CARA MARINA

 



Cara Marina, 
quante speranze, quanti sogni infranti! Era il 19 settembre del 1973, ti eri da poco sposata nel Santuario della Madonna Addolorata in Bergamo. Per il rinfresco eri andata al Pianone. Avevi 26 anni e guardavi alla vita con speranza. Pensavi ad un futuro insieme a lui,  Gigi, di sudate conquiste realizzate insieme. Per te Gigi era tutto nella vita, non avendo avuto il papà al tuo fianco, lui per te rappresentava l' universo intero. Così non è stato! Pazienza! Separati, divorziati dopo sei anni di matrimonio e tre di fidanzamento. Perché? Beh le incomprensioni c' erano e anche le diversità. Nessuno è perfetto. Nemmeno noi lo eravamo. Però, con un po' di pazienza sì avremmo potuto  migliorare, smussare gli spigoli, allargare gli orizzonti invece per una infatuazione per una giovane di diciotto anni il nostro, il mio sogno è naufragato miseramente. È comunque stata una esperienza di vita fondamentale e significativa dalla quale imparare molto. E poi, lui ti ha trasmesso la passione per la fotografia. Gigi apparteneva al gruppo fotografico di Camera Nove di foto Gianni. Lui aveva vinto per ben due volte il secondo premio Nikon, un concorso fotografico internazionale. La seconda volta nella foto c' eri tu,  carissima Marina. Eh, eri solo fidanzata, ma già da allora lui riusciva a destare in te uno sguardo indignato. I tuoi occhi sono sempre stati lo specchio del tuo animo. Non sei mai riuscita a nascondere, a mascherare. Quel campo rosso di papaveri lo avevi notato tu. Così noi che stavamo passando in auto ci eravamo fermati. Lì però è venuto il bello. L' estro e l' abilità di Gigi nella fotografia  erano di rilievo. Era un pomeriggio di una calda giornata estiva. "Mettiti di qui , spostati di là, stai in piedi, inginocchiati.." e il tempo passava, il caldo soffocava, la pazienza finiva ma soprattutto tu pensavi al povero contadino che si trovava il grano calpestato ed ecco il tuo sguardo di convinta protesta. Tu , Marina, quel giorno, indossavi un vestitino corto alla moda di Mary Quant e al collo avevi una collanina d' oro con un ciondolo a forma di stellina che ti aveva regalato la zia Tilde. Era un  ricordo di famiglia che lei ti aveva donato per la comunione. La zia Tilde era una cugina acquistata della mamma che sin da bambina si era abituato a chiamarla zia. Era una stellina a cinque punte ebraica ma tu allora non lo sapevi, lo hai notato in seguito all' assegnazione  del secondo premio  alla foto. Quel campo inondato di papaveri rossi poteva rappresentare lo sterminio degli ebrei, la tua stellina al collo lo richiamava e il tuo sguardo indignato ne denunciava l'obbrobrio. Quella foto ha fatto parte di una mostra itinerante in tutto il mondo. Ricordi Marina come ti batteva il cuore ed eri in imbarazzo quando l' hai vista esposta a Milano? Tu così, semplice, umile, schiva, felice fra gli ultimi sotto le luci della ribalta... la tua vita è stata spesso una sorpresa, un'avventura,  alla ricerca del vero e del buono con qualche imprevisto mirabolante... sempre al di sopra delle righe a volte in meglio, altre volte peggio ma sempre all' insegna della speranza... Coraggio Marina mia, vele a babordo e avanti tutta... gli annetti ci sono, sono quasi 76... il sacco stracolmo di sofferenza grava sulle spalle ma purezza d' animo, cuore e sani principi non mancano...!
"ROSE ROSSE PER TE, MARINA!"




MARINA ZILIO

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PUBBLICITA'


SONO UNA DONNA CHE SCRIVE STORIE DI DONNE

Durante tutta la vita mi sono impegnata nella società per i diritti delle donne enel 2021, in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, il 25 di novembre, avevo voluto che uscisse il libro “Che te ne fai di un’altra femmina?”, una raccolta di storie di donne occidentali e orientali che amano eppure subiscono violenza. In uno dei racconti, avevo persino immaginato un altro Pianeta dove, però, si perpetuava la stessa mentalità terrestre: la donna è un oggetto e come tale può essere distrutta. (qui si può leggere l’estrattoCHE TE NE FAI DI UN'ALTRA FEMMINA?: storie di donne del mondo orientale e occidentale con una puntata su un nuovo Pianeta (RACCONTI DI DONNE) eBook : RUSCA ZARGAR, RENATA: Amazon.it: Kindle Store)

Per l’8 marzo 2022, ho, inoltre, pubblicato “Storia della strega di Savona e altri racconti di violenza”, testo che, come il precedente, fa parte della collana “Racconti di donne”.   LEGGI L'ESTRATTOhttps://www.amazon.it/STORIA-DELLA-STREGA-SAVONA-racconti-ebook/dp/B09TWT76SL?asin=B09TWT76SL&revisionId=d91d1211&format=1&depth=1

In occasione del 25 novembre 2022, è uscito "VOGLIO IL TUO UTERO" sulla maternità surrogata (qualcuno cioè che fa un figlio per altri), un soggetto di cui si parla molto poco, forse, per non dar fastidio a nessuno. LEGGI L'ESTRATTO: https://www.amazon.it/gp/product/B0BMGWRKKP?notRedirectToSDP=1&ref_=dbs_mng_calw_2&storeType=ebooks&asin=B0BMGWRKKP&revisionId=be36a2df&format=1&depth=1


                                                        

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