FERMIAMO IL MOSTRO

 


Poche cose mi danno sui nervi quanto sentire persone che, con atteggiamento fatalista e rinunciatario, alzano le spalle di fronte ad ogni ingiustizia dicendo : "tanto fanno quello che vogliono", "tanto hanno già deciso", "tanto protestare non serve a nulla"...

Se foste su una nave che affonda, oppure in una stanza in fiamme, vi lascereste morire, magari calcolando le probabilità di riuscire ad arrivare a qualche approdo nuotando o di spuntarla affrontando le fiamme o saltando dalla finestra?
Oppure, PROPRIO PERCHÉ sareste con le spalle al muro, mettereste istintivamente da parte rassegnazione e calcoli per tentare il tutto per tutto?
Cosa pensereste se la vostra squadra del cuore, scendendo in campo contro una squadra evidentemente più forte di lei, evitasse di giocare, rassegnata in partenza al fatto che gli avversari, comunque, avrebbero tutte le probabilità di vincere?
Se perdeste il lavoro e pensaste di avere poche probabilità di trovarne un altro, magari per via dell'età o della crisi, cosa fareste?
Rinuncereste a cercare, vi sprofondereste sul divano ripetendo: "Tanto, ormai, non trovo più nulla" e lascereste magari alla fame, in nome di ciò, i vostri figli?"
Perché, non so se avete capito, tra il tipo d' impatto dell'inquinamento che alcuni prospettano ed anche solo la percezione psicologica che potranno avere turisti e bagnanti, il danno sia ecologico che economico cui va incontro la provincia intera potrebbe essere immenso e si tratta di due tipi di danno le cui ricadute non potranno che coinvolgere in negativo, direttamente od indirettamente, in maniera profonda, radicale, tutte le vostre vite ed ancor più quelle dei vostri figli, se continuerete voi e loro a vivere qui.
Anche se tutto sembra inutile, PROPRIO PERCHÉ sembra ormai di avere le spalle al muro, vale la pena di tentare il tutto per tutto, magari pur senza avere la minima speranza e volutamente rinunciando a darsela, non fosse altro che per avere la propria coscienza a posto, per non poter dire di non averci provato, per non portare dentro di sé il rimorso e la vergogna di essersi arresi senza combattere, di non aver giocato la partita, di essersi lasciati andare, di aver abbandonato a sé stessa la vostra famiglia, per poter perlomeno rispondere, a figli e nipoti che un domani vi domandassero : "ma tu, mentre ci rovinavano in questo modo, cosa hai fatto?", qualcosa del tipo : " ho provato a fermarli" anziché "ho alzato le spalle, mi sono seduto ed ho lasciato fare, perché tanto, in base ai miei calcoli, fare qualcosa mi sembrava inutile".
E poi, se guardate al passato o vi guardate intorno anche nel mondo presente, scoprirete molto facilmente un segreto: è vero che i potenti hanno moltissime volte fatto tutto quello che hanno voluto, ma ciò è accaduto quasi sempre anche perché il popolo, anziché opporsi ed ostacolarli, li ha lasciati fare, pensando che tanto sarebbe stato tutto inutile !
Non ci è dato conoscere il futuro, ne' quindi sapere con certezza, ogni volta, se e con quante probabilità sarà utile o meno aver reagito a certi disegni sulla pelle nostra e del nostro territorio, ma di sicuro possiamo avere la certezza che tutto sarà inutile se la maggioranza di noi alzerà le spalle e si ripeterà essere così.
Per quanto poi riguarda l' "utilità " o meno di mobilitarsi, di partecipare, di farsi sentire, di fare in modo che se ne parli anche a livello nazionale, tra i molti esempi che mi vengono in mente vorrei ricordarvi questo: la conoscete?
È Julia Hill.
Avevo letto il suo libro 22 anni fa.
Questa ragazza, DA SOLA, era riuscita, in California, nel 1999, ad impedire che venissero abbattute un gruppo di sequoie millenarie da parte di una compagnia del legno ricca e potente.
Con una comunità di taglialegna inizialmente tutta contro.
Senza usare la violenza: si arrampico' su una di quelle sequoie, chiamata Luna, ed assistita da un piccolo gruppo di ecologisti per i bisogni essenziali ci visse per circa due anni, in una maniera incredibile, tale da ricordare le vicissitudini del protagonista del romanzo "il Barone Rampante " di Italo Calvino, resistendo ad intemperie e minacce di ogni tipo.
Attirando l' attenzione dei mass media con il suo gesto eclatante, coinvolgendo la gente anche attraverso internet: ne parlarono prima nei dintorni, poi in tutta la California, quindi in tutto il paese ed infine tutto il mondo, finché la ragazza ottenne che una porzione di quegli alberi monumentali venisse risparmiata.
Ora dico: se c' era riuscita lei paticamente, all'inizio, da sola, con la comunità intorno in gran parte, almeno i primi tempi, contro, possibile che non si riesca oggi, qui, a difendere il proprio mare, il proprio territorio la propria economia con il popolo di un' intera provincia in massima parte dalla propria fin da subito, e forse, se solo si riuscisse a comunicare correttamente la gravità del problema alle masse, anche con buona parte del resto del paese a proprio favore, non fosse altro per il fatto che lasciar mettere un impianto del genere e lasciarlo mettere in quella posizione, in quel modo, scavalcando e calpestando completamente la volontà ed il sentire popolare, significa poi creare il precedente per lasciarne mettere chissà quanti altri allo stesso modo anche altrove?

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