CONFLITTO IN ETIOPIA da Medici Senza Frontiere


Conflitto in Etiopia

 Oltre la guerra c’è la malnutrizione

Ti vogliamo raccontare di una guerra che in pochi conoscono ma che ha già messo in ginocchio un’intera popolazione civile: quella del Tigray, una regione nel Nord dell’Etiopia.

Dallo scorso novembre, i combattimenti in questo territorio hanno avuto conseguenze così gravi da far parlare oggi di una vera e propria emergenza umanitaria. Sono più di 1 milione gli sfollati interni e gran parte delle infrastrutture, compresi gli ospedali, sono state distrutte o saccheggiate.

Ad aggravare la situazione la mancanza di cibo e acqua potabile: in un contesto già messo a dura prova dai cambiamenti climatici, il conflitto ha ridotto la capacità delle persone di coltivare le proprie terre. “Molte famiglie riescono a mangiare solo una volta al giorno e spesso quell’unico pasto consiste solo in un pezzo di pane”, ci ha raccontato Tommaso Santo che per MSF è stato coordinatore dell’emergenza nel Tigray.

I nostri operatori, che attraverso cliniche mobili raggiungono la popolazione in circa 50 delle zone rurali più isolate, hanno trovato livelli di malnutrizione allarmanti non solo tra i bambini ma anche tra donne incinte e neo-madri.

Anche se resta fuori dai riflettori, questa guerra non è ancora finita. Servono azioni urgenti e tutto il supporto possibile per aiutare questa popolazione.

 

 

 

 


I più colpiti non sono solo i bambini

La crisi nutrizionale che sta colpendo la regione del Tigray in Etiopia è allarmante. Grazie al tuo sostegno possiamo raggiungere con le cliniche mobili i villaggi rurali in cui la malnutrizione sta colpendo soprattutto bambini, donne incinte e neo-madri in allattamento. Siamo preoccupati, senza cure immediate la loro vita è in pericolo.

https://www.medicisenzafrontiere.it/


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