SCARPE

 

STUDI E CREAZIONI








A tu per tu con una graffetta



Il primo pensiero, leggendo il titolo, è di sicuro rivolto a quelle della cucitrice, la più usata, poi, forse, a quelle nell’edilizia. Ma no, mi riferisco a quelle usate in medicina, lasciano delle cicatrici sulla pelle, per un breve periodo. Con l’incidente datato 2023 mi sono tornati in mente tutti, anche quelli che non ho mai raccontato. Il primo è quello in cui il manubrio si è toccato con lo specchietto. Distesa per terra, le ombre delle auto, le voci che poi mi tirano su. Suppongo che siano i negozianti di quella strada. A piedi con la bici verso casa. La padrona di casa mi soccorre con il ghiaccio. Poi chiamo casa e mi portano al pronto soccorso. Con la siringa mi levano il liquido e sono in lacrime. Con l’età questa caduta forse ha lasciato il segno, che nessuno ha notato. Né io né il pronto soccorso. Non sapevo neppure che esisteva un risarcimento da sconosciuti. Nemmeno l’ombra dei soldi. La notizia dei fondi per incidenti da sconosciuti lo saputo dopo l’incidente di via Fogazzaro, si è fermato ma ha dato i dati falsi. Poi quando ho imboccato lo scivolo, uscita da un cancello, troppo inclinato, non ho potuto controllare la velocità, mentre una macchina parcheggiava nel parcheggio, come in un panino, ho sbattuto il gomito sul covano della macchina parcheggiata, non mi sono fatta nulla. Un brutto ricordo è del 2006, quando dopo il mio primo mal di testa, ho percorso la strada verso casa senza essere presente, solo un corpo vuoto che pedala. Nessuna reazione al motorino che frena. Anche questa volta tutto bene, per me e per gli altri.. Poi sono caduta in casa, dalle scale.

Chissà se dopo la rotonda di via Pascoli, ancora, neppure l’ombra di soldi, finirà questo abbonamento con l’ospedale !? Prima di questo incidente ne ho avuti altri due. Arco d’Augusto ho frenato invano, ho sbattuto contro il dietro di un camioncino bianco. Non so quanto tempo sia passato ma ho avuto un forte mal di testa, sono passata vicino al piede di una persona, distanza tra la ruota e il suo piede, quattro dita. Non può sempre andare bene. Prima ho poi non sarò solo un periodo per gli altri a parole. Comunque c’è pure un lato divertente. Nella caduta del 2019, dalle scale, i due dell’ ambulanza hanno avuto un problema. Quello che ha dovuto scavalcare si è incastrato, l’altro lo ha spinto, e dato che aveva piovuto, si è sporcato. Sia nel 2019 che nel 2023, quando è venuto il dottore in camera, alla sua domanda ho risposto che il problema non è la caviglia ma la sciatica. Quando sarò di nuovo polvere, l’ anima avrà molte punti di interrogativi

2023 








2019


Ad ogni incidente aumenta la misura della scarpa.

Che bello se potessi andare scalza.

Ma l’ impronta vuole la comodità.

Questa è una zona piatta,

in ogni dove inciampa.

Che la scarpa sia lunga o corta, mattonella e la fuga

con pazienza attendono,

la prossima caduta.







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