CORSA AL RIARMO

 

“Abbiamo lasciato ai mercanti di morte la possibilità di prosperare”. L’Azione Cattolica si schiera con il Papa contro la fallimentare corsa al riarmo





“È certo che c’è un aggredito e un aggressore. Un aggredito: l’Ucraina. Un aggressore: la Russia di Vladimir Putin. Eppure, anche per questa guerra, la storia non insegna. Altrimenti la politica non avrebbe fallito nell’evitarla e non continuerebbe a fallire nel cercare ogni via diplomatica possibile per farla cessare”. Lo afferma il presidente dell’Azione Cattolica Italiana, Giuseppe Notarstefano, che a poche ore dal viaggio a Kiev della premier Giorgia Meloni che ha confermato nuovi aiuti militari, prende le distanze da questa strategia di appoggio all’Ucraina attraverso forniture di armi sempre più micidiali, denunciata in modo chiarissimo nel testo: “Abbiamo lasciato ai mercanti di morte la possibilità di prosperare”.

“Le cancellerie del mondo – sottolinea il documento – hanno fallito, le istituzioni internazionali hanno fallito. Falliamo tutti noi nel pensare che alle armi si possa rispondere solo con altre armi, sempre più potenti, sempre più distruttive”.

“Si ha la sensazione triste – osserva il presidente della maggiore associazione ecclesiale del nostro paese – che neanche lo spettro dell’apocalisse nucleare possa portare i contendenti e i loro alleati al necessario e ineludibile tavolo delle trattive”.

“Del resto – ragiona Notarstefano – viviamo in un Paese in cui la Costituzione all’art.11 ripudia la guerra ‘come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali’ e ciò nonostante continua ad ospitare sul suolo nazionale ordigni nucleari pronti all’uso”.

“La storia – riflette Notarstefano – non insegna, perché abbiamo troppo rapidamente dimenticato ciò che sono stati gli eccidi, le stragi, le violenze, delle guerre mondiali così come delle centinaia di conflitti che anche in questi ultimi decenni non hanno mai smesso di insanguinare pezzi di mondo. Abbiamo lasciato ai mercanti di morte la possibilità di prosperare, tralasciando di agire tempestivamente sulle ragioni o sui torti che stanno all’origine di ogni conflitto”. “Dimenticando – conclude la nota – che prima o poi i conti con la Storia li faremo tutti. Non solo gli ucraini aggrediti e i russi aggressori”.

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I protagonisti di queste vicende ambientate in vari periodi di una Storia molto Antica
 hanno, invece, sconfitto gli stereotipi delle loro epoche e sono diventati eroici.
Perché, nonostante tutte le avventure e i pericoli affrontati, hanno scelto l’Amore.

COPERTINA DI ZARINA ZARGAR

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