COS'E' L'AMORE? di Alessandro Cascio e L'AMORE DURA TRE ANNI di Chiara Macina



Cos’è l’amore?

di        Alessandro Cascio

Ci sono due domande che dalla notte dei tempi tormentano gli umani:

  • Cos’è Dio?

  • Cos’è l’amore?

E la più grande battuta di sempre in proposito è scritta nella Bibbia e dice: Dio è amore.

Come dire niente nel modo più esaustivo possibile.

Si dice che Dio sia il grande architetto e allora un giorno pensai: se Dio è un architetto penserà come un architetto. Così ho chiesto a un mio caro amico laureato in architettura cosa fosse per lui l’amore convinto di trovare la risposta.

Rispose: “E’ quando due si sposano, mettono su famiglia e stanno assieme per tutta la vita”.

Un architetto è una persona che calcola ogni cosa dettagliatamente, è suo dovere e nostro piacere, perché è grazie a quella sua meticolosità che non hanno mai issato palazzi di cartone pressato. Pensai però che esistono condomini e cattedrali e che forse, ciò che differenzia un architetto da un altro, è il genio, è l’arte. Dio quindi doveva essere un artista. Del resto com’è che il cielo è tale? Com’è che il mare è tale? Chiesi a uno dei tanti artisti che conoscevo, mio insegnante e mentore, cosa fosse l’amore e quello mi rispose: “E’ l’equilibrio perfetto tra due esseri imperfetti, come se spalla a spalla, due storpi riuscissero di colpo a reggersi”.

Ne sono rimasto affascinato è vero, anche voi suppongo e credo che se finissi qui lo scritto restereste comunque soddisfatti, ma per un tempo limitato. Io non mi sono mai lasciato prendere dalla facile emozione, sono uno scrittore e so come gli artisti usano le parole per creare false realtà. L’illogicità è l’unica logica che conoscono, la logica appartiene agli scienziati. Lo psichiatra da cui ero in cura quand’ero ragazzo mi disse che l’amore è un complesso meccanismo che impasta assieme cultura, immaginazione, matematica e biologia. Del resto, se Dio ci ha creato con un cervello, lui stesso forse era uno psichiatra. Presi quindi quella definizione per buona: la cultura riguarda l’insegnamento che i nostri genitori ci hanno dato, che le fiabe ci hanno dato; l’immaginazione riguarda l’uomo o la donna dei sogni, la sua proiezione nel tempo; la matematica riguarda le probabilità di incontro tra due menti affini; la biologia è racchiusa nella frase di John Milton a Kevin Lomax ne “L’avvocato del diavolo”:

Biochimicamente non è diverso da una grande scorpacciata di cioccolata.”

Lo so, anche voi vi state chiedendo: quando arriverà la risposta? Chi darà quella giusta?

Arriverà, pazientate.

Vi chiedo pazienza perché ho dovuto domandare a mille altre persone prima di trovare la via, la mia.

E una persona me l’ha data, ve lo assicuro.

Un prete mi disse che l’amore è l’unione di due anime che trovano sede in un unico corpo, ma no, non era lui l’uomo giusto. Neanche l’ingegnere che lavorava con me in una piccola fabbrica di ferro seppe darmi la risposta definitiva: “E’ la giusta proporzione tra empatia, attrazione fisica e istinto di conservazione”.

E credetemi, questo è il massimo della poesia che un ingegnere abbia mai concepito dalla notte dei tempi, secondo solo a un vecchio giornalista che lavorava per il mio editore e che rispose:

A- che?”

Fatto sta che quando nulla avevo più da chiedere, andai al mare con mio nipote e con lui costruii un castello di sabbia, una fortezza a dire il vero, perché amiamo più lo spirito dei combattenti. Una ragazzina gli andava dietro da tempo e così finii per fargli la fatidica domanda.

Per te cos’è l’amore?

Con parole mie, grammaticalmente più corrette, vi dico solo che rispose: “Ciò che vuoi che sia”.

Dio (o Madre Natura, per me che non credo agli Dei) è un bambino dalle splendide doti innate, se mai fosse nato. Ce ne sono diversi al mondo, di umani, ce ne potrebbe essere qualcuno fatto di luce.

Per questo nessuno sapeva darmi alcuna risposta, semplicemente perché di risposte non ce n’è o per lo meno, non ce n’è una soltanto. L’amore è ciò che vogliamo che sia, ciò che ci serve, nasce spontaneo come le more una volta. Se riusciamo a preservarci dalla tentazione di coltivarne uno con logica e costanza, fiorirà ugualmente e sarà più raro e gustoso. L’affinità tra i nomi del resto la dice tutta. L’amore non è sposarsi, non soltanto, non è vivere nella stessa casa, non soltanto, non è nessuna convenzione è semplicemente ciò che vuoi che sia. Se non ci credete, chiedete ai bambini.

Io, dal canto mio, posso darvi la mia opinione, ma non fidatevi mai di chi fabbrica sogni e non risposte, non fidatevi mai di chi fabbrica risposte senza scomodare i sogni.

