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LELA"
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IL
DIARIO DI LELA
STORIA DI ORDINARI ABUSI
di Michael Weinberg
Indice
Genere pag. 3
Format pag. 3
Trama pag. 3
Personaggi principali pag. 4
Contesto storico, geografico e messaggio sociale pag. 5
Target di riferimento pag. 5
Nota sull’autore pag. 6
Genere
Romanzo ispirato a fatti realmente accaduti.
Format:
Film 120’
Trama
Frammenti di dolore, estrapolati dal racconto di una donna, lasciano spazio a interrogativi e dubbi atroci su cui indagare.
Adriano, giornalista brillante e dal fiuto per le investigazioni, si troverà a fare i conti con i racconti scabrosi di Lela, autrice del diario che troverà per caso nel casale a Monferrato, appena acquistato.
L’uomo decide di rintracciare la donna, scoprendo così, grazie a un confronto con il padre, che risulta dispersa a seguito di un attentato in Iraq, dove Lela si era recata, una volta laureata in Medicina, per curare i meno fortunati.
È in quell’occasione che il padre gli chiede di far luce sulla triste storia di sua figlia.
Il racconto si snoda così su un duplice piano narrativo: quello delle confessioni segrete della protagonista, una ragazzina appena quindicenne che lascerà tracce del suo percorso di crescita che va dagli anni dell’adolescenza all’età adulta, e che narrano un vissuto emotivo devastato e intorpidito da stupri reiteratamente subiti; e il piano narrativo attuale, in cui Adriano, entrando di soppiatto nelle squallide vite di chi si è macchiato di simili atrocità – come il professore universitario di Lela, come l’ex datore di lavoro o amici conniventi – farà luce sugli eventi tragici che sembrano averla condotta fino alla morte.
Infatti, tutti i personaggi coinvolti verranno smascherati pubblicamente, grazie al lavoro del giornalista, che avrà il coraggio di interfacciarsi personalmente con i colpevoli, fino ad arrivare a rischiare la vita.
Rilevante, per quanto riguarda la verità su Lela, la personalità di Gabriele Onofrio, detto Gabon, militare in congedo che svelerà tutta la verità sulla seconda vita di Lela. I due, infatti, dopo essersi innamorati nel difficile contesto del Kurdistan iracheno, hanno deciso di iniziare una nuova vita, lasciando credere che Lela sia morta al mondo doloroso da cui la donna proviene.
Una mail inaspettata, in cui viene narrata tutta la verità da Lela, libera finalmente suo padre dal dolore per la sua presunta morte e descrive nei dettagli le angherie e le disumanità subite, il senso di colpa gratuito e fortemente dannoso e la voglia di scappare da una realtà in cui la figura femminile sembra non godere di alcun rispetto.
Personaggi principali
Lela, protagonista e autrice del diario in cui narra abusi che realmente hanno avuto luogo.
Lela è una ragazza controversa, dalla fragile personalità, segnata dal difficile rapporto con il padre che le ha “strappato l’infanzia prima con continui litigi, poi con l’abbandono”. Il dolore per la perdita del rapporto speciale con il genitore le provoca delle lacune profonde, che la protagonista sembra colmare con forte senso di colpa e meccanismi autodistruttivi.
Poiché Lela non ritiene di meritare la stima e il bene delle persone che la circondano, asseconda il volere delle menti malate che incontra, innescando, così, un gioco molto pericoloso per la sua incolumità fisica e mentale.
Il personaggio è complesso, nella misura in cui alterna momenti di profonda fragilità e completa sottomissione a fasi di determinazione e forte volontà di riprendere in mano la propria vita. Le probabilità di accattivare un pubblico fortemente empatico sono altissime.
Adriano è un giornalista investigativo intraprendente, le cui straordinarie capacità intuitive porteranno a risolvere casi di difficile risoluzione. L’autore ne traccia il profilo psicologico in modo dettagliato, descrivendolo come un uomo intelligente, ironico al punto giusto e coraggioso, che riuscirà a smascherare i dettagli scabrosi di un mondo “borghese”, che vive all’insegna del perbenismo, ma che cela colpe atroci.
