INTERRELIGIONI A SAVONA

 

Nella foto: Sawami Shudana e Zahoor Ahmad Zargar

Dalla pagina facebook del Sindaco Marco Russo di Savona

Voglio augurare a tutte le savonesi e a tutti i savonesi una Pasqua di serenità e di riposo, da trascorrere possibilmente vicino alle persone care.

Spero che, dopo la recente ufficializzazione della candidatura a Capitale Italiana della Cultura, i savonesi si possano nutrire di ulteriori motivi di speranza e di fiducia per il rilancio della nostra città.
La foto che ho scelto per questo post è stata scattata mercoledì in Duomo - lo stesso giorno della conferenza stampa di Capitale della Cultura – in occasione dell'incontro annuale con il Grano della Fraternità, progetto interculturale delle scuole Pertini realizzato in rete con gli altri istituti.
Amo questa immagine, perché rappresenta una cosa bella che avviene nella nostra città e che è resa preziosa dalla presenza di centinaia di bambini e dai rappresentanti di tutte le religioni. E' il segno profondo del fatto che siamo tutti parte di una grande comunità.
Sono orgoglioso di essere sindaco di una città nella quale accadono esperienze come queste.
Ancora auguri a tutti!


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RACCONTI

Questa è la storia vera della mia vita. Nel 1987 sono andata per la prima volta in India da sola. Per una serie di ragioni che spiego nella parte “Pagine del mio diario”, mi sono trovata, come detto, da sola, con una minima conoscenza di inglese (che non avevo studiato a scuola), immersa in luoghi, culture, tradizioni, usanze completamente diversi dai miei.

In quel viaggio, però, ho incontrato Zahoor a Leh, nel Ladakh. È stato come trovare il sole quando sei ricoperto dal ghiaccio, anche se è sempre complicato gestire una relazione con persone di altre culture. In queste pagine, dunque, racconto qualche momento delle mie esperienze ma anche quello che ho visto, imparato, capito. Non so nulla dell’India che vedono i turisti dei villaggi vacanze, conosco l’India della gente di tutti i giorni.

La via della luce è un lungo percorso particolareggiato da Lucknow a Delhi, fino a Srinagar la Venezia d’Oriente, e a Leh. Il protagonista scopre tradizioni antiche, mitologia e luoghi sacri. Avvicina persone di tutte le religioni che curano la propria anima, che rispettano le diversità e soprattutto impara a conoscere se stesso.

Makala Kalachacra è il mito che ha colpito di più la mia sensibilità, che di più ha parlato alla mia anima insieme al progetto di una reincarnazione che ristabilisca equilibrio e giustizia tra gli esseri umani.


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