Revival, migrante made in USA Nel 1995, all’età di 17 anni, assiste al massacro di almeno 200 persone e allo stupro di varie donne ad opera dei ribelli di Charles Taylor. Siamo in Liberia e precisamente nella cittadina di Greenville. Revival, chiamato così a causa della sua affiliazione ad una Chiesa pentecostale, non ha mai dimenticato quella scena. Si salva, fa un voto a Dio e fugge nel fiume con una piroga. Cammina malgrado la poliomelite che gli intorpidisce una gamba e si trova un rifugio in Costa d’Avorio. Ci sono guerre che non finiscono mai e questo Revival l’ha vissuto nella sua carne con gli esodi che, finora, l’hanno guidato fino a Niamey. E’ in attesa di una somma di denaro che gli permetta di continuare fino in Ghana. Da lì partirebbe poi per Stati Uniti dalla sorella. Sua sorella minore, come molte altre migliaia di liberiani, si trova in America e vorrebbe che suo fratello la raggiungesse. Revival, insegnante di storia e letteratura nel suo Paese e studente univer
Commenti
Posta un commento