DA QUASSÙ (la terra è bellissima) di Rita Stanzione
Ma l’uomo può mai dimenticare una guerra?
Attimi, ed essa si allontana, perché l’anima la scaccia
Fotografia dal tempo fermo
Hanno spostato la nebbia dalle case.
A guardarsi. Benedetta la grafia di soglie.
Prima il sorriso è nato, o la luce dall’est scava fossette?
Amabilmente si incendiano semi sugli zigomi
farine sospese a imbiondire il tempo.
Anche i denti fedeli e pertinenti
brocche in miniatura.
[in uno scatto di Robert Capa a Barcellona la realtà della guerra
civile spagnola non esiste, mentre i volti della coppia di miliziani
repubblicani ridono rapiti da un’intima felicità]
Rita
Stanzione, "Da quassù (la terra è bellissima)"
4
Punte Edizioni, settembre 2021
Collana GLI ANGOLI - Raccolta di
poesie
Amazon.it: Da quassù (la terra è bellissima) - Stanzione, Rita, Spurio, Lorenzo - Libri
Il titolo è ispirato alla nota osservazione-sorpresa di Yuri Gagarin: dallo spazio il nostro pianeta gli apparve bellissimo, senza frontiere né confini, di un azzurro meraviglioso e abbracciante.
I confini duri da abbattere, lo sappiamo, sono non tanto quelli geografici e/o politici, quanto quelli culturali e di spartizione di poteri e risorse, quelli che distruggono l'umano che è in noi.
5 le sezioni:
Siamo tutti migranti, Se questi sono uomini, Compluvium, Pensieri gridati, Aggrappiamoci a tutto.
“Credo che il libro vada letto perché offre poesie di resistenza - è un no a violenze, sopraffazioni, mistificazioni - e perché con esso ho dato voce anche ai cosiddetti ultimi, troppo spesso messi da parte. Perché mi appello all’arte, prezioso specchio dei tempi e spinta ad andare oltre le superfici, a cercare il cambiamento e la bellezza. Ancora, perché spazia su dilemmi e drammi esistenziali, domande e percorsi che inevitabilmente fanno parte di noi tutti, e - nella sezione conclusiva - ai possibili rifugi in cui l’uomo cerca e a volte trova un qualche conforto alle avversità, a eventi terribili e inevitabili.”
(l’autrice)
“La poetica garbata e incisiva della Stanzione non può essere quella dell’uomo assuefatto dalla cronaca dolorosa dell’oggi né del vivisezionatore della realtà, così pesantemente occupata dagli oggetti, dai segni e dalle direzioni piuttosto che dai significati, dalle profondità e dai contorni di (possibile) luce. La pregnanza del titolo scelto dalla Nostra per questo libro non sta tanto nel riferirsi alla luna quale entità
misteriosa, proiezione numinosa verso la quale tendere o semmai rimanere affabulati, né nell’evocare direttamente la fenomenologia ctonia della donna. Risiede, al contrario, in questa sua perequazione
singolare nel voler centralizzare l’attenzione delle sue liriche, del suo mondo sensitivo e sensoriale, sull’uomo in quanto abitante quale una vera radiografia dell’umana specie. Ciò di cui la Stanzione ci parla non è richiamato con la finalità di partorirne idee perentorie, sguardi giudiziosi, vie declamatorie di difesa o rigetto dinanzi a cattivi comportamenti. La poetessa ci offre uno sguardo attento, smaliziato del mondo e di alcuni degli avvenimenti che in esso prendono piede, spesso nel silenzio generale, quasi sempre nella disattenzione dolosa di chi potrebbe intervenire e segnare un corso diverso a storie di disagio e sopraffazione”.
(dalla prefazione di Lorenzo Spurio)
Rita
Stanzione, breve biobibliografia
Autrice
di testi poetici, haiku e racconti brevi, collabora con il Movimento
letterario-artistico UniDiversità ed è membro di giuria di premi
letterari nazionali e internazionali. Sue poesie sono presenti nella
rivista culturale Euterpe e nel blog ufficiale del Movimento
poetico-artistico Dinanimismo. Alcune sono state scelte per la
rubrica Bottega di poesia de la
Repubblica,
altre tradotte in più lingue per riviste internazionali. Sue
pubblicazioni, sillogi di poesie: L’inchiostro
è un fermento di macchie in cerca d’asilo
(Libreria Editrice Urso, Avola 2012); Spazio
del sognare liquido
(Rupe Mutevole, Bedonia 2012); Versi
ri-versi
(Carta e Penna, Torino 2012); Per
non sentire freddo
(ebook, Gds Diffusione Autori, Vaprio d’Adda 2012); È
a chiazze la mia bella stagione (Libreria
Editrice Urso, Avola 2013); In
cerca di noi
(Associazione Culturale UniDiversità, Bologna 2016); Canti
di carta
(Fara Editore, Rimini 2017); Di
ogni sfumatura
(Libreria Editrice Urso, Avola 2017); Grammi
di ciglia e luminescenze, 60 Haiku (Vitale
Edizioni, Sanremo 2017); Un
posto di pietra fedele
(Associazione Culturale UniDiversità, Bologna 2020); Da
quassù (la terra è bellissima)
(4Punte Edizioni, Roma 2021). Inoltre ha preso parte al romanzo
collettivo Sognatori
di scampoli di tela
(Associazione Culturale UniDiversità, Bologna 2019).
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