PRESIDIO

 




LA DOMENICA

Sarà una sindrome ma quell’impianto non lo voglio in nessun giardino

MAURIZIO MAGGIANI






Rigassificatore, le obiezioni di Auser: “Non diciamo no a tutto, ma nemmeno sì. Progetto in conflitto col nostro modello di sviluppo”
Vogliamo essere cittadini 'attivi', e non passivi destinatari di decisioni che ci passano sulla testa"


 Savona. L’assemblea dei soci e della socie di Auser Savona, il 22 settembre 2023, ha discusso sul progetto di collocazione della nave rigassificatrice davanti alla costa di Savona-Vado Ligure.

“Auser rappresenta persone, donne e uomini che vivono nel loro territorio e che, anche nella propria organizzazione di volontariato, si interrogano su quello che succede, sul presente e sul futuro del luogo in cui vivono – spiegano – Abbiamo trovato nella presa di posizione del segretario della Camera del Lavoro (la lettera aperta di Andrea Pasa alla Regione ed alle Istituzioni del 18 settembre), che la presidente ha illustrato ai soci e alle socie presenti all’assemblea, molti dagli argomenti che motivano la nostra opposizione al metodo e alla sostanza della collocazione di quel impianto davanti alla costa di Savona-Vado”.

“Non siamo tra coloro che dicono no a tutto – specificano – ma a maggior ragione non siamo disponibili a dire sì a tutto. Ci convincono queste osservazioni e obiezioni, e siamo in attesa di chiarimenti e informazioni precise da parte di chi ha il dovere di darle, e che al momento non stanno arrivando”.

LE OBIEZIONI

– La scelta di puntare su importazione di gas con quella modalità, non come soluzione di emergenza, ma per i prossimi venti anni non è coerente con una idea di transizione ecologica che comprende il superamento dei combustibili fossili.

– Lo spostamento della nave da Piombino alla nostra costa (secondo i tecnici della SNAM, a quanto pare) non avrebbe ragioni di natura tecnica.

– Per effettuare questo spostamento da Piombino si usa una procedura d’urgenza, per un fatto che avverrebbe tra tre anni. Perché?

– La nave verrebbe posizionata davanti a Savona, a meno di tre chilometri dal centro della Città. Ma il Comune di Savona è sostanzialmente escluso dalla partecipazione al procedimento autorizzativo. Non è giusto, non per ragioni formali, ma perché crediamo nella funzione delle amministrazioni locali come rappresentanti della comunità, di tutti e tutte noi.

– Non si deve alimentare un sentimento di paura, non ci piaccio le definizioni di “mostro” o “bomba atomica”; ma risulta che questo genere di impianti, su navi, vengono piazzati al largo e non, come nel nostro caso, a ridosso della spiaggia, così vicini a luoghi densamente abitati

– Ci importano le questioni della sicurezza, della garanzia che venga evitato qualsiasi rischio di incidente, e gli effetti sull’ambiente marino, ma anche gli effetti su altre attività economiche. Se c’è un equilibrio, per quanto difficile, tra insediamenti che garantiscono benessere e lavoro e qualità della vita, l’impianto che si vorrebbe imporre nel nostro mare metterebbe in discussione entrambi.

– Quali saranno le prescrizioni alla navigazione? Si vedano quelle della nave di Livorno (a 22 km dalla costa) che prevedono (ordinanza n. 6/2014 della Capitaneria di Porto di Livorno) tre zone di rispetto. Nella prima, in un raggio di due miglia marine “è vietata la navigazione, la sosta, l’ancoraggio, la pesca nonché qualunque attività di superficie o subacquea”. Il che significa che per un raggio di due miglia marine dalla nave rigassificatrice non può passare nessuna nave o natante. Cosa significherebbe per il Porto di Savona e quello di Vado? E per le nostre spiagge? Per il turismo e le attività economiche che di quello vivono, ma pure per quello che le “Bandiere Blu” significano per la qualità della nostra vita.

– E ancora: l’area marina protetta, il “Santuario dei cetacei”, sono parte importante della tutela dell’ambiente, ma anche della attrattività turistica, della identità della nostra terra affacciata sul mare.

“Insomma – concludono da Auser – pare proprio che quel progetto sia in conflitto con il modello di sviluppo che il territorio da tempo si è dato, con una economia dove industria, portualità, agricoltura e turismo convivono a tutela dell’ambiente. Infine, proprio il nostro ‘mestiere’ di volontari che si dedicano al benessere delle persone più fragili e alla qualità della vita di tutti, nelle diverse età della vita, ci fa dire che vogliamo essere davvero cittadini ‘attivi’, e non passivi destinatari di decisioni che ci passano sulla testa”.


Più informazioni

 Auser Savona

rigassificatore

 Savona

Vado Ligure


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