GIGANTISMO ASIATICO
Gigantismo asiatico
La Statua dell’Unità qui sopra raffigura il politico indiano, Vallabhbhai Patel, capo del movimento d'indipendenza indiano. Collocata nei pressi di Rajpipla, un modesto comune dell’India centro-occidentale, è in assoluto la statua più alta del mondo. Inaugurata nel 2018, misura 182 metri dai piedi fino alla cima della testa. Per fare un paragone, la Statua della Libertà di New York è alta 46 metri - non contando il basamento - e il Cristo Redentore di Corcovado, a Rio de Janeiro, è alto 30 metri, più o meno come doveva essere il Colosso di Rodi, una delle sette meraviglie del mondo antico. È interessante notare che delle dieci statue più alte del mondo, nove sono asiatiche - tutte recenti - e una è russa, cioè, di un paese ‘geograficamente’ molto più asiatico che europeo. Le statue asiatiche propriamente parlando sono quasi sempre tematicamente religiose, di stampo buddhista, mentre quella russa è di sapore vagamente ‘imperialista’. La statua russa, che occupa per ora la settima posizione in classifica, è alta nell’insieme, cioè, piedistallo compreso, circa 94 metri. Inaugurata a Mosca nel 1997, fu inizialmente concepita per ricordare Cristoforo Colombo in occasione del 500º anniversario (1992) della scoperta dell'America. Poi, non trovando uno sponsor statunitense, l’artista - l'architetto georgiano Zurab Konstantinovič Cereteli - riuscì a ‘riciclare' il progetto per farne un monumento commemorativo spettacolarmente brutto del 300º anniversario della prima flotta russa, raffigurante lo Zar Pietro il Grande. Nel caso, forse il ‘grande’ è stato piuttosto Cereteli… | ||
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