I GIARDINI DI BABUDRUS

 Annamaria Biagini

I Giardini di Babudrus


28 aprile – 13 maggio 2024


Curatori Cristina Madini e Laura Monaldi


Centro Espositivo Berti

Via Pietro Bernini 57

50019 Sesto Fiorentino FI



Incontro con l’Artista e presentazione del catalogo

4 maggio ore 17:30



Orario apertura:

lun – sab 16:00 – 19:00

dom 10:00 – 12:30


infoline 055 4496857


Ingresso libero



I “Giardini di Babudrus” sono i protagonisti di un progetto itinerante, organizzato da Rossocinabro, a cura di Cristina Madini e Laura Monaldi, che aprirà le sue porte per la prima volta al Centro Espositivo Berti di Sesto Fiorentino dal 28 aprile al 13 maggio 2024, con il patrocinio dell’amministrazione comunale.

In questa occasione gli spettatori sono invitati a rivivere l’idea del “giardino” e a scovarne i tesori nascosti. Coniugando l’arte con il tema dell’ambiente e della natura i "Giardini di Babudrus" rappresentano un mondo favoloso di personaggi e paesaggi, di colori e armonie, di sinestesie irripetibili; un mondo interiore in cui poesia e realtà si avvicendano. In mostra non solo le opere della serie che l’artista ha realizzato dal 2003 a oggi ma anche una video-art realizzata a quattro mani con Pietro Schillaci, che arricchisce e completa l’esperienza contemplativa della mostra. Il 4 maggio alle ore 17:30 è previsto l’incontro con l’artista, per una visita guidata d’eccezione e la presentazione del volume edito per l’occasione.


ANNAMARIA BIAGINI

Livorno, 1960

Scenografa, costumista e artista


Pittrice da sempre, ha accompagnato la sua attività lavorando per i principali teatri lirici italiani in qualità di scenografa, costumista e direttrice reparti riguardanti l’allestimento costumistico sotto la direzione di alcuni tra i più grandi maestri del panorama teatrale lirico internazionale. Tra le sue più importanti collaborazioni si annoverano quelle con la costumista Vera Marzot e il maestro Lindsay Kemp in varie produzioni liriche.

Per lungo tempo ha collaborato con l’Università degli Studi di Firenze all’interno della facoltà di Lettere e di Architettura nel corso di laurea di Progettazione della moda per il curriculum Prodotti dello Spettacolo svolgendo docenze sulla progettazione del costume teatrale e lirico e attività di tutor stage.

Ha collaborato con il Maggio musicale fiorentino sia in alcune produzioni che come docente presso il centro di formazione.

Negli ultimi anni la sua attività di pittrice ha preso il sopravvento su tutto, annoverando così moltissime mostre e collaborazioni in Italia e all’estero. L’artista, data la sua innata fantasia si dedica anche da tempo alla scrittura e all’ illustrazione di libri per bambini che la vedono coinvolta in laboratori richiesti da scuole biblioteche ed enti culturali.



Credits

image: Fiore di loto pennarello su carta 21x15 cm by Annamaria Biagini

Video: Annamaria Biagini, Pietro Schillaci


Patrocinio: Comune di Sesto Fiorentino


Catalogo in sede


https://www.rossocinabro.com/exhibitions/exhibitions_2024/252_I_Giardini_di_Babudrus.htm


https://www.youtube.com/watch?v=xuJkKN7Cciw



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RACCONTI

Questa è la storia vera della mia vita. Nel 1987 sono andata per la prima volta in India da sola. Per una serie di ragioni che spiego nella parte “Pagine del mio diario”, mi sono trovata, come detto, da sola, con una minima conoscenza di inglese (che non avevo studiato a scuola), immersa in luoghi, culture, tradizioni, usanze completamente diversi dai miei.

In quel viaggio, però, ho incontrato Zahoor a Leh, nel Ladakh. È stato come trovare il sole quando sei ricoperto dal ghiaccio, anche se è sempre complicato gestire una relazione con persone di altre culture. In queste pagine, dunque, racconto qualche momento delle mie esperienze ma anche quello che ho visto, imparato, capito. Non so nulla dell’India che vedono i turisti dei villaggi vacanze, conosco l’India della gente di tutti i giorni.

La via della luce è un lungo percorso particolareggiato da Lucknow a Delhi, fino a Srinagar la Venezia d’Oriente, e a Leh. Il protagonista scopre tradizioni antiche, mitologia e luoghi sacri. Avvicina persone di tutte le religioni che curano la propria anima, che rispettano le diversità e soprattutto impara a conoscere se stesso.

Makala Kalachacra è il mito che ha colpito di più la mia sensibilità, che di più ha parlato alla mia anima insieme al progetto di una reincarnazione che ristabilisca equilibrio e giustizia tra gli esseri umani.


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