VIVERE SOTTO IL PELO DELL'ACQUA di Angela Fabbri
VIVERE sotto il PELO dell’ACQUA
Da una settimana abbiamo un’umidità qui a Ferrara che è come vivere sotto il pelo dell’acqua.
Siamo tutti pronti a essere buttati nell’ORGANICO o meglio nell’UMIDO, come lo chiamiamo noi sempre qui a Ferrara.
Ammesso che la nostra città ancora esista e non si stia sciogliendo come cartapesta, quest’altra notte fradicia.
Palazzi antichi e belle case di tanti tanti tanti, davvero tanti tanti anni fa.
E mettiamoci anche quei 2 mezzi grattacieli grigi che han tirato su negli anni sessanta
quando tutte le città di provincia (e non, vedi Rimini che allora non lo era) dovevano avere almeno un grattacielo per essere degne di chiamarsi CITTA’.
Tutto sciolto. E sparso per le strade cosparse di foglie (abbiamo anche tanti alberi a Ferrara).
Quelle foglie che ci provano a ostruire le fogne. Ma le nostre fogne, leggendarie in tutto il mondo conosciuto, inghiottiranno tutto.
E la città tornerà asciutta e pulita.
Ci splenderà il sole su (ogni tanto succede anche qui) e allungherà le ombre dei nostri tigli, delle nostre acacie, dei nostri pioppi…
E’ questo che intendevano per riabilitazione ecologica?
Be’, noi di Ferrara, primi in Italia per la raccolta differenziata, ci saremo in qualche modo riusciti.
Cosa poi le fognature scaricheranno al mare?
Be’, qualche domanda resta sempre…
Angela (notte fra 19 e20 dicembre 2021)
Grazie, Renata. E Buon Natale.
RispondiEliminaAngela (da Ferrara, da Ferrara? ma sì)