Il personaggio ha ottime possibilità di ottenere un riscontro positivo dal “pubblico”, in quanto rispecchia un uomo brillante, ma allo stesso tempo goffo in alcune situazioni, pur risultando un vincente.
La sua figura fonde debolezze e punti di forza, dando vita a un personaggio che suscita simpatia.
Gabon, militare in congedo che ritrova la forza di amare grazie a Lela, e che sarà in grado di aiutarla nel percorso di liberazione dai sensi di colpa e guidarla verso la consapevolezza che non è lei la causa delle atrocità subite.
Sarà proprio Gabon a raccontare finalmente la verità sulla presunta scomparsa di Lela: la donna deciso di approfittare di un incidente, nel quale avrebbe dovuto essere coinvolta se Gabon stesso non l’avesse accompagnata al luogo di destinazione con i propri mezzi, per far credere di essere morta.
Carolina, dottoressa e compagna di studi della ragazza ai tempi dell’università, personaggio chiave nel fornire ad Adriano le notizie da cui partire per investigare; compare in modo fugace, è una figura fondamentale esclusivamente per le indagini.
Concetta, coinquilina di Lela ai tempi dell’università, che fornisce elementi importanti per risalire alle dinamiche che hanno innescato lo stupro di gruppo. Anch’essa figura importante per le indagini, anche se nella storia assume il ruolo di poco più che una comparsa. È tormentata dal senso di colpa per non aver capito le reali sofferenze di Lela, all’epoca dei fatti.
Contesto storico, geografico e messaggio sociale
Le rievocazioni degli eventi sono senza riferimenti di nomi o luoghi precisi, per proteggere la protagonista del libro. Ciò che è narrato, infatti, è ispirato a fatti realmente accaduti.
Altrettanto autentici gli stralci del diario riportati ed estrapolati con il consenso della sua autrice.
I riferimenti geografici sono vaghi, dunque, volutamente, e richiamano “le colline dell’angolo di Monferrato” e il Kurdistan irakeno, Paese in cui si rifugia Lela.
La storia si svolge in un arco temporale che parte da Lela quindicenne fino al presente.
Il diario rispecchia in modo crudo e realistico le malattie e le crepe della società in cui viviamo, in cui spesso regnano sovrane la logica del silenzio omertoso e del giudizio.
La protagonista, che ha realmente vissuto quel che narra, nelle sue sfaccettature più crude e morbose, denuncia l’atteggiamento di quelli che avrebbe dovuto essere amici e che, invece, non hanno esitato a confondere il suo bisogno di conferme con un atteggiamento sfrontato con gli uomini, quasi addirittura meritevole di determinate situazioni scabrose. Dunque la critica alla società è duplice: non solo viene stigmatizzato il comportamento degli uomini nei confronti delle donne, che è spesso vile anche nei piccoli dettagli quotidiani, a cui ormai la società sembra non fare caso, ma è anche una chiara denuncia al mancato ascolto del silenzio, che a volte fa più male delle violenze fisiche subite.
Target di riferimento
Il testo è chiaramente adatto a un pubblico adulto, data la scabrosità delle scene narrate, perché vengono raccontati nei dettagli gli stupri subiti dalla donna.
Lo scopo di lavori di questo tipo deve mirare a raggiungere un pubblico vasto, perché l’opera di sensibilizzazione a problematiche del genere non è mai abbastanza.
Il testo è toccante, e le probabilità di riscuotere successo nel pubblico sono molto alte.
Nota sull’autore
Michele Vigna, con lo pseudonimo di Michael Weinberg, è dottore commercialista, esperto nelle soluzioni alle crisi d’impresa. Dopo vicende tragiche che lo hanno personalmente coinvolto, ha avuto la forza di iniziare una nuova vita, che lo ha portato a Dubai, ove si occupa in prevalenza di consulenza transnazionale. Mostra capacità eclettiche, che coniugano professionalità, cultura e padronanza di sé in contesti in cui la visibilità è alta.
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