IL TEMPO IN CUI I GALLI INIZIANO A CANTARE recensione di Simona Calò
Nella Roma Antica dei grandi imperatori, Aeris e Minor si conoscono e si innamorano in gran segreto, temendo per la loro stessa vita: la fanciulla è figlia di una ricca famiglia di Pompei e il giovane uno schiavo alle dipendenze di suo padre. È un tradimento alla morale comune non contemplato per l'epoca, eppure i due protagonisti non vogliono rassegnarsi ad accettare che siano leggi e convenzioni sociali a stabilire la natura dei nostri sentimenti.
Un romanzo storico oggetto di una ricostruzione accurata fin nei minimi dettagli, capace di restituire uno sfondo suggestivo alla più classica delle storie romantiche, che sfida regole e gerarchie in nome di un amore autentico.
Insieme, anche l'opportunità per scoprire o riscoprire, a molti anni dai banchi di scuola, uno dei più grandi imperi della storia, dai costumi al cibo, dagli arredi agli svaghi. Lo struggimento di Minor è intenso, a tratti commovente; i suoi slanci adolescenziali, spesso ingenui, muovono tenerezza. La razionalità e la correttezza dello schiavo evidenziano invece la sua maturità rispetto alla giovane, il senso di responsabilità e di protezione che lo muove. Il contrasto di questi personaggi, insieme agli ostacoli che affrontano, danno gusto e interesse alla storia. È un mondo ben vivo, il loro, pieno di cose che restano e di figure che non si dimenticano. Leggetelo!
Simona Calò
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https://www.senzafine.info/2020/08/il-tempo-in-cui-i-galli-iniziano.html
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