - Stand dei libri al Mercato Artigiano Evocando.
Corso Italia, Piombino, ore 8 – 24
Giovedì 14 –
Salivoli di Sera – Stand dei libri in Lungomare Marconi
Venerdì 15 luglio - Caffé Letterario La Cittadella, Piombino, ore 21 e 30 - Contest di scrittura, serata finale con
Vincenzo Trama e Mirko Tondi. Presenta Sara Chiarei.
Presentazione del libro Brandelli di uno
scrittore precario di Mirko Tondi. Presente l'editore Gordiano Lupi. In
giuria del contest: Stefano Tamburini, Francesca Lenzi, Lucilla
Lazzarini, Dardano Sacchetti.
Venerdì 22 luglio – Sassetta, Piazza Plebiscito, ore 21 – Gordiano Lupi parla del suo ultimo libro Amarcord Piombino (con foto di Riccardo Marchionni) - Presenta Gianfranco Benedettini
BONUS TRACK un
capitolo di AMARCORD PIOMBINO - I ragazzi di via Gaeta (Euro 15 - pag. 250)
liberamente riproducibile, basta
citare fonte e autore
Un tappo colorato come non se ne trovano quasi più per
strada in quest’epoca votata al riciclaggio, all’ordine, alla perfezione
imperfetta d’una vita asettica. Adesso non si getta più niente per terra, a
parte orribili mozziconi di sigaretta, adesso i tesori scarseggiano. Un semplice
tappo di bottiglia, birra, aranciata, coca cola, chinotto, gassosa, non importa
il tipo, quel che conta è la potenza evocatrice, e stamani lo incontro, proprio
in fondo alle scale, appena uscito di casa, accanto al cancello. Rosso con una
T colorata di giallo nel mezzo e quel sapore d’infanzia nascosto in quel
metallo lieve, in un tappo a corona, intagliato con cura, piccolo tesoro
d’altri tempi. Negli angoli nascosti d’un passato rivedi la vecchia via Gaeta,
tra la bottega del fabbro e il carrozziere che ti destavano di buon mattino in
un frastuono di rumori. A metà strada, il deposito di acque minerali del
Toccaceli, ma non è importante, come non serve dire che il fabbro si chiamava
Londi, quel che conta è soltanto il magazzino dei tesori impossibili. Via Gaeta
e la mia infanzia, quando possedere una raccolta di tappi a corona era un
tesoro che ti permetteva l’ingresso a gare impossibili, celebrate per
strada, corse di fantasia come se quei
pezzetti di metallo fossero ciclisti o piloti Ferrari, corse da bambini che
sognavano immaginari traguardi. Ricordi il tappo più raro, quello della Lurisa,
con l’esploratore armato di sciabola che si faceva largo nella giungla, o
quello ambito della birra Peroni per la pubblicità televisiva: Nastro Azzurro
esportazione bianca e azzurra, nazionale rossa e gialla come la maglia della
Roma. Tappi colorati che prendevano il posto delle figurine dei calciatori
durante i lunghi pomeriggi invernali, passati in una piccola sala affacciata
sul grande stabilimento siderurgico a inventarsi corse e partite con personaggi
immaginari per ingannare la solitudine. E tua madre che cantava mentre il primo
pulviscolo primaverile fecondava la stanza, intervallando rumori di
carrozzeria, facendo dimenticare la fiamma ossidrica del fabbro, note melodiche
d’altri tempi, Domenica è sempredomenica,
Madonne fiorentine, La porti un bacione a Firenze, Piemontesina bella… Le coltri buone
della tua infanzia, la protezione d’un letto caldo in compagnia dell’ultimo
numero dell’Uomo Ragno che sconfiggeva impossibili avversari, mentre tuo padre
si preparava per la passeggiata direzione piazza Bovio, giacca e cravatta,
impeccabile, come ogni domenica mattina. Finiva che ti alzavi e andavi con lui,
costretto nel vestito buono della festa, ma percorrevi la città vecchia
guardando per terra a caccia di tesori, per scovare il pezzo mancante alla tua
collezione, il tappo da scambiare, il campione che avrebbe vinto ogni gara, il
particolare per dare un senso al capolavoro.
So bene che giorni così non torneranno, come non
torneranno le canzoni gioiose di mia madre - era così giovane, ma chi lo
sapeva! - il sorriso di mio padre, le gare con tappi e calciatori, la magia di
un’attesa, il sogno d’un futuro, la voglia di crescere in fretta, l’ingenuità
di bambino. Capita però che basti la magia d’un incontro con un semplice
oggetto inanimato - un tappo a corona in fondo alle scale della tua casa - per
scatenare una tempesta di ricordi e assaporare d’un tratto il profumo del
passato. Vecchie madeleines della mia
vita, che a volte rivedo negli occhi di mia figlia. E forse questo è il solo
modo che mi resta per tentare di viverle ancora.
UFFICIO
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Gordiano Lupi
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