di FRANCESCO TROCCOLI
Stiamo vivendo un incubo? No, è la realtà, ma a volte, e purtroppo, la realtà supera l'immaginazione: voler far passare un plotone di SS per una banda musicale a zonzo per Roma; recarsi in un'ex colonia per stipulare accordi volti a impedire che i migranti, nipoti e pronipoti dei morti sotto il gas letale italiano, possano arrivare nel nostro paese magari causando altri "imbarazzanti" casi Cutro; sopprimere la "protezione speciale" per chi fugge da paesi devastati dalle guerre neo-coloniali come Siria e Afghanistan; tentare continuamente di degradare l'azione militare partigiana di via Rasella ad "attentato"; dire che l'eccidio delle Fosse Ardeatine sia stato un atto anti-italiano commesso dai nazisti; amarum in fundo, negare l'identità antifascista della Costituzione.
Nemmeno la più efficace narrazione distopica, quella che ha il suo archetipo in 1984 di George Orwell, avrebbe saputo immaginare cose simili. Ma è tutto vero. Ed esige una risposta, una reazione, una ribellione individuale e collettiva, tesa a ribadire la centralità dell'azione resistenziale e della verità storica come fondamento della nostra pur (oggi quanto mai prima) fragile democrazia.
Come sapete, sono nato (e ne vado fiero) nella fantascienza. La mia intenzione oggi, alla vigilia del 25 aprile duemilaventitré, è dunque auguravi con tutto me stesso una bella, piena, vissuta, partigianissima Festa della liberazione. Lo faccio inviandovi il link a un racconto particolare, al quale sono molto legato. Un racconto di vera e propria "fanta-resistenza", con cui ho cercato di omaggiare la Resistenza italiana utilizzando l'espediente narrativo dell'ucronia. Il titolo è Partenza lunedì, e lo troverete in versione gratuita su Fantascienza.com, dove l'amico Carmine Treanni ha voluto ripubblicarlo già più di un anno fa, seguendo questo link: https://www.fantascienza.com/27528/partenza-lunedi.
Buona lettura e soprattutto buona Festa della Liberazione!
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