LA STORIA DI FLEA

 



Due racconti, uno dentro l'altro e paralleli. Due personaggi, uniti da un destino simile e separati dal tempo e dallo spazio. Randalf e Flea. Un ragazzino e un folletto. Il primo ha perso i genitori e si ritrova costretto ad affrontare il mondo con i suoi occhi, il secondo, per affrontare il mondo con i suoi occhi, abbandona volontariamente la sua comunità di amici e fratelli.

La Storia di Flea può essere letta come pura e semplice narrazione fantastica o come metafora. Nella ricerca del vero sé, che segna anche se con percorsi diversi le vite di entrambi i protagonisti, la linea di partenza obbligata è quella di guardare in faccia alla realtà in prima persona. La freudiana uccisione del padre, forzata per l'uno e voluta per l'altro, è il primo passo di un cammino che li condurrà su strade inaspettate, alla scoperta di versioni inaspettate di loro stessi. E in questa metamorfosi saranno di fondamentale importanza gli incontri. Persone estranee, anche loro proiettate nel mondo sulle tracce dei loro personali destini. Traiettorie che, per un tempo che può essere lungo o fugace come un istante, si incrociano con quelle di Flea o di Randalf, dando loro la forza di proseguire.

Come una carta dei Tarocchi, La Storia di Flea è disseminata di spunti, suggerimenti e simbologie. Riferimenti a esperienze, sia mistiche che di vita reale, sono presenti, visibili o nascosti com'è giusto che sia per un Arcano Maggiore, qui e là per tutto il corso della narrazione.
Per questo a 
La Storia di Flea è stata dedicata la carta del Matto, il cercatore per eccellenza, qui ribattezzata The Wanderer, il vagabondo.

La Storia di Flea si è aggiudicato il secondo posto nella categoria Inediti al Premio Letterario Città di Sarzana 2020.


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