 

<<L’amore è uno stato di semincoscienza permanente, una psicopatia benigna che ti priva della razionalità, un sogno lucido, egoista e insonne. Non è amore se puoi spiegarlo, non è amore se puoi progettarlo, non è amore se puoi gestirlo. E’ privo di senno a tal punto da metterti in testa l’idea che ci sono donne al mondo le quali occhi superano da soli l’erotismo del corpo nudo di mille altre. L’amore è creativo, ride o piange, non dorme mai e se dorme sogna. Non è serenità, ma euforia od oblio, non è carnale, non è platonico, non è spirituale né materiale, è un disequilibrio costante mantenuto dal giusto equilibrio tra le dosi. L’amore non è sicurezza, non è un bunker, ma un giardino a cielo aperto sotto una tempesta di mortai.>>


https://www.zoomma.news/cose-lamore/





L'AMORE DURA TRE ANNI

di        Chiara Macina


Se è vero che la prima creatura di una coppia è la coppia stessa, un sicuro deterrente alla crescita e perpetuazione di un rapporto d’amore è la monotonia, la ripetitività dei gesti, se agli albori di una storia ciascuno si impegna per stupire l’altro con piccoli e grandi tributi, dopo qualche anno è facile lasciarsi andare alla ricerca di automatismi, come sfuggire alla noia di un pomeriggio domenicale vis a vis rifugiandosi tra i negozi di un centro commerciale, tra stormi di bambini urlanti e musica ad alto volume.

La routine spesso scatta quando la coppia superata la galvanizzante fase dell’incertezza sui sentimenti reciproci, archiviata la fase del corteggiamento e dello slancio iniziale,comincia a dare tutto per scontato, si attenua sino a scomparire  il desiderio di piacere ed essere attraenti.

Se nella fase del corteggiamento si attende con il cuore in mano un segnale, una telefonata o un messaggio, nel periodo che segue al “e vissero sempre felici e contenti”, ci si telefona quasi unicamente per comunicazioni di servizio “passi te a fare la spesa, io vado a prendere il bambino a scuola”. Se in un primo tempo non ci si presentava all’amato che in ghingheri, poi si va oltre il semplice proporsi per quello che si è, si gira allora in tuta e ciabatte, si parla solo per scambiarsi informazioni logistiche. La mancanza di stimoli nuovi dipinta sul volto dell’altro fa da specchio alla propria.La tesi sull’inesorabile      data di scadenza dell’amore è sostenuta nel libro del francese Frederic Beigbeder “L’amore dura tre anni”, dal quale è stato tratto anche un film.

Secondo l’autore l’amore è scandito dal seguente teorema:

Una zanzara dura un giorno, una rosa dura tre giorni. Un gatto dura tredici anni, l’amore tre. E’ così. C’è prima un anno di passione, poi un anno di tenerezza e infine un anno di noia.

Inevitabili per Beigbeder queste fasi: il primo anno insieme si acquistano mobili, il secondo si spostano mobili, il terzo ci si divide i mobili.

Questa parabola discendente ben sintetizza ciò che provano le coppie giunte al capolinea, tra mille domande una certezza regna sovrana: non si sa bene perché ci si mette insieme, non si sa bene perché ci si lascia.

Qual è la sorte del Principe e di Cenerentola quando i loro incontri non sono più scanditi dallo scoccare di una rassicurante Mezzanotte che riporta ciascuno di loro alla propria vita, creando le premesse per la magia di un futuro incontro? Perché il Principe non continua ad amare Cenerentola,  quando assodata ormai la legittima proprietà  della scarpina di cristallo, la sorprende intenta a ritoccarsi lo smalto sulle unghie dei piedi?

La vita a due non può essere parafrasata facendo ricorso ai massimi sistemi, né prima né dopo il suo sfacelo.

L’amore inteso come “scambio di reciproci sensi”, passione e attrazione si esaurisce in un brevissimo lasso di tempo,un anno, poi scaturisce la tenerezza, l’affetto una comunanza di scopi, il secondo anno, se non è troppo solida però, si subentra nella fase terza la peggiore, quella in cui non si sopporta più il/la partner, preludio a una vita d’inferno o alla separazione. Del resto…l’amore è eterno, finché dura.


https://www.zoomma.news/coppia-lamore-dura-3-anni/


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UNA TRAVOLGENTE STORIA D'AMORE E DI CRIMINALITÀ

"...
dopo un tempo che era sembrato eterno, quelle bestie fameliche se ne erano andate sghignazzando. –Ringrazia che non ti facciamo fuori, sporco serbo. - gli avevano gridato ancora, mentre si allontanavano. –Adesso tocca a te, se vuoi divertirti! Non è male, la ragazza. - E avevano sputato per terra.

Igor spera di sposare Janina e di avviare un’officina meccanica. Janina viene, però, violentata da alcuni delinquenti. Il destino, che si accanisce contro di lui, lo porterà a commettere dei reati ma anche a vivere un’appassionante storia d’amore. Eppure, infine, forse, non ce la farà: il sogno di un'esistenza serena, di una famiglia, non si potrà mai avverare...

“La mamma aveva già, un tempo, affrontato la vergogna di un figlio ladro e stupratore. Adesso, anche assassino.- Non è tutto colpa mia, mamma! - avrebbe voluto dirle. Ma ormai era tardi. Stava morendo.”

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Commenti

  1. Ho letto direttamente stamattina da Zoomma le lettere d'amore, che mi sono parse più racconti che altro, e ho visto che le nostre non sono ancora inserite nel sito. Poco importa, hai fatto bene a riportarle sul tuo Senzafine! Vediamo cosa pubblicheranno nei prossimi giorni, non vedo l'ora di leggere la tua!
    Danila

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