COS'È L'ARTE di Francesco Ferrante
Cos’è l’Arte
di Francesco Ferrante
L’Arte è puro divertimento ma è anche una cosa seria. È divertimento perché stimola chi la produce, spingendo l’artista verso una dimensione di soavità, armonia e serenità, tutte emozioni che vengono poi trasmesse a chi osserva o ascolta. Ma è al contempo una cosa seria perché l’Arte (con la A maiuscola) è profezia, è ammonimento, è visione spirituale, è un mistico ritrovarsi negli anfratti dell’animo umano.
Sul frontone del Teatro Massimo di Palermo è scritto: “L’Arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l’avvenire”. Questa frase che ci esorta ad ambire al nostro progresso culturale, evidenzia altresì che l’Arte è appunto svago e distrazione ma deve farci riflettere per non ripetere gli errori di chi ci ha preceduto nella storia. L’Arte dunque fa progredire l’umanità, ne spiega la vita e deve propendere a preparare il futuro.
L’Arte è pace perché avvicina i popoli, perché l’Arte è fratellanza. Certo esiste anche una pseudo-arte, quella asservita al potere, quella adulatrice e ruffiana, che cerca la convenienza, ma è appunto una pseudo-arte, una maschera di viltà che nulla ha in comune con la vera creazione artistica.
L’Arte ai nostri giorni viene purtroppo percepita come qualcosa di poco utile, di superfluo, si pensa che ci siano cose più importanti a cui pensare. Eppure l’Arte di questi tempi, potrebbe aiutarci a superare questa profonda crisi che non è solo economica, ma è soprattutto culturale. L’Arte potrebbe indicarci un’alternativa a questo sistema fondato sul profitto e sull’apparire, ma la maggior parte della gente è ormai sorda al richiamo del sublime artistico.
L’Arte è una grande insegnante. Pensate, ad esempio, al teatro dei pupi nel secolo scorso, quando non era solo un divertimento riservato ai bambini, come lo è oggi. Il Teatro dei Pupi era seguitissimo da grandi e piccini e l’oprante, attraverso questa forma d’arte, parlava al popolo spesso ignorante, coltivando i sogni di giustizia, di rivalsa, indicando l’importanza dell’onestà e dell’onore inteso come dignità.
Da quello che ho appena detto sembrerebbe che gli artisti siano degli esseri speciali, ma non è così. Gli artisti sono spesso uomini e donne normali, con tutti i pregi e i difetti delle persone normali. Però sono, al contempo, delle persone fortunate perché vivono l’illuminazione dell’ispirazione e proprio e solo in quel momento diventano entità sacre. Un po’ come qualche sacerdote che come uomo può essere talvolta criticabile, ma quando sale sull’ambone le sue parole sono quelle ispirate da Dio e vanno quindi ascoltate. Gli artisti perciò vanno coccolati e incoraggiati.
L’Arte è un viaggio che ti fa conoscere luoghi lontani, che ti fa incontrare gente nuova e culture diverse, è un volo sull’universo che ti svela le ombre e i meandri più nascosti. L’Arte è contro l’omologazione perché innalza e diversifica il livello culturale creando dei cittadini responsabili.
L’Arte è femmina, sensuale e incantatrice, passionale e pura, che ti fa innamorare se la conosci, se hai la pazienza di ascoltarla e comprenderla.
Quando ci troviamo davanti ad un’opera d’Arte, dobbiamo ritenerci fortunati perché abbiamo la possibilità di farci una overdose di bellezza, di colori e di emozioni. Gli artisti donano sempre qualcosa della loro anima e di questo dobbiamo essergli immensamente grati.
Per concludere, parafrasando Baudelaire, vi esorto ad ubriacarvi sempre, ma non di vino, ubriacatevi piuttosto di arte, di poesia e di virtù.
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