IL TOTALE FALLIMENTO DELL'EUROPA di Renata Rusca Zargar
Il totale fallimento dell’Europa
Ogni
tanto, mi chiedo se, in Europa, ci sia il “Governo dei migliori” o se i ruoli
organizzativi, gestionali, decisivi, siano stati attribuiti a bimbetti alla
prima esperienza.
Infatti, non
capisco come abbiano potuto stendere dei contratti con le multinazionali dei
farmaci per i vaccini contro il Covid che le multinazionali stesse non si sognino
neppure di onorare. Forse, presso gli uffici dell’Unione Europea mancano
avvocati ed esperti. Siamo all’improvvisazione?
Tralascio,
inoltre, il fatto che non si diano da fare per trovare una soluzione utile per
eliminare i brevetti e permettere di produrre ovunque il maggior numero
possibile di vaccini. Si tratterebbe di salvare la pelle a noi abitanti del
vecchio continente (che poi continente, a dire il vero, non è). Infatti, se
anche noi privilegiati fossimo tutti vaccinati (cosa che vedo comunque assai
difficile data la nostra incapacità e disorganizzazione), il virus ci
tornerebbe con varianti che il vaccino stesso non saprebbe vincere. Qui non si
tratta di rispetto dei diritti umani: so bene che l’Europa non è affatto pronta
per accettare che tutti gli esseri umani abbiano dei diritti, viste le
politiche di nuova colonizzazione e sfruttamento delle risorse altrui. Qui, si
tratta di sopravvivenza degli stessi europei.
Tralascio
anche il fatto che una parte dei paesi europei (Europa dell’est) stia lavorando
alacremente contro i diritti delle donne, il rispetto dei generi e delle
diversità e non mi pare di capire che ci siano degli eventuali procedimenti per
allontanare quei paesi da un’Unione di cui non condividono nulla se non i
benefici economici che ricevono (loro).
L’Unione
Europea, allora, non è assolutamente quello che abbiamo immaginato fin dai
tempi di Altiero Spinelli, ed è del tutto fallimentare. Anche se oggi l’amiamo
perché ci permette di indebitarci quanto vogliamo.
La
poltrona di Erdogan, dunque, è stata solo la ciliegina sulla torta.
Erdogan, che
persegue una politica di allargamento geopolitico nell’arco mediorientale e
africano, che da tempo sogna un suprematismo islamico, un novello Califfato, ha
teso un tranello e l’Europa c’è caduta in pieno. Da tempo, la Turchia moderna
di Ataturk ha ceduto il posto alla moglie velata a scopi politici di Erdogan.
Un Islam
ben diverso da quello del Profeta Maometto che aveva invocato la nostra comune origine esortandoci a
vivere pacificamente gli uni con gli altri. “Quando cercano di dominare gli
altri, - spiega Nahdlatul Ulama, un’importantissima organizzazione che si
rivolge a centinaia e centinaia di milioni di musulmani non arabi - gli uomini
trasformano tutto ciò che è prezioso in armi con cui colpire i loro nemici,
compreso ciò che è più prezioso, la religione stessa. Se dimentichiamo che il
messaggio principale dell’Islam è la rahmah, la misericordia, allora potremmo
essere tentati di utilizzare come armi la storia e la nostra identità
religiosa. Ma farlo significa cedere ai suggerimenti dell’ego.” Nell’Islam, infine,
le donne non sono inferiori agli uomini, anzi, l’Islam ha conferito potere alle donne attraverso i diritti più progressisti,
sin dal VII secolo. “Maltrattare le donne, picchiare la propria moglie o
costringere qualcuno a fare qualcosa non è Islam. La maggior parte delle
persone confonde la cultura con la religione. Se un arabo è violento, non è
perché il Corano ha detto così, ma perché quella è una cattiva persona.” scrive
Il Vero Islam, una piattaforma italiana.
Invece,
lasciando una donna in piedi, nonostante un ruolo di grande prestigio, Erdogan
ha dimostrato al suo mondo presunto islamico che per lui le donne non contano
nulla: si facciano da parte e ringrazino già di avere un divano un po’ più in
là.
Pochi
giorni fa, inoltre, si era ritirato dal trattato di Istanbul, così gli uomini turchi
che hanno voglia di maltrattare e umiliare mogli, sorelle e fidanzate, sono ora
più giustificati a farlo.
L’uomo
europeo, che si professa paritario, purtroppo, gli ha dato ragione nei fatti,
rimanendo seduto tranquillamente.
Non è
diverso, infatti, l’uomo europeo da Erdogan quando accetta che gli uomini, per
nascita, siano capaci, autorevoli, competenti, mentre le donne debbano
conquistare tutto con tanta fatica e determinazione. Quelle donne che, nel lavoro
privato, magari, in età fertile, hanno problemi a fare carriera perché, gli
viene fatto capire velatamente, potrebbero stare a casa in maternità,
danneggiando gli interessi dell’impresa in cui operano. Ancora oggi, in Europa,
i figli sono figli di una sola persona e non di due, perché un simile
ragionamento non è mai stato fatto a un uomo.
L’uomo
europeo maltratta, tortura e uccide, forse, anche più dei Turchi.
Non aver
lasciato la sedia è stato un grande invito simbolico per tutti quegli uomini
che rendono un inferno la vita delle “loro” donne, che le picchiano, le
insultano, le umiliano, persino le uccidono, perché le credono una loro
proprietà.
Giustifico
più Erdogan che gli uomini europei.
Almeno lui
crede di conquistare, con questo tipo di mosse, la leadership del mondo
islamico, contesa, magari, al paese del Rinascimento dove, appunto, dal giugno
2018, le donne possono persino avere la patente che consente loro addirittura di
uscire di casa da sole. Un vero e proprio Rinascimento!
https://www.controluce.it/notizie/il-totale-fallimento-delleuropa/
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