LETTERA APERTA

 

Lettera aperta ai giornali della Tuscia (e dintorni)

 

“Un passo alla volta ci siamo allontanati dal centro, dove le vie hanno un cuore. Procediamo ignari di noi stessi, pusillanimi, girando alla larga dall’eros della vita, mortificati nello spirito, esaltati dai consumi, convinti si tratti di progresso. Ora scambiamo l’edulcorata desolazione per realtà...” (Lorenzo Merlo)



di PAOLO D'ARPINI


Uffah! Non fai in tempo ad andartene che subito gli aeroportuali viterbesi ritornano alla carica per promuovere il grande progetto di un un meraviglioso scalo “turistico” per lo sviluppo della Tuscia, anzi di Viterbo, anzi di Roma... visto l'intasamento insostenibile degli scali metropolitani romani che disperatamente cercano di passare la patata bollente alla Città dei Papi (o dei paponi?).


Il 5 settembre 2023 me ne stavo tranquillo a compilare il mio Giornaletto di Saul quando ricevo un notiziario di Viterbo, in cui si annuncia: “ Aeroporto Viterbo: un progetto in crescita per agevolare i viaggiatori della provincia”. (https://www.viterbonews24.it/news/aeroporto-viterbo:-un-progetto-in-crescita-per-agevolare-i-viaggiatori-della-provincia_133435.htm).


Dice nel sottotitolo “Vantaggi e svantaggi” ma di svantaggi non ne menziona nemmeno uno. Strano, dico io... E pensare che dal 2006, per contrastare l'insano progetto, di motivi svantaggiosi io personalmente ne ho menzionati parecchi.


Anche altri viterbesi espressero scontento. Tra gli autori contrari ricordo Beppe Sini ed Antonella Litta, del comitato “Coi Piedi per Terra” e dell'associazione “Respirare”, che reiterarono la condanna del trasporto aereo, indicato come una delle peggiori cause dell’inquinamento atmosferico e non solo. Tale condanna appare vieppiù opportuna in questo periodo tenebroso e guerrafondaio in cui alcune forze politiche “affaristiche” della Tuscia premono per realizzare nel capoluogo di Viterbo un inutile e pericoloso e rumoroso aeroporto per voli low cost.


Queste forze politiche destre-sinistre continuano a insistere sul vantaggio per la comunità viterbese di un aeroporto “da migliaia e migliaia di passeggeri e centinaia di voli giornalieri” che dovrebbero sorvolare le teste dei tusci, in cambio di un pugno di dollari e di tre posti da inserviente ai bagagli.


Fortunatamente, anche in seguito agli allarmi lanciati dai cittadini e comitati di Ciampino che conducono una campagna di allerta sui danni ambientali ed alla salute per il continuo sorvolo aereo della loro città, anche a Viterbo si stava creando pian piano una consapevolezza popolare sul disastroso progetto che gli amministratori (dei propri affari) vorrebbero imporre alla comunità viterbese. “Aritanga rompicoglianga!” quel che non è passato dalla porta ora ci riprova dalla finestra.


Debbo un'altra volta invadere il campo d'atterraggio per sventolare la bandiera d'allerta. Come feci dal 2006,  quando ancora tutti inneggiavano al “meraviglioso progetto di Viterbo che vola”. 


La mia lettera  di sfida era titolata “Viterbo: Una corsa verso l’autolesionismo”,  fu censurata da tutti i giornali locali e per due mesi ignorata, finché un giornale di Viterbo, Etrurialand, la pubblicò (e fu ripresa anche da Il Corriere della Sera di Roma) e da lì nacque pian piano una presa di coscienza sul problema incipiente. Ora, ottuagenario, a distanza di 17 anni son costretto a ritornare sul pezzo...

Scusate per il disturbo!


Paolo D'Arpini





















Fonte: https://saul-arpino.blogspot.com/2023/09/terzo-scalo-viterbo-aritanga.html



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SONO UNA DONNA CHE SCRIVE STORIE DI DONNE




 La bella immagine di copertina è dell’attrice Samina Zargar.


È uscito in questi giorni il nuovo libro di Renata Rusca Zargar “3 Storie di reincarnazione”, anche se sono trascorsi molti anni dal luglio del 1987 quando l’autrice è sbarcata in India soprattutto per comprendere le religioni orientali.

In tali religioni esiste, seppure in maniera diversa, il concetto della trasmigrazione delle anime che, probabilmenteci affascina perché risponde all’intimo bisogno che abbiamo di credere che non sarà tutto finito alla nostra morte. Oppure ci attrae perché soddisfa un innato e semplice desiderio di giustizia: se sei stato cattivo pagherai le tue colpe nella prossima incarnazione. Certo è che la reincarnazione rimane un mistero che non ci sarà svelato e che l’autrice ha scelto di svolgere attraverso la forma del racconto.

Il lettore, dunque, incontrerà animali come un elegante cavalluccio marino e una seppiolina, mentre la vita di Caterina, una ragazza degli anni mille, si intreccerà con quella di una giovane dei nostri tempi nella magica ambientazione di Noli e Spotorno. In fondo, la nostra incantevole Liguria con gli antichi villaggi dei pescatori ben si addice all’eterna atmosfera dell'amore.
Infine, tra le pagine, rinascerà Cecco D'Ascoli, un intellettuale condannato al rogo per le sue opinioni scientifiche che potrebbe essere stato, in un secolo ancora precedente, magari un forzuto invasore longobardo.

Leggere dei racconti significa, appunto, lasciarsi catturare da vicende fantastiche per poi provare a riflettere sugli argomenti importanti che si mescolano nel fondale dell’esistenza umana.


Il libro è disponibile sia cartaceo che in formato ebook su Amazon:

Amazon.it: 3 STORIE DI REINCARNAZIONE - ZARGAR, RENATA RUSCA - Libri


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