ROSSOCINABRO - ROMA

 L'arte è il luogo in cui celebriamo l'incomprensibile

8 aprile – 31 maggio 2024



Rossocinabro

Via Raffaele Cadorna, 28

00187 Roma Italia

Visit: rossocinabro.com

Orario: da lun a ven 11:30 – 17

Metro A fermata Repubblica

Metro B fermata Castro Pretorio


Curatore Joe Hansen



Entrata libera


Aprirà l’8 aprile, per protrarsi fino al 31 maggio, la mostra di artisti internazionali organizzata da Rossocinabro: L'arte è il luogo in cui celebriamo l'incomprensibile.

L’arte ha un linguaggio universale che ci permette di esplorare l'incomprensibile. Attraverso le sue diverse forme, possiamo esprimere emozioni, idee e concetti che sfidano la razionalità e la comprensione. Andiamo, quindi, alla scoperta di una suggestiva e complessa visione del ruolo dell'arte nella nostra esperienza, aprendoci a diverse riflessioni.

L’arte come esplorazione dell'ignoto, la capacità di sondare i misteri dell'esistenza, di addentrarsi in territori che la ragione non può pienamente spiegare. Pensiamo all'arte astratta, che sfida la comprensione razionale con forme e colori evocativi, o all'arte surrealista, che esplora i meandri del subconscio. In questi casi, l'arte ci permette di confrontarci con l'incomprensibile, di intuirlo e di sentirlo in modo nuovo.

L'arte come espressione di emozioni profonde, può dare voce a emozioni che sfuggono alle parole. Pensiamo a un dipinto che trasmette dolore, amore o gioia incontenibile. In questi casi, l'arte diventa un canale per comunicare ciò che non può essere espresso in modo razionale, un modo di percepire l’intangibile.

L'arte come ricerca di senso, di fronte all'assurdità della vita, può offrirci una chiave di lettura, un modo per dare senso all'incomprensibile. Pensiamo agli artisti che affrontano il tema della morte o a chi esplora la complessità delle relazioni umane. In entrambi i casi, l'arte ci aiuta a trovare un significato nelle esperienze più difficili.

L'arte come celebrazione della bellezza, perché anche la bellezza, in un certo senso, può essere considerata incomprensibile e enigmatica. La bellezza ci attrae e ci commuove, pur non essendo sempre spiegabile in termini razionali. L'arte, in tutte le sue forme, celebra la bellezza del mondo e ci permette di coglierne l'essenza più profonda.

L'arte come esperienza soggettiva, perché ciò che è inafferabile per una persona può essere chiaro per un'altra. L'arte offre un'esperienza soggettiva, in cui ogni individuo trova la propria chiave di interpretazione. In questo senso, l'arte diventa un luogo di condivisione e di confronto, in cui le diverse visioni dell'incomprensibile si incontrano e si arricchiscono a vicenda.

In definitiva, l'arte non fornisce risposte definitive, ma ci permette di interrogare l'incomprensibile, di sentirlo e di viverlo in modo più profondo. L'arte è un viaggio alla scoperta di ciò che non sappiamo, un viaggio che ci arricchisce e ci rende più consapevoli della complessità del mondo e di noi stessi.

Questa mostra celebra la capacità dell'arte di connetterci con l'ignoto e il mistero. Le opere esposte esplorano una varietà di temi, dall'essenza della natura umana ai segreti dell'universo. Questa collezione di artisti eterogenei, proprio per approfondire questo tema, si amplierà nel corso dei due mesi di esposizione.  L’elenco completo degli artisti sarà aggiornato in tempo reale sul nostro sito con nuove opere in arrivo.


https://www.rossocinabro.com/exhibitions/exhibitions_2024/251_l_arte_e_il_luogo_in_cui_celebriamo_l_incomprensibile.htm


Credit image: Passage n.9 by Stephen Harper (France)

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RACCONTI

Questa è la storia vera della mia vita. Nel 1987 sono andata per la prima volta in India da sola. Per una serie di ragioni che spiego nella parte “Pagine del mio diario”, mi sono trovata, come detto, da sola, con una minima conoscenza di inglese (che non avevo studiato a scuola), immersa in luoghi, culture, tradizioni, usanze completamente diversi dai miei.

In quel viaggio, però, ho incontrato Zahoor a Leh, nel Ladakh. È stato come trovare il sole quando sei ricoperto dal ghiaccio, anche se è sempre complicato gestire una relazione con persone di altre culture. In queste pagine, dunque, racconto qualche momento delle mie esperienze ma anche quello che ho visto, imparato, capito. Non so nulla dell’India che vedono i turisti dei villaggi vacanze, conosco l’India della gente di tutti i giorni.

La via della luce è un lungo percorso particolareggiato da Lucknow a Delhi, fino a Srinagar la Venezia d’Oriente, e a Leh. Il protagonista scopre tradizioni antiche, mitologia e luoghi sacri. Avvicina persone di tutte le religioni che curano la propria anima, che rispettano le diversità e soprattutto impara a conoscere se stesso.

Makala Kalachacra è il mito che ha colpito di più la mia sensibilità, che di più ha parlato alla mia anima insieme al progetto di una reincarnazione che ristabilisca equilibrio e giustizia tra gli esseri umani.


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