LA RESISTENZA MAPUCHE
La Resistenza Mapuche
Domenica 25 luglio, presso la Società Mutuo Soccorso
“Fratellanza Leginese”, a Savona, l’USEI
APS (Unione di Solidarietà degli Ecuadoriani in Italia-APS) ha organizzato un
incontro in presenza per parlare del popolo Mapuche in collaborazione con
l’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba (Circoli “Granma” di Celle
Ligure e Savona), il Comitato di Solidarietà col Cile di Genova e con il
contributo del CO.LI.DO.LAT (Coordinamento Ligure Donne Latinoamericane) e
dell’associazione culturale “SOCONAS INCOMINDIOS”.
Il convegno è stato iniziato e concluso dal coro “Canto senza Frontiere”, una perfetta contaminazione di persone di differenti etnie, diretto dal soprano ecuadoriano Johanna Mosquera.
Antonio Garcia,
rappresentante dell’Usei, ha, prima di tutto, invitato la numerosa platea (con
il distanziamento e le mascherine previste dalle misure anti-Covid) a un minuto
di silenzio in ricordo di Youns El Boussetaoui, l’uomo in difficoltà
ucciso a Voghera da qualcuno che girava per le strade con in tasca un’arma
pronta a sparare e uccidere.
Il primo a parlare, poi, è stato Gino Mirabelli Badenier, umanista,
membro del Comitato di Solidarietà col Cile di Genova. In una appassionata
relazione, l’ex esule cileno ha spiegato come le proteste del 2019 in Cile per
l’aumento del biglietto della metro, fossero, in realtà, la risposta a 30 anni
di soprusi. Infatti, dopo la fine della sanguinaria dittatura di Pinochet,
molto è rimasto uguale, in Cile, persino la Costituzione! Inoltre, non esiste
la sanità pubblica, la scuola pubblica, gli asili nido, la pensione può essere
solo privata, tutto deve essere pagato. E quel che è peggio, è che le risorse
del paese, persino l’acqua e l’energia,
sono in mano a società spagnole, australiane, americane e italiane (ENEL). In Cile rimane il 25% della ricchezza
nazionale, mentre il resto va alle imprese straniere. E di quel 25%, il 10%
finisce alle forze armate, una vera e propria élite che ha
scuole e ospedali riservati ai militari e alle loro famiglie.
Nel 2020, si è svolto
un referendum ed è stato chiesto ai cittadini se volessero adottare una nuova
Costituzione o mantenere quella attuale: l’85% dei votanti si è espresso a
favore di una nuova Costituzione (avevano partecipato al voto il 65% della
popolazione). Nel maggio 2021, è stata eletta, dunque, l'Assemblea costituente, in cui sono presenti molte donne e 17 membri
provengono dalla popolazione originaria del paese, tra cui alcuni Mapuche.
I popoli indigeni sono
stati massacrati, disconosciuti, sterminati, molti estinti, da tutti i governi
succedutisi dalla conquista coloniale, cioè, negli ultimi 500 anni.
Infatti, tutti i governi
hanno sempre e solo salvaguardato gli interessi di chi gode già della
ricchezza.
Per ultimo, Mirabelli ha
citato l’attualissimo caso cubano: gli abitanti non possono essere vaccinati
contro il Covid perché l’embargo non permette loro di avere le siringhe.
(Su Change.org è
disponibile una petizione per chi volesse firmarla Petizione
· Biden rompa l'embargo a Cuba sulle siringhe per somministrare il vaccino
anti-Covid19 !! · Change.org. Qualche volta, l’opinione di molte
persone è riuscita a smuovere, per interesse politico, anche i cuori più duri.
Nda)
Maria Eugenia
Esparragoza, docente dell’Università degli Studi di Genova, Laureata in
Comunicazioni Sociali (UCAB di Venezuela), Dottore di ricerca in Antropologia
Filmica (Università di Parigi) e socia fondatrice del CO.LI.DO.LAT
(Coordinamento Ligure Donne Latinoamericane), ha presentato, quindi, all’uditorio
la forza di alcune figure femminili che hanno fatto la storia della Resistenza
Mapuche attraverso l’insegnamento, la filmografia e il recupero della saggezza
ancestrale. Infatti, a fronte di vari Trattati che fissavano delle zone dove
poter vivere in pace, si è sempre operato per rinnegare i diritti di questo
popolo, persino si è preteso che i bambini ripudiassero la lingua e le
tradizioni dei loro avi. Tali donne eroiche hanno mostrato la via
dell’anticolonialismo, dell’ecologismo rispettoso dei popoli indigeni e l’importanza
di considerare degne tutte le vite.
Naila Clerici, già
Docente di Storia delle Popolazioni Indigene d'America presso l'Università di
Genova, Presidente dell’associazione culturale “SOCONAS INCOMINDIOS”, direttrice
della rivista “TEPEE”, interamente dedicata ai nativi delle Americhe, ha
parlato della letteratura con la voce della Poesia.
“Non mi uccideranno con i decreti / Non con i
proiettili / di calibro appena inventato. / […]
Recupererò il sangue /dai miei ovuli in fiore / Continuerò a procreare bambini
indomabili / per difendermi. / Perché sono padre-madre, forza della terra […]”
scrive, tra l’altro, Maria Teresa Panchillo.
Ella ha raccontato con
molti particolari ciò che noi sappiamo sia successo ovunque siano arrivati i
popoli europei per impossessarsi di territori e risorse altrui: la conquista,
la colonizzazione, il disprezzo e la distruzione di qualsiasi cultura e
tradizione che non fosse quella europea guerrafondaia.
Trattati, lotte,
indipendenza dai padroni di un tempo, presunte democrazie, non hanno restituito
libertà ai popoli originari perché a comandare sono sempre i discendenti dei
vecchi colonizzatori.
Bambini strappati alle
loro famiglie e collocati in altre, case distrutte, campi di concentramento,
spogliazione dei beni (tra cui i gioielli delle donne indossati per vivere in
armonia con la natura), pulizia etnica, imposizione di ruoli sociali che essi
non conoscevano, sono alcuni dei trattamenti da sempre riservati ai nativi.
Alcuni gruppi di
indigeni, considerati da noi europei solo dei selvaggi da addomesticare, erano
stati addirittura portati in Europa per essere mostrati come se fossero animali
allo zoo.
Ma non ci sono limiti
per noi, che, spesso, ci definiamo “cristiani”.
Il pomeriggio si è
concluso con una riflessione: quando gli stranieri vengono qui chiediamo loro
di integrarsi, quando siamo andati là, noi non li abbiamo rispettati ma
sterminati.
L’incontro è visibile
sulla pagina Facebook dell’USEI:
https://versiinvolo.blogspot.com/
http://ilparadisononpuoattendere.blogspot.com/2021/07/la-resistenza-mapuche-di-renata-rusca.html
VEDI ANCHE:
https://www.senzafine.info/2020/06/preghiera-multireligiosa-savona-cura-di.html
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