RAPPRESAGLIA
Commento di Alessandro Portelli |
Ha
raccontato Franz Bertagnoli, uno dei componenti del battaglione di polizia
Bozen aggregato alle SS, colpito dai fascisti a Roma a via Rasella:
«Pretendevano che noi sfilassimo per le strade sempre cantando a
squarciagola, come tanti galli, petto in fuori, a urlare in continuazione un
cadenzato chicchirichì». Cantavano
anche sfilando in via Rasella, armati fino ai denti, tanto che – come
racconta un altro di loro, Konrad Sigmund – «avevamo tutti cinque o sei bombe
a mano attaccate alla cintola, e ne esplosero parecchie, colpite dalle
schegge, altre per il calore dell’incendio che si sviluppò». Se fossero stati
meno armati ne sarebbero morti di meno. Quando
diventano verità di Stato proclamate dal presidente del Consiglio e dal
presidente del Senato (e propalate su stampa e TV da “fior” di giornalisti
che evidentemente non sanno fare il loro mestiere), queste favole diventano
una minaccia non solo alla verità storica ma al processo democratico stesso:
come si fa a discutere civilmente con chi è impermeabile ai fatti perché ha
un bisogno disperato di credere a queste cose (o di raccontarle pure sapendo
che non sono vere) perché se no dovrebbe interrogarsi sulle fondamenta stesse
della sua identità politica? Perché
se dall’alto dei loro scranni mediatici e istituzionali politici e “fior” di
giornalisti parlano su queste cose a vanvera senza sapere di che parlano e
senza nessuno che li aiuti a informarsi (ma non hanno fior di ben retribuite
staff?), che speranza abbiamo che non agiscano con la stessa incompetenza,
disonestà e disinformazione quando parlano di Pnrr o altre cose che ci
riguardano tutti i giorni? In altre parole: in che mani siamo?! ---------------------------------------------------------------------------------
PUBBLICITA' SONO UNA DONNA CHE SCRIVE STORIE DI DONNE Durante tutta la vita mi sono impegnata nella società per i diritti delle donne e, nel 2021, in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, il 25 di novembre, avevo voluto che uscisse il libro “Che te ne fai di un’altra femmina?”, una raccolta di storie di donne occidentali e orientali che amano eppure subiscono violenza. In uno dei racconti, avevo persino immaginato un altro Pianeta dove, però, si perpetuava la stessa mentalità terrestre: la donna è un oggetto e come tale può essere distrutta. (qui si può leggere l’estratto: CHE TE NE FAI DI UN'ALTRA FEMMINA?: storie di donne del mondo orientale e occidentale con una puntata su un nuovo Pianeta (RACCONTI DI DONNE) eBook : RUSCA ZARGAR, RENATA: Amazon.it: Kindle Store) Per l’8 marzo 2022, ho, inoltre, pubblicato “Storia della strega di Savona e altri racconti di violenza”, testo che, come il precedente, fa parte della collana “Racconti di donne”. LEGGI L'ESTRATTO: https://www.amazon.it/STORIA-DELLA-STREGA-SAVONA-racconti-ebook/dp/B09TWT76SL?asin=B09TWT76SL&revisionId=d91d1211&format=1&depth=1 In occasione del 25 novembre 2022, è uscito "VOGLIO IL TUO UTERO" sulla maternità surrogata (qualcuno cioè che fa un figlio per altri), un soggetto di cui si parla molto poco, forse, per non dar fastidio a nessuno. LEGGI L'ESTRATTO: https://www.amazon.it/gp/product/B0BMGWRKKP?notRedirectToSDP=1&ref_=dbs_mng_calw_2&storeType=ebooks&asin=B0BMGWRKKP&revisionId=be36a2df&format=1&depth=1 |
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