L'AMO DI CAPRI: pesca, cultura, progresso e civiltà
Pesca ricreativa e ambiente: l’associazione isolana tra gare per giovani pescatori e campagne di sensibilizzazione
da https://isoladicapriportal.com/lamo-di-capri-quando-il-mare-e-cultura/
I polpastrelli che
agganciano delicatamente l’esca all’amo, la decisa torsione del busto per
lanciare la lenza, le mani che serrano la canna: gesti semplici, consueti.
Comincia l’attesa e il tempo si dilata, ma non è mai tempo perso. C’è la sfida
con sé stessi e con il pesce che prima o poi dovrà pure abboccare. E questa è
l’emozione che fa scorrere l’adrenalina. Poi la mente vaga e ti accorgi di
elaborare pensieri più profondi e tutto scaturisce da quella particolare
armonia che si è creata con la grande madre blu. Una filosofia del mare che ha
ispirato la nascita dell’associazione L’Amo di Capri, circolo affiliato all’Arcipesca Fisa che promuove attività
di pesca ricreativa rispettando la natura e riscoprendo la cultura marinara.
Una battaglia di
civiltà
Divertirsi inalando
salsedine e memoria, è il modo migliore per consolidare il proprio rapporto con
l’azzurro e accrescere la consapevolezza sui rischi di una gestione
incontrollata dell’ecosistema. Tutte le iniziative del sodalizio portano avanti
questa battaglia di civiltà, a cominciare dal trofeo di pesca sportiva
organizzato ogni anno nel porto della Marina di Capri, preparato per
l’occasione. L’edizione 2020 si è svolta a ottobre e tutti i concorrenti si sono
potuti cimentare con la tecnica preferita. L’atmosfera della competizione è
sempre spensierata, ma l’obiettivo è serio: «Creare educazione alla fruizione
del mare» – spiegano gli organizzatori – «e favorire l’amicizia tra tutti i
partecipanti, accomunati dalla loro passione per la pesca e per il mare.»
Piccoli grandi
pescatori
In sintonia con questi
principi, anche l’evento studiato per i Piccoli ma Grandi Pescatori, la gara
riservata ai tanti ragazzi che magari afferrano per la prima volta una canna;
giocando e pescando, assimilano i temi e le storie della cultura marinara. Un
vero e proprio patrimonio immateriale dell’isola, quest’ultimo, come conferma
anche il consolidato gemellaggio de L’Amo di Capri con l’associazione L’Oro di Capri che
si adopera per tutelare le antiche produzioni capresi legate in particolare
all’olio.
La conoscenza
dell’ambiente e del suo fragile equilibrio richiede comportamenti responsabili.
Ecco perché L’Amo di Capri, con la sua campagna di sensibilizzazione Pesca
Pulita, sollecita prima di tutto i suoi iscritti a proporsi come cittadini
modello ripulendo gli spot di pesca e i lidi dell’isola. Un ambiente naturale
sano diventa lo spazio ideale per la vita delle specie autoctone, come la lucertola
azzurra dei Faraglioni e la lucertola del monacone, che
l’associazione sostiene con la campagna Save The Blu Lizard promossa
per chiedere normative specifiche che tutelino le due sottospecie e il loro
habitat. Proprio lo stesso habitat unico e insostituibile – se allarghiamo il
discorso all’intera isola – che i piccoli rettili condividono con gli umani.
Marco Molino
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https://www.senzafine.info/2020/04/httpsyoutu.html